BORGO VALSUGANA (Trento) - La centralità della persona nella cura e nella rete, l’integrazione tra sociale e sanitario, il ruolo dell’assistente sociale in Rsa. Questi i temi al centro del momento formativo organizzato oggi a Borgo Valsugana dalla Apsp San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia in collaborazione con Upipa e con il patrocinio di Provincia autonoma di Trento e Ordine degli Assistenti Sociali del Trentino Alto Adige. Il pomeriggio ha visto una partecipazione importante di Rsa provenienti dall’intero territorio provinciale e di assistenti sociali operanti in vari ambiti, con esperti ed addetti ai lavori da Trentino e Veneto che si sono confrontati sull’introduzione della figura di assistente sociale nell’equipe multidisciplinare che si occupa della presa in carico della persona in Rsa, portando testimonianze ed esperienze di alcune realtà, avanzando proposte concrete.

“Entrare in una Rsa significa affrontare un cambiamento profondo, che coinvolge la quotidianità, i riferimenti, gli affetti. È un passaggio che tocca non solo la persona anziana, ma anche i familiari. Come istituzioni, abbiamo il dovere di riconoscere e accompagnare questo passaggio: non possiamo limitarci alla sola dimensione sanitaria, dobbiamo prenderci cura della persona, accogliendone i bisogni relazionali, sociali ed emotivi. In questo contesto, la figura dell’assistente sociale rappresenta un presidio importante.” le parole dell’assessore alla Salute, Politiche Sociali e Cooperazione Mario Tonina che, sulla richiesta avanzata da Upipa di inserire la figura dell’assistente sociale nelle direttive provinciali ha aggiunto “E’ uno stimolo che stiamo valutando con grande attenzione.
Rinnovo il mio impegno a valorizzare sempre di più questa figura all’interno delle Rsa, a beneficio della qualità della vita dei nostri anziani e a supporto delle loro famiglie”.
A fare gli onori di casa il presidente della Apsp di Borgo Emanuele Deanesi e la direttrice Anna Corradini, oltre alla presidente di Upipa Michela Chiogna. Hanno portato il loro saluto anche il sindaco di Borgo Martina Ferrai, il presidente della Comunità Valsugana e Tesino Claudio Ceppinati e il vicepresidente dell’Ordine regionale degli Assistenti Sociali Rocco Guglielmi.
Tonina ha ricordato le visite nelle Rsa e l’interlocuzione continua e proficua con Upipa e Spes, che hanno permesso di raccogliere criticità e bisogni e di condividere un percorso che ha portato a scelte importanti: dall’aumento dei posti letto convenzionati all’innalzamento dei parametri di personale, dalla creazione di gruppi di lavoro per l’introduzione di miglioramenti concreti all’interno delle strutture alle risorse destinate per la ripresa del piano di investimenti. “Insieme Provincia, servizi territoriali, Upipa, mondo della cooperazione e del volontariato, dobbiamo lavorare per dare le risposte ai bisogni dei nostri anziani, dentro e fuori le Rsa” ha concluso.
La presidente di Upipa Michela Chiogna, nel sottolineare la presenza e l’ascolto da parte dell’assessore Tonina rispetto alle istanze e necessità che si sono via via presentate, ha ricordato come “Le case di riposo chiedono, vengono ascoltate, ricevono ma soprattutto danno. Tanto viene fatto dentro le Rsa per l’esterno, c’è un ruolo sociale importante” ed in tal senso ha precisato la funzione dell’assistente sociale nel legame con le famiglie ed il territorio; un ruolo di collante, dentro e fuori la struttura.
La direttrice dell’Apsp di Borgo Anna Corradini ha ricordato insieme ad Elisabetta Cenci, assistente sociale per molti anni membro del Cda, l’esperienza della struttura che ha partire dal 2020 ha introdotto la figura di assistente sociale, evidenziandone il ruolo centrale all’interno dell’equipe multidisciplinare, in particolare nel difficile periodo del Covid.
Nel corso della giornata sono intervenute Annamaria Perino dell’Università degli Studi di Trento e Chiara Panni, assistente sociale e formatrice del Veneto. Sono seguite le testimonianze di esperienze nel contesto di alcune Rsa trentine e venete.