TRENTO - Da figure marginali nella cura dei figli, molti padri stanno ormai avendo - per scelta o per necessità - un ruolo sempre più presente nella quotidianità della casa e dei figli. Cresce il numero di padri che usufruiscono del congedo a loro dedicato e si alza la voce di quanti rivendicano il diritto di passare del tempo con i figli. Tuttavia, l’impatto della genitorialità sulle carriere e le retribuzioni rimane penalizzante per le madri rispetto ai padri e fa pensare che ci sia bisogno di una rivoluzione del paradigma culturale con cui si pensa la genitorialità. La Spagna, su questo, può essere un esempio da seguire. Stamattina, al Festival della Famiglia di Trento, si è tenuto il panel "I padri protagonisti del quotidiano", presso il Castello del Buonconsiglio, moderato Luca Pianesi, direttore de “Il Dolomiti”, che ha visto in apertura il vicepresidente Achille Spinelli.
Foto @ Juliet Astafan - Archivio Ufficio Stampa PAT.

"Questo appuntamento vuole innanzitutto promuovere cultura. Il ruolo dei padri sta diventando centrale per il Trentino, per il nostro Paese e per il mondo intero. È tempo che la famiglia sia considerata in una prospettiva più ampia, in cui il carico e la cura dei figli siano realmente condivisi tra entrambi i genitori. Quello di oggi è inoltre un tema che tocca da vicino anche l’economia, perché il ruolo dei padri incide in modo significativo sulla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. La Provincia intende coinvolgere su questo fronte le categorie economiche, per favorire una gestione efficace del congedo parentale nelle aziende e contribuire a superare lo stigma sociale del 'mammo', che è scorretto e riduttivo. Al contrario, deve essere riconosciuto come un’opportunità di valore sociale per tutta la comunità", queste le parole del
vicepresidente assessore alla famiglia della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli.
Il vicepresidente Spinelli ha inoltre aggiunto che la Provincia sta lavorando su nuove direttrici per sostenere la conciliazione, oltre all’esperienza della scuola materna attiva nel mese di luglio: “Grazie al PNRR abbiamo ampliato, insieme ai Comuni, i posti negli asili nido. Per accompagnare al meglio questa crescita, nella manovra finanziaria la Giunta ha approvato due provvedimenti: il primo riguarda l’abbattimento del costo dei nidi in base all’indice Icef; il secondo introduce un Servizio di interesse economico generale per garantire attività destinate ai ragazzi della scuola primaria e della secondaria di primo grado durante i mesi estivi”.
Maria De Paola, professoressa di Economia Politica, Università della Calabria e dirigente INPS ha quindi aggiunto:“In Italia la nascita del primo figlio avviene con un’età media di 36 anni per i padri e di 32 per le madri. Il principale vincolo alla scelta di fare famiglia resta la stabilità lavorativa.