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Cedrasco: atto vandalico distrugge campo sperimentale, due anni di studi da buttare

L'episodio nel Parco delle Orobie Valtellinesi

CEDRASCO (Sondrio) - Uno studio andato in fumo, l'impegno dei ricercatori vanificato, due anni di rilevamenti da buttare: sono le conseguenze dell'insulso gesto compiuto da ignoti che, nei giorni scorsi, hanno distrutto uno dei campi sperimentali allestito dal Parco delle Orobie Valtellinesi, a Cedrasco, nell'ambito del progetto di ricerca partecipativo promosso dalla Commissione Europea, dal titolo "My Garden of Trees". Situato in una radura nel bosco, di proprietà del Comune, lontano da sentieri e strade, ospitava oltre duemila piantine di abete bianco e altrettante di faggio che ogni settimana venivano fotografate per rilevarne la crescita. Uno studio lungo cinque anni, con oltre 120 osservazioni per ciascuna piantina, con il fine di valutare la capacità di crescita e di rinnovazione di queste due specie, che coinvolge oltre 300 siti in tutta Europa. Il Parco è uno dei 16 siti italiani, l'unico insieme al Parco Adamello Brenta nella regione alpina. Le osservazioni ottenute da questi giardini verranno usate per sviluppare un modello di previsione utile ai tecnici per creare foreste capaci di adattarsi meglio ai cambiamenti climatici.

Le piante, alte pochi centimetri, che sarebbero state rimosse al termine della sperimentazione, sono state strappate o divelte: un atto vandalico fine a se stesso, inspiegabile nella sua stupidità.
Il Parco ha presentato denuncia contro ignoti per danneggiamento. Nel frattempo si procede al recupero e al ripristino delle piantine che si possono ancora utilizzare.

"Ci piacerebbe pensare che si tratti di una forma ragionata di ribellione contro la ricerca scientifica e gli studi sull'adattamento della vegetazione ai cambiamenti climatici - commenta il presidente Marco Ioli -, ma probabilmente gli autori del gesto non sapevamo nemmeno cosa stavano distruggendo e immaginiamo che non abbiano perso tempo a leggere i cartelli esplicativi. Spiace molto perché qualsiasi gesto gratuito che provoca danni all'ambiente è un oltraggio alla comunità".

Il direttore Massimo Merati riflette sulle conseguenze per il prosieguo del progetto: "Due anni di ricerca e molte ore di lavoro sono stati azzerati in pochi minuti, ed è un peccato. Adesso dovremo spiegare ai colleghi di mezza Europa che la sperimentazione avrà soltanto dati parziali per le Alpi centrali italiane". Una pessima figura per il territorio, che non merita di essere ricordato per un episodio negativo causato dalla stupidità di poche persone. Dell'accaduto è stato prontamente informato il sindaco di Cedrasco Nello Oberti: "Sono molto arrabbiato per quanto accaduto e non riesco a spiegarmene il motivo. Conosco bene la sperimentazione in corso per avere approvato la partecipazione al progetto due anni fa, quando ero consigliere del Parco: sono iniziative importanti per l'ambiente, utili a chi lo vive, quindi a tutti noi".
Ultimo aggiornamento: 18/10/2025 11:55:49
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