ARCO (Trento) - Nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che cade il 25 novembre di ogni anno, il Tavolo intercomunale contro la violenza di genere dell’Alto Garda e Ledro e la biblioteca civica «Bruno Emmert» propongono venerdì 21 novembre l’incontro con Raphaëlla Angeri di presentazione del suo libro «Giù le mani da mamma!» (Youcanprint, 2023).
Un testo straziante, disarmante, doloroso e impressionante allo stesso tempo, che lascia un segno in chi legge. Non ha il linguaggio tipico che si usa quando si mandano appelli importanti alla politica; il messaggio che si percepisce è immensamente più umano che istituzionale. Questo non toglie niente alla sua forza, anzi: arrivare al cuore delle persone è una missione molto delicata e difficile da compiere. Questi racconti hanno in comune l'inascoltato punto di vista dei figli, il loro controverso rapporto con un padre da odiare e amare e l'affetto smodato per una mamma da proteggere. Il primo colpisce per il tono asciutto, scevro da orpelli, crudo e terribile. Il secondo è più lento, ordinato e cauto. Emerge il difficile ruolo protettore del figlio maschio. Il terzo afferra l'anima per la delicatezza con cui è narrato, per i piccoli dettagli che solo gli occhi puri e ingenui di una creatura possono cogliere. Il quarto è una testimonianza drammatica della vita di un figlio e una madre alle prese con la tossicodipendenza del padre. Il contrario di quanto avviene generalmente.
L'autrice tratteggia con delicatezza ogni sfaccettatura della violenza sulle donne: da quella fisica a quella verbale, psicologica, prevaricatrice ed economica, filtrata attraverso gli occhi dei bambini e dei ragazzi. Scrivere ciò che hanno provato è stato un compito delicato, affrontato attraverso incontri personali con i protagonisti per coglierne l'autentico stato d'animo. Le loro voci si rivelano preziose quanto quelle delle donne stesse. Nonostante il dolore, emerge un segnale di speranza: un'accresciuta sensibilità degli uomini verso il problema. Padri, fratelli e figli che, in una riscossa etica, rifiutano di accettare certe angherie.
Raphaëlla Angeri è nata a Charleroi, in Belgio, nel 1957 da genitori italiani. Arriva a Mantova, dove tuttora vive, nel 1969. È sposata ed è madre di due figlie. Nel 2016 ha pubblicato “Una bambina da salvare” (menzione speciale al premio “I fiori sull’acqua”, Imola 2019; quarto classificato al premio “Città di Sarzana” 2019; premio speciale della critica al premio Montefiore 2019; primo classificato al premio Casa Sanremo Writers 2022). Nel 2019 è selezionata come poetessa finalista alla XI edizione del concorso di poesia “Il Federiciano” di Rocca Imperiale (CS) e nel 2021 arriva terza con il copione teatrale “Colazione digitale” al concorso M.A.R.E.L. di Roma “Speciale infanzia”.
La presentazione, all’auditorium di Palazzo dei Panni con inizio alle 17.30, sarà a cura dell'autrice, che dialogherà con il pubblico.
L'ingresso è libero.