ALA (Trento) - Spettacoli di prosa e per famiglie, attori famosi e talenti trentini: la stagione 2025/2026 al teatro Sartori è ricca e varia, confermando
un calendario di alta qualità, per tutti i gusti e per tutte le età.
Sarà ancora una volta uno spettacolo prodotto in casa ad Ala ad aprire la stagione, con una serata ad ingresso gratuito,
venerdì 24 ottobre. L'Associazione Teatrale Alense
porterà sul palco del Sartori “Do garofani rossi” di Roberto Caprara e per la regia di Paolo Corsi, che fa parte degli appuntamenti in ricordo dell'eccidio di don Domenico Mercante e del soldato Leonhard Dallasega, di cui ricorrono quest’anno gli 80 anni. Lo spettacolo avrà inizio alle 21 e sarà preceduto – alle 20.30 – dalla presentazione della stagione teatrale 2025/2026.

“Con la rappresentazione teatrale dedicata a don Mercante ed al soldato Dallasega a cura della Associazione Teatrale Alense – dice il sindaco
Stefano Gatti - andiamo a chiudere le iniziative che il nostro Comune ha dedicato alla ricorrenza degli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. È anche un bel segnale quello di inaugurare la stagione teatrale con uno spettacolo proposto da una nostra associazione che propone una rappresentazione dal forte messaggio per la pace nel mondo".
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Confidiamo – commenta il vicesindaco e assessore alla cultura
Michela Speziosi -
che quest'anno ci sia una partecipazione numerosa, anche per tenere in vita un luogo così importante per la comunità come lo è il teatro, espressione sociale e cultura della nostra società. Siamo contenti che anche quest'anno la stagione teatrale venga inaugurata dalla nostra Associazione Teatrale Alense e siamo soddisfatti di aver confezionato una bella proposta con all'interno due spettacoli per i più piccoli durante il magico periodo dei Mercatini di Natale nei Palazzi Barocchi. Offriamo così alla nostra comunità ulteriori occasioni per condividere momenti di serenità, divertimento ma anche di riflessione"
Il primo spettacolo in abbonamento sarà
sabato 29 novembre e vedrà protagonista
Veronica Pivetti con
“L'inferiorità mentale della donna”. L'attrice, partendo dall’omonimo trattato di Paul Julius Moebius, citerà con raffinata ironia alcuni tra i più discriminanti, paradossali ed esilaranti scritti razionali del secolo scorso, che hanno teorizzato come le donne siano intellettualmente inferiori rispetto agli uomini.