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Celebrazioni tempo di Natale Diocesi di Como

L’OMELIA NEL GIORNO DI NATALE

"Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce”. Così ci ha annunciato la prima lettura dal libro del profeta Isaia. E poiché la parola di Dio è sempre attuale, oggi è rivolta a noi, si realizza tra noi, immersi come siamo nelle fitte tenebre del mondo.
Dove regnano solitudine e paura, tristezza e vuoto, lì irrompe una luce sfolgorante che rischiara e riscalda.
È la luce della fede, che ci permette di vedere il chiarore del mattino che già avanza, un'alba nuova di speranza, nonostante che il buio ancora domini la nostra terra, ma esso è inesorabilmente destinato a dilatarsi.
È con grande stupore, quindi, che accogliamo il Bambino che ci è donato, "consigliere mirabile, Dio potente, principe della pace”.
Egli viene di nuovo a cercarci perché non cessa mai di amarci. Bussa discretamente al cuore di ognuno.
Ci invita ad accoglierlo perché possa trasformare i nostri cuori e renderli simile al suo, mite e umile, e così diventare uomini e donne di pace, costruita pazientemente attorno a noi.
Sarebbe inutile e vano lamentarsi per il protrarsi della guerra in Ucraina se, nel nostro piccolo, non ci impegnassimo a costruire autentici rapporti di pace e di fraternità tra di noi, con i nostri cari in famiglia, con i vicini, come con i nostri colleghi di lavoro.
Il Bimbo di Betlemme non nasce alla corte di un re, ma in un'umile mangiatoia, perché Dio non si impone con la potenza, ma nella povertà, dentro una mangiatoia, perché nessuno si possa sentire lontano o distante da lui.
Solo l'amore avvicina, solo la tenerezza affascina e attira. Così Dio agisce nei riguardi dei suoi figli, perché tutti ci sentiamo amati e abbiamo il coraggio di lasciarci amare, condizione previa perché a nostra volta impariamo ad amare gli altri.
Il nato re bambino vuole ricolmarci del suo amore, della sua tenerezza e della sua misericordia, perché di queste virtù abbiamo particolarmente bisogno oggi, in un mondo pieno di tanta aggressività.
Abbiamo fame e sete del suo amore per rispondere al male col bene, all'odio con la benevolenza, alla violenza con la mitezza, alle offese con il perdono.
Solo Dio può trasformare i nostri cuori di pietra e rendere possibile queste scelte, apparentemente lontane dalla nostra portata, ma ciò che è impossibile all'uomo è possibile a Dio.
Egli ci mette in grado di compiere questi atti di amore e di attenzione verso gli altri, ed è solo a queste condizioni che si può sviluppare quel mondo nuovo che Cristo ha portato con la sua venuta tra noi.
Accorriamo, dunque, alla capanna di Betlemme e adoriamo il nato re bambino!
Oscar card. CANTONI



DOMENICA 28 DICEMBRE
GIUBILEO 2025 – PELLEGRINI DI SPERANZA
CHIUSURA DELL’ANNO SANTO NELLE DIOCESI

Come indicato nella Bolla di indizione “Spes non confundit”, la chiusura dell’Anno Santo, nelle Chiese particolari, avverrà domenica 28 dicembre 2025, mentre il Giubileo Ordinario terminerà con la chiusura della Porta Santa in San Pietro, in Vaticano, il 6 gennaio, Epifania del Signore. Nella Festa della Santa Famiglia, alle 15.00, in Cattedrale, a Como, siamo tutti chiamati a celebrare la Santa Messa pontificale, presieduta dal nostro Vescovo, cardinale Oscar Cantoni, a conclusione del Giubileo della Speranza.

LE PAROLE DEL VESCOVO

«Il cammino dell’Anno Santo sta giungendo al suo compimento – riflette il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni –. È stato un tempo segnato da fatiche, ma anche ricco di grazia e di consolazione. Abbiamo iniziato questo percorso sotto la guida di papa Francesco e oggi lo concludiamo accompagnati dal ministero di papa Leone. Rendo grazie al Signore per la fede viva della nostra Chiesa di Como, capace di testimonianza silenziosa e quotidiana. Abbiamo varcato insieme la Porta Santa come pellegrini di speranza, sostenuti dalla preghiera e dalla comunione. Domenica 28 dicembre, nella festa della Santa Famiglia, le Chiese particolari sono chiamate a celebrare la chiusura del Giubileo. Non si tratta di una semplice data, ma di un segno: siamo chiamati a riconoscerci, anzitutto, come famiglia di Dio. Desidero che ciascuno si senta personalmente invitato alla Santa Messa pontificale, che presiederò in Cattedrale alle ore 15.00. La grazia del Giubileo non si spegne, ma continua a operare nei cuori e nella vita delle nostre comunità. Preghiamo insieme perché, come ci ha ricordato il Santo Padre Leone, ora "si aprano altre porte di case e oasi di pace in cui rifiorisca la dignità, si educhi alla non violenza, si impari l’arte della riconciliazione"».

