SELVA DI VAL GARDENA (Bolzano) - Grazie ad una meticolosa attività d’indagine avviata a seguito di una querela presentata nel mese di maggio, i Carabinieri della Stazione di Selva di Val Gardena hanno ricostruito una complessa vicenda che vede coinvolti tre cittadini di origine bengalese, residenti tra Laion e Bolzano, di età compresa tra i 30 e i 50 anni.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bolzano, ha permesso di fare piena luce su episodi di percosse, minacce, falsità ideologica e frode documentale, tutti collegati a un intricato contesto familiare. Al centro della vicenda, una donna di 44 anni, la quale, in concorso con un connazionale di 31 anni, avrebbe aggredito fisicamente e verbalmente l’ex marito, un uomo di 51 anni residente a Laion.
I fatti si sarebbero verificati nel mese di maggio a Bolzano.
Le successive indagini, supportate anche da approfondimenti effettuati presso l’Ufficio Servizi Demografici del Comune di Bolzano, hanno rivelato che la stessa donna, con la collaborazione dell’uomo, avrebbe prodotto false attestazioni con l’intento di far risultare quest’ultimo come appartenente allo stato di famiglia dell’ex coniuge, in modo da ottenere indebiti vantaggi (agevolazioni di natura fiscale nella Provincia autonoma di Bolzano).
L’attenta e scrupolosa attività investigativa condotta dai Carabinieri di Selva di Val Gardena ha portato all’identificazione e alla segnalazione dei soggetti coinvolti all’Autorità Giudiziaria, che ha immediatamente avviato le valutazioni del caso.
L’operato dell’Arma, ancora una volta, si è dimostrato determinante nel far emergere la verità, garantendo tutela e giustizia alle persone offese e contribuendo concretamente al contrasto di condotte fraudolente e violente.