TRENTO - “Io voglio tornare a fare l’atleta, che sia quest’anno o meno. Quanto mi è capitato è una sfida che ho voglia di affrontare”. Non lascia spazio a dubbi la due volte campionessa del mondo Federica Brignone sul proprio futuro agonistico. Attesissima ospite all’ottava edizione del Festival dello sport di Trento assieme al fratello Davide, suo allenatore, la sciatrice ha ammesso di aver avuto momenti di sconforto dopo il grave infortunio dello scorso aprile in Val di Fassa, ma di essere pronta a tornare in pista appena possibile.
“Sono ancora in un momento riabilitativo. Cerco di rieducare il mio corpo a fare determinati movimenti e sto ricostruendo la parte muscolare. Non sono ancora nella parte di atletica. Dall’operazione, sono stati sei mesi all’insegna della cura. Considerata la gravità della situazione, non era scontato nemmeno di riuscire a tornare a camminare dritta”, ha spiegato.

Di fronte a un Teatro Sociale gremito di persone, alla presenza del ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, e dell’assessore provinciale all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità Francesca Gerosa, la sciatrice ha ripercorso assieme al fratello la straordinaria carriera che l’ha vista protagonista, con tre medaglie olimpiche, cinque iridate e due Coppe del Mondo generali.
“Dopo la pandemia - ha raccontato - mi ero già data una data di scadenza, sbagliando. Poi mi sono detta: il giorno che mi peserà fare questa vita, che non troverò più la motivazione di andare più forte sugli sci, allora smetterò. Sono una persona competitiva e faccio questa vita anche per il risultato, ma lo faccio soprattutto perché mi piace. Se devo scegliere solo lo sci o tutto il resto, scelgo tutto il resto, perché a me piace vivere soprattutto” (Federica Brignone foto credit Nicola Eccher Archivio Ufficio Stampa Pat)
Senza mai menzionare le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ha fatto tuttavia sapere di “lavorare per tornare ad esserci quest’inverno”. “Ovviamente - ha però aggiunto - dipende molto da come procederà il recupero. Già poter tornare a correre e a fare sport mi è sembrato un grande passo in avanti. Adesso però voglio tornare a fare l’atleta”.
Un lungo spazio è stato riservato allo speciale rapporto tra i due fratelli, ai ricordi d’infanzia e ai consigli per le giovani generazioni, in particolare su come andare d’accordo in famiglia.
Al termine dell’incontro, il ministro Abodi ha portato un breve saluto. "Federica - ha detto - sei un grande esempio. La tua testimonianza servirà non solo ad avvicinare allo sport tanti giovani, ma anche a portare un messaggio a chi nella vita incontra delle difficoltà e che ha bisogno di capire come uscirne. Tu hai tante motivazioni che puoi dare anche a noi, quindi sai tu quando sarà il momento di tornare, quello che ti dico è che noi saremo lì in quel momento".