TRENTO - Il Consiglio provinciale si riunirà per
quattro giornate consecutive da martedì 25 a venerdì 28 novembre prossimi. Stamane la Conferenza dei capigruppo, convocata dal presidente
Claudio Soini, ha concordato l'ordine del giorno. Dopo il question time, si voterà il bilancio di previsione 2026-2028 dell'ente consiliare, poi la designazione di un membro della
Fondazione Mach su indicazione delle minoranze. Poi 4 mozioni rimaste da trattare: la 220 di Calzà sul lago d'Idro, la 229 di Valduga sugli stati generali della salute, la 199 di de Bertolini sul settore vitivinicolo, la 300 di Segnana e Paccher sulla Valdastico. Al punto 8 l'interrogazione 1132 di Stanchina sul lavoro occasionale agricolo degli studenti.

L'aula si occuperà poi di disegni di legge decisamente rilevanti. Il ddl 66/XVII dell'assessore Tonina sulla
nuova Asuit (12 ore massime di discussione) e il testo unificato dei tre ddl sul volontariato trentino rispettivamente di Mariachiara Franzoia, Vanessa Masè e Maria Bosin (10 ore).
Agli ultimi due punti, se si arriverà a trattarli, figurano i due ddl in tema di istruzione 0-6 anni: il numero 20 di Masè e il numero 40 di Parolari e altri. Su entrambi la minoranza (con Filippo Degasperi) ha chiesto e ottenuto una discussione senza tempi contingentati, scelta quest'ultima criticata dal capogruppo Mirko Bisesti ("sarebbe grave si facesse ostruzionismo su questo tema in ballo da tanto tempo"). Filippo Degasperi e Alessio Manica hanno chiarito che l'ostruzionismo sul ddl 20/XVII è un'opzione, dipenderà dalle interlocuzioni con la maggioranza sul testo. Da verificare sul punto della riforma 0-6 anni anche il problema che l'assessore all'istruzione Francesca Gerosa - l'ha fatto presente il capogruppo Daniele Biada - ha impegni nelle giornate indicate per la discussione. I capigruppo (anche Claudio Cia e Christian Girardi di maggioranza) hanno osservato che i membri di Giunta devono sforzarsi di adeguare l'agenda agli impegni per tempo calendarizzati dal Consiglio.
Alessio Manica si è soffermato proprio sulla questione della presenza scarsa e intermittente degli assessori durante le sedute d'aula, chiedendo al presidente Soini un richiamo alla Giunta e una gestione delle mozioni e degli atti politici tale da non spezzettarne l'esame. D'accordo su un pieno rispetto dei tempi e modi del Consiglio anche i capigruppo di maggioranza Eleonora Angeli e Claudio Cia.