TRENTO - Un laboratorio a cielo aperto per scoprire, anche giocando, come affrontare i rischi e vivere in sicurezza. È stata inaugurata al
Parco delle Albere di Trento la
Cittadella della Protezione civile, l’evento che chiude la Settimana della Protezione civile del Trentino e che fino a domani offrirà ai cittadini la possibilità di partecipare a esercitazioni, simulazioni e attività per grandi e piccoli.

L’
edizione 2025 è arricchita da un simbolo di grande valore: le torce olimpica e paralimpica di
Milano-Cortina 2026, che il
29 gennaio saranno portate dai
rappresentanti del volontariato trentino lungo il percorso da
Cavalese a
Trento. Un riconoscimento al ruolo fondamentale che la Protezione civile del Trentino, con i suoi oltre 13mila operatori (di cui 12mila volontari), avrà durante i Giochi invernali del 2026
(foto credit Artist Info).
“Il mondo della protezione civile si mostra alla popolazione – ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento,
Maurizio Fugatti –
dimostrando concretamente la professionalità, le tecnologie e soprattutto lo spirito che lo anima. Il Trentino è un punto di riferimento a livello nazionale per la sua capacità organizzativa e per la presenza capillare degli operatori. È importante trasmettere questo valore anche ai giovani, per garantire continuità a un sistema che funziona perché è radicato nella comunità. In questi giorni, a livello nazionale, si sta discutendo del possibile contributo delle protezioni civili regionali nella fase di ricostruzione di Gaza: un tema di portata internazionale, sul quale anche il Trentino potrà eventualmente dare il proprio contributo. È un segnale di fiducia verso un sistema che sa portare solidarietà e competenza ovunque ce ne sia bisogno”.
La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione del dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna
Stefano Fait, della vicesindaca di Trento
Elisabetta Bozzarelli, del presidente del Consiglio provinciale
Claudio Soini e del vicario del prefetto
Massimo Di Donato.
Fait ha sottolineato il senso profondo dell’iniziativa:
“La Cittadella nasce per aprire le porte della protezione civile a tutti. Quest’anno è un’edizione speciale perché, oltre a ospitare le torce olimpiche, segna un passo importante anche per l’organizzazione del nostro sistema in vista dei Giochi 2026. La Giunta ci ha affidato un compito grande e impegnativo, che affronteremo con tutte le strutture e i volontari del Trentino.
In questi due giorni mostriamo come la protezione civile si stia evolvendo: non solo un luogo tecnico, ma uno spazio di incontro, conoscenza e partecipazione per cittadini di tutte le età”.
Il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini ha evidenziato la valenza comunitaria del sistema: “Quando giovedì scorso i telefoni mobili ci sono squillati a tutto volume, durante il riuscito test di allerta generale per un collasso simulato di una diga, è stato come un messaggio forte indirizzato a tutti i cittadini: la nostra Autonomia lavora alacremente per prevenire i disastri, la Protezione civile lavora tutti i giorni per darci sicurezza. È fondamentale coinvolgere tutta la comunità, far sì che ogni cittadino si senta parte attiva di questo sistema”.
La vicesindaca di Trento, Elisabetta Bozzarelli, ha richiamato l’importanza della formazione civica e della prevenzione: “la cultura della protezione civile dovrebbe accompagnarci per tutta la vita: si deve iniziare a imparare da piccoli per poi continuare ad aggiornarsi e a documentarsi in modo da far entrare nella nostra quotidianità comportamenti e precauzioni virtuose”.
Il vicario del prefetto, Massimo Di Donato, ha portato il saluto del commissario del Governo Isabella Fusiello, sottolineando il valore della collaborazione tra istituzioni: “La sinergia tra forze dell’ordine e sistema della protezione civile è fondamentale. La protezione civile trentina, con la dedizione delle sue donne e dei suoi uomini, è un punto di riferimento nazionale per capacità organizzativa e spirito di servizio”.
Alla cerimonia inaugurale è seguita la consegna delle onorificenze di Protezione civile, conferite con decreto del presidente della Provincia (in allegato a questo comunicato stampa, le motiovazioni di questi riconoscimenti). L’Aquila d’Argento è stata assegnata alla memoria di Fabio Andreatta – più volte impegnato in missioni di soccorso in Italia e all’estero –, alla memoria di Marco Caramelle, apprezzato operatore dell’Unità logistico-operativa di Lavis, e a Gloria Brighenti, tecnico del Soccorso alpino trentino e istruttrice della Scuola nazionale Medici Emergenza ad alto rischio in ambiente ipogeo. A seguire, la firma della convenzione per l’ingresso nel Nucleo tecnico provinciale di Protezione civile dei nuovi ordini professionali: dottori agronomi e dottori forestali, periti industriali e collegio dei periti agrari e periti agrari laureati del Trentino. Si aggiungono così alle categorie già presenti nel Nucleo tecnico: ingegneri, architetti, geometri e geologi.
La Cittadella delle Albere resterà aperta fino a domani, domenica 19 ottobre dalle 9 alle 18, con mezzi, stand e laboratori interattivi dedicati alla prevenzione dei rischi. Tra le attività in programma anche l’esercitazione sul fiume Adige, la “Pompieropoli” per bambini, le simulazioni di terremoto e valanga, e la campagna “Io non rischio” dedicata alle buone pratiche di protezione civile.