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Truffano anziana, tre denunciati nelle Giudicarie

Perquisizioni dei carabinieri: sequestrate tessere bancomat, apparecchi informativi e documentazione

PONTE ARCHE (Trento) - Nelle scorse settimane, i Carabinieri della Stazione di Ponte Arche, al termine di una complessa attività di indagine, hanno deferito in stato di libertà per truffa aggravata e auto riciclaggio tre persone con precedenti di polizia i quali, nello scorso mese di settembre, fingendosi poliziotti e carabinieri, erano riusciti con l’inganno a farsi accreditare da una signora del posto la somma di 4mila euro.

LA RICOSTRUZIONE
I fatti risalgono alla fine del mese di settembre allorquando una signora residente in Val Giudicarie aveva ricevuto sul suo cellulare un sms con il quale veniva informata di una operazione sospetta sul suo conto corrente ed invitata a contattare una utenza telefonica nel caso in cui quella operazione fosse stata da lei disconosciuta. La donna, allarmata da tale messaggio, aveva subito chiamato tale utenza, dichiarandosi estranea all’operazione, ricevendo come risposta che, da lì a poco, sarebbe stata chiamata da un agente della Polizia Postale per alcune verifiche, cosa che avveniva qualche minuto dopo. L’uomo, dopo essersi qualificato come appartenente alla Polizia di Postale, le confermava che era stata vittima di una truffa e, per carpire ancor di più la sua fiducia e metterla a suo agio, le riferiva che sarebbe stata messa subito in contatto con un Carabiniere della Stazione di Ponte Arche dal quale avrebbe avuto tutte le indicazioni necessarie per riavere indietro il denaro.
Da notare che i due falsi operatori di polizia, per ingannare la loro vittima, effettuavano le due chiamate attraverso l’applicazione WhatsApp, effettuando video chiamate con la modalità “telecamera spenta” e facendo comparire sullo schermo della signora dapprima il logo della Polizia Postale e successivamente un’icona creata ad arte recante il numero fisso della Stazione Carabinieri di Ponte Arche.

Il falso carabiniere riferiva alla donna che, per tracciare il bonifico appena addebitato sul suo conto e riuscire a recuperare il denaro, avrebbe dovuto scaricare una applicazione di controllo remoto sul suo personal computer di casa ed effettuare un nuovo bonifico in favore di un conto corrente da lui indicato, operazione che però la stessa non riusciva a portare a termine. A quel punto, il falso carabiniere convinceva la donna a recarsi subito presso una ricevitoria di zona e ad acquistare buoni spesa on line per un valore di circa 4.000 euro: dopodiché si faceva comunicare i relativi codici di attivazione e faceva in modo che la stessa distruggesse le ricevute cartacee al fine di cancellare ogni traccia. Purtroppo, solo al termine di tali operazioni, la donna si rendeva conto di essere stata vittima di truffa, recandosi subito a far denuncia presso la Stazione Carabinieri di Ponte Arche. I militari avviavano subito le indagini e, seguendo il flusso di denaro, accertavano che i voucher acquistati dalla denunciante su richiesta del falso carabiniere erano stati subito monetizzati tramite molteplici scommesse su piattaforme di gioco on-line, le cui vincite erano state poi dirottate su tre conti correnti ed infine prelevate in denaro contante presso sportelli ATM installati in provincia di Napoli. Le successive perquisizioni domiciliari, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento a carico degli intestatari dei conti correnti ed effettuate in contemporanea dai locali Comandi dell’Arma dei Carabinieri, consentivano di rinvenire e porre sotto sequestro, non solo le tessere bancomat attraverso cui le somme erano state ritirate, ma anche documentazione attestante le varie giocate on line effettuate, telefoni cellulari e tablet utilizzati per porre in essere la truffa, il cui contenuto sarà analizzato nei prossimi giorni.

I tre soggetti venivano quindi denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento per i reati di frode informatica ed autoriciclaggio: per loro vige la presunzione di innocenza fino a sentenza penale di condanna passata in giudicato.
Ultimo aggiornamento: 27/12/2025 14:49:29

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