SARENTINO (Bolzano) - Nel pomeriggio del 13 novembre 2025, i Carabinieri della Stazione di Sarentino (Bolzano), al termine di un’operazione investigativa, hanno denunciato un uomo del luogo, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione è il frutto di un’attività d’indagine prolungata che ha visto impegnati i militari in servizi di controllo del territorio, osservazione e pedinamento del sospetto, attività che hanno consentito di ricostruire una contabilità “imprenditoriale” della sua coltivazione privata di cannabis, monitorando assegnazioni, spostamenti e attività collegate.

Nel corso della qualità della perquisizione domiciliare, eseguita il 12 novembre, è stata scoperta una vera e propria serra domestica allestita con cura nei minimi dettagli: impianto di illuminazione a LED, compressore d’aria, bilancino di precisione, oltre a 35 piantine in varie fasi di crescita, 6 in fioritura o essiccate, nonché contenitori con sostanza già pronta.
In particolare, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro:13 contenitori in vetro con complessivi 244 grammi di marijuana; 10 buste in plastica contenenti complessivi 1.858 grammi della medesima sostanza; 35 piantine di cannabis di varie misure; 6 piantine in fase di fioritura o già essiccate; 8 lampade LED di varie dimensioni, 1 compressore ad aria e 1 bilancino di precisione.
Sulla base di stime statistiche per il mercato italiano, il prezzo al dettaglio della marijuana si aggira tra 8 e 11 euro per grammo; applicando tale valore al quantitativo complessivo sequestrato (circa 2.102 grammi) emerge che, qualora immessa sul mercato illegale, la sostanza avrebbe potuto fruttare tra circa 16.800 e 23.000 euro.
Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro e custodito presso il Comando competente, in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.
Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bolzano, Tenente Colonnello Stefano Esposito Vangone, ha dichiarato:
“L’operazione condotta a Sarentino conferma come il contrasto alla produzione domestica e alla coltivazione illegale di sostanze stupefacenti rappresenti un asse prioritario dell’Arma. La scoperta di una serra così curata e dotata di strumenti professionali dimostra che non si tratta di un’attività occasionale, ma di un’attività organizzata, potenzialmente lucrativa. Il controllo del territorio, l’osservazione costante e la collaborazione con la comunità locale sono strumenti fondamentali per interrompere questi circuiti”.