BRESCIA - Forte accelerazione dei bandi e delle aggiudicazioni per lavori pubblici di importo superiore a 150mila euro negli ultimi sei anni e mezzo. I bandi vivono una fase espansiva soprattutto nel triennio 2022-2024, mentre le aggiudicazioni sono da record nel biennio 2023-2024 e nel 1° semestre 2025.

Questo quanto emerge per Brescia dal secondo rapporto “Il mercato delle opere pubbliche per le imprese di costruzioni nelle province della Lombardia 2019-2025” promosso da Ance Lombardia e realizzato dal centro di ricerche Cresme Europa Servizi. Ai dati positivi rilevati in territorio regionale si affiancano quelli altrettanto rosei della provincia bresciana:
tra il 2022 e il 2024 si registrano 1.584 bandi per un importo complessivo di 3.362 milioni di euro, mentre nello stesso periodo sono state
aggiudicate 1.020 gare di opere pubbliche per 2.411 milioni di euro.
Nei primi sei mesi del 2025 si avvertono i primi segnali di rallentamento nei numeri che riguardano i bandi, ma il livello resta alto rispetto ai valori annui del triennio 2019-2021; sul fronte delle aggiudicazioni invece si registrano già nel primo semestre di quest’anno 314 gare per un importo totale di 749 milioni di euro.
“Dati che confermano una stagione fiorente e dinamica per il mercato delle opere pubbliche nella nostra provincia, che si sta concretizzando non solo in nuove gare di appalto, stimolo per l’economia e l’occupazione, ma nell’avvio della fase successiva – precisa il presidente di Ance Brescia, Massimo Angelo Deldossi –, che passa alla parte operativa, con l’affidamento dei lavori da parte delle stazioni appaltanti. Un quadro positivo, che però non deve far abbassare la guardia: il comparto delle costruzioni pubbliche rappresenta una componente essenziale dell’occupazione, e il venir meno di nuovi bandi e quindi aggiudicazioni si ripercuote inevitabilmente in modo negativo sulle imprese ed i lavoratori”. Si inseriscono in questa cornice anche i 371 cantieri legati alla programmazione Pnrr-Pnc nella provincia di Brescia e monitorati dal Cresme tra gennaio 2021 e giugno 2025: l’85% dei lavori in gara, per l’87% degli importi, risulta aggiudicato. Il restante 15% dei bandi, per il 13% degli importi, risulta in fase di negoziazione.
In linea con il trend regionale, nel primo semestre del 2025 si registra un aumento del numero medio di partecipanti alle gare (10). Con l’esaurirsi della domanda legata al Pnrr, si osserva infatti una crescita del livello di concorrenza, con un maggior numero di operatori che prendono parte a ciascun appalto. “Virtuosa la presenza alle gare delle imprese bresciane nel contesto regionale” commenta infine il presidente Deldossi. Nel triennio 2022-2024 le imprese della provincia di Brescia vincono il 45% delle gare e il 27% degli importi; nel 1° semestre 2025 il 37% delle gare per il 17% degli importi.
Un ultimo dato significativo che emerge dal report regionale riguarda i tempi di affidamento dei lavori. Brescia si distingue per tempistiche più brevi rispetto al complessivo della Lombardia, impiegando meno tempo rispetto a quanto avviene nelle altre province: i tempi si sono ridotti da quattro mesi (per i bandi indetti prima del 2019) a meno di tre mesi (per i bandi dal 2021).