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Sci: Goggia fra paure, conflitto e straordinaria determinazione

Ha svelato la sua anima al folto pubblico del Teatro sociale, nel programma del Festival dello Sport di Trento

TRENTO - Il focus del talk show riservato alla campionessa bergamasca dello sci Sofia Goggia è stato sul senso di libertà, ma la fuoriclasse delle Fiamme Gialle, grazie anche agli stimoli e agli approfondimenti del giornalista Aldo Grasso ha svelato la sua anima al folto pubblico del Teatro sociale, nel programma del Festival dello Sport di Trento.

Più che di sci si è parlato della persona Sofia Goggia, della sua grandissima determinazione, del suo straordinario senso di resilienza, facendosi apprezzare e applaudire per la sua disponibilità nel raccontarsi e nel mettersi in gioco. “Sono una persona – ha precisato la campionessa della Valle d’Astino – consapevole di quanto valgo, sia in pista sia fuori pista.
Sicuramente ad oltre trent’anni sono più matura ed esperta, qualità che mi auguro mi possano influenzare in queste ultime sfide in pista della mia carriera, e in particolar modo in questa stagione che culminerà con le Olimpiadi di Milano-Cortina del prossimo febbraio”.
Il suo rapporto con la velocità? “La velocità l’ho sempre cercata e sfidata, ma apprezzo molto anche la lentezza, dove posso ascoltare me stessa e i momenti dove analizzo la strategia adeguata, per poi essere veloce e determinata in pista” (Sofia Goggia foto credit Michele Lotti Pat).

Alla domanda sulla sua spavalderia e sicurezza in pista e nella vita quotidiana Sofia ha stupito gli spettatori: “So sicuramente quello che voglio, però io vivo un conflitto interiore che mi ha sempre accompagnato, che spesso è una forza ma alle volte anche un limite. Come nell’ultimo infortunio dello scorso anno quando non sono riuscita ad essere lucida nella scelta per la mia voglia di strafare, non sono andata né a destra né a sinistra della porta di gigante e ho inforcato. Mi sono fatta male”.

Sul fatto dei tanti infortuni Sofia ha evidenziato come alla fine hanno fatto parte del suo percorso sportivo: “Ho avuto 9 operazioni, 3 crociati rotti, ma non mi sono mai scoraggiata, sapevo che potevo raggiungere risultati di vertice e grazie alla mia forza di volontà ho sempre combattuto per rimettermi in gioco. Una caparbietà che sicuramente viene dalla terra nella quale sono cresciuta. Devo dire che l’ultimo stop però è stato molto difficile da superare”.
Il rapporto con la paura? “Ho sempre paura, cerco di farmi attraversare da lei per ascoltare i messaggi che mi vuole far arrivare. È una risorsa”.

Cosa farà quando smetterà con l’agonismo? “Ancora non lo so, penso che si apriranno nuove porte e nuove esperienze. Per il momento ho ancora un’altra sfida da vincere, laurearmi in scienze politiche alla Luiss”.

Un oro a Pechino, un argento amaro in Corea e le Olimpiadi di Milano Cortina ormai alle porte? “Sono i Giochi di casa, su una pista per me magica che mi ha regalato tante soddisfazioni. Ce la metterò tutta per centrare un altro risultato di alto livello”, conclude Sofia Goggia.
Ultimo aggiornamento: 12/10/2025 19:27:48
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