LA RIFLESSIONE DEL DELEGATO DIOCESANO PER IL GIUBILEO

«Abbiamo vissuto un anno molto intenso come Chiesa universale – osserva il delegato diocesano per il Giubileo, don Cesare Bianchi –. E non è semplice tracciare un bilancio complessivo del Giubileo nella nostra Diocesi, ma posso dire che la partecipazione ai vari momenti proposti è stata molto positiva, a partire dal giorno della sua apertura, domenica 29 dicembre 2024 quando una folla di pellegrini, partendo dalla Basilica di San Fedele e attraversando le vie della città, ha poi gremito la Cattedrale in ogni spazio disponibile: adolescenti, giovani, famiglie, anziani, confraternite, religiosi e religiose, comunità parrocchiali insieme alle autorità provenienti da quasi tutti i vicariati delle quattro province della nostra diocesi.
Un inizio significativo, che è proseguito con grande partecipazione e che ora potrà portare tanti frutti. Penso che il Giubileo, dal punto di vista pastorale e comunitario, è un’iniezione di coraggio, di fiducia e di speranza per il domani e per le sfide che ci attendono. L’aver riflettuto e pregato in questo anno particolare di grazia, l’aver sperimentato il perdono offerto dall’indulgenza giubilare, l’aver richiamato l’importanza di ricentrare la nostra attenzione e il nostro operare sul Signore Gesù, “porta” di salvezza che incontriamo ogni volta che partecipiamo all’Eucaristia, sono certo porterà frutti abbondanti di beni nei nostri cuori e nelle nostre comunità, rafforzando i legami di comunione e di condivisione, facendoci anche e soprattutto portatori di perdono, consolazione e di pace».

LE MODALITÀ DELLA CELEBRAZIONE

Per favorire l’afflusso dei fedeli e il raccoglimento spirituale, dalle 14.00 sarà possibile accedere alla Cattedrale e occupare i posti fino a riempimento. Alle 14.30 avrà inizio il momento di preparazione alla celebrazione, che, come detto, avrà inizio alle ore 15.00. L’intera celebrazione, per favorire la più ampia partecipazione anche di coloro che, per gravi motivi, non possono essere presenti di persona, sarà trasmessa in diretta su EspansioneTV (canale 14 del digitale terrestre).

PER UNA PARTECIPAZIONE SIGNIFICATIVA
Tutti sono, dunque, invitati a celebrare la chiusura del Giubileo in Diocesi. «Si abbia cura che ogni Vicariato partecipi con una rappresentanza significativa di clero e di fedeli – sottolinea monsignor Simone Piani, responsabile dell’Ufficio diocesano per la Liturgia –. In modo particolare, a motivo della vicinanza geografica si invitano a partecipare numerosi i presbiteri, diaconi, consacrati e fedeli dei vicariati di: Como, Monteolimpino, Rebbio, Lipomo, San Fermo, Olgiate Uggiate, Fino Mornasco, Cermenate, Lomazzo, Cernobbio, Bellagio e Torno. Oltre a quanti interverranno per il loro ufficio, si curi in modo particolare la presenza delle seguenti categorie: Vicari foranei; membri del Collegio dei Consultori; membri del Consiglio Presbiterale; membri del Consiglio Pastorale Diocesano; Consacrati/e: religiosi/e; Ordo Virginum; Ordo Viduarum; moderatori e membri dei Consigli Pastorali vicariali; membri della CDAL; rappresentanti di Associazioni e movimenti; Ministri straordinari della Comunione; ragazzi e ragazze che vivono l’esperienza del Sicomoro e Betania».

MEZZI DI TRASPORTO E PARCHEGGI
  • Trattandosi di giornate nelle quali la città di Como è già meta di numerose presenze, si consiglia a chi parteciperà alla celebrazione di non utilizzare la propria automobile, preferendo i mezzi pubblici (autobus o treno).
  • Per chi decidesse di usare comunque l’auto, i parcheggi consigliati sono: Grandate-Stazione Trenord (con la possibilità di raggiungere il centro città con il treno); Autosilo Valmulini (con la possibilità di raggiungere il centro città con gli autobus di linea, che sono stati potenziati e che offrono anche tariffe scontate in occasione della manifestazione “Natale a Como”).
  • Per i fedeli sono a disposizione, gratuitamente e fino a esaurimento posti, anche il parcheggio nei pressi dell’Ospedale Valduce (a raso in via FERRARI, NON in viale Lecco) e del Collegio Gallio (con ingresso da via BARELLI). In questo caso, chi vuole usufruire di questi parcheggi deve segnalarlo alla seguente mail: giubileo2025@diocesidicomo.it . La risposta che verrà inviata come conferma, andrà stampata e avrà il valore di PASS per accedere al parcheggio.

CONCELEBRAZIONE
I sacerdoti che intendono concelebrare sono invitati a dare notizia della loro presenza tramite mail scrivendo a: liturgia@diocesidcomo.it: sul sito liturgia.diocesidicomo.it tutte le ulteriori informazioni pratiche.

CANTORI, MINISTRANTI E MEMBRI DI CONFRATERNITE
È possibile dare il proprio contributo all’animazione della celebrazione svolgendo il proprio servizio di cantori, ministranti, confratelli. Tutte le informazioni sono sul sito liturgia.diocesidicomo.it.

SEGNALAZIONE DI GRUPPI ORGANIZZATI O CON PULLMAN PRIVATO
I gruppi organizzati è bene che segnalino la loro presenza inviando il modulo di iscrizione alla mail liturgia@diocesidicomo.it. Tale segnalazione è obbligatoria per chi giungerà a Como con autobus privato. Info su: liturgia.diocesidicomo.it.

SEGNALAZIONE DI AMMALATI E DISABILI
Si invita anche a segnalare l’eventuale presenza di ammalati e disabili alla mail liturgia@diocesidicomo.it.
Ultimo aggiornamento: 25/12/2025 18:06:38

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