BOLZANO - Continua in modo serrato l’attività di controllo del territorio della Polizia di Stato, tesa a prevenire e a contrastare ogni forma di illegalità, in particolare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati di natura predatoria nella città di Bolzano.

Gli operatori della Squadra Volante, nell'ambito di un mirato servizio di osservazione, grazie alla conoscenza delle aree ritenute più "sensibili, in piazza Verdi hanno colto in flagranza di reato un cittadino senegalese, intento a cedere una dose di Hashish ad un acquirente. I poliziotti riuscivano a bloccare prontamente il pusher, che alla loro vista aveva tentato inutilmente allontanarsi e l’acquirente. Lo spacciatore, con numerosi precedenti di polizia, veniva condotto in Questura e tratto in arresto ai sensi dell’art. 73 del D.P.R.
309/90, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli uomini della Squadra Volante hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per furto aggravato e ricettazione, un cittadino algerino, noto per i numerosi precedenti di polizia, soprattutto per reati contro il patrimonio. L'individuo veniva infatti colto nell’atto di rubare all’interno di un’autovettura, parcheggiata in via Longon, dopo averne infranto il vetro. un’autovettura, parcheggiata in via Longon, dopo averne infranto il vetro. I poliziotti immediatamente riuscivano a raggiungerlo, mentre cercava di darsi alla fuga e a recuperare la refurtiva, che veniva restituita al legittimo proprietario. Condotto in Questura, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria la persona veniva arrestata e trattenuta presso le camere di sicurezza, in attesa del processo per direttissima che si terrà domani.
Infine, nella mattinata odierna, in seguito ad un controllo effettuato presso ponte Roma, zona tenuta sotto stretta osservazione grazie alle segnalazioni dei cittadini, una donna italiana, che aveva destato sospetti per il suo comportamento, veniva tratta in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione, per reati connessi allo spaccio di stupefacenti. La stessa, dopo la redazione degli atti di rito, veniva condotta presso la Casa Circondariale di Trento dove dovrà scontare 2 anni e 8 mesi di reclusione.