LONATO DEL GARDA (Brescia) - Nella giornata di ieri gli Agenti della Polizia di Stato in forza al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Desenzano del Garda, nel corso di mirate attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ed ai fenomeni di criminalità diffusa che generano particolare allarme nella collettività e che inevitabilmente incidono sul degrado urbano e sulla civile convivenza, hanno tratto in arresto un 25enne, cittadino albanese, irregolare sul Territorio Nazionale e senza fissa dimora.

Nello specifico i Poliziotti, all’esito di attività di controllo e di osservazione effettuate nei confronti del pusher, hanno deciso di fermare il soggetto ai margini della S.P.B.S. 11 Tangenziale Sud, in direzione Brescia, nel momento in cui aveva parcheggiato la propria autovettura nel Comune di Lonato del Garda, all’interno del distributore “ESSO”, ed era stato poco dopo raggiunto in auto da un altro soggetto.
Grazie al tempestivo intervento degli Agenti di Polizia, lo straniero veniva colto nell’atto di cedere due involucri di cocaina e, pertanto, veniva sottoposto a perquisizione personale - poi estesa all’autoveicolo – la quale dava esito positivo in quanto venivano rinvenuti:
- un involucro in cellophane detenuto nella tasca dei pantaloni, e contenente 1 grammo di cocaina;
- due grossi involucri anch’essi contenenti cocaina per un totale di 111 grammi, occultati rispettivamente all’interno di un guanto e di un calzino sotto il sedile lato passeggero;
- 173 grammi di cocaina occultati all’interno portabagagli;
- 120 Euro, suddivisi in banconote di piccolo taglio, presumibilmente provento dello spaccio di stupefacenti;
- un bilancino di precisione trovato nel vano porta oggetti.
In seguito ad ulteriori accertamenti, i Poliziotti hanno potuto constatare che il malvivente era alloggiato presso una struttura ricettiva la quale aveva omesso di comunicare alla competente Autorità di Pubblica Sicurezza la presenza ed i dati del soggetto.
Alla luce dell’esito delle verifiche il titolare della struttura alberghiera è stato pertanto denunciato alla Procura della Repubblica per l’omessa comunicazione delle generalità della persona alloggiata, così come previsto dal Testo Unico di Pubblica Sicurezza.
L’acquirente, invece – un bresciano conosciuto alle Forze dell’Ordine in quanto dotato di un curriculum criminale con numerosi precedenti penali e/o di Polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio –, trovato in possesso di circa 2 grammi di cocaina, asseriva di acquistare la sostanza stupefacente dallo stesso venditore da circa 6 mesi; pertanto, veniva anch’egli segnalato alle competenti Autorità per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Lo spacciatore, dopo essere stato condotto negli Uffici della Commissariato, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria e alla luce degli elementi raccolti veniva tratto in arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto presso la Casa Circondariale “Nerio Fischione” di Brescia a disposizione della Procura della Repubblica
Il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori, in considerazione della pericolosità sociale del soggetto e della sua inclinazione a delinquere, ha disposto nei suoi confronti un Ordine di Allontanamento dal Territorio Nazionale, che diverrà operativo all’atto della sua scarcerazione con accompagnamento coatto nel Paese di provenienza.
“Un altro trafficante di droga individuato in Provincia ed arrestato, ed un altro consistente quantitativo di cocaina pronta per lo spaccio, sequestrata. Ciò a testimonianza di come il consumo di stupefacenti nel nostro territorio rappresenti un fenomeno tutt’altro che occasionale, una vera e propria piaga che deve essere combattuta a tutti i livelli – ha sottolineato il Questore Sartori –. Questo sforzo comune non può e non deve venir meno, e ciò non solo, come si è detto, per i devastanti effetti che gli stupefacenti producono sui consumatori, in particolare su quelli di giovanissima età, ma anche per il contesto in cui il traffico di droga trova terreno fertile per la sua diffusione, così come per l’indotto criminale che genera in termini di degrado, microcriminalità e conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica”.