CALDES (Trento) - Il progetto “Laboratorio Territoriale Vivere la Salute+ in Val di Sole”, promosso dalla Provincia autonoma di Trento e sviluppato nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) – Area Interna Val di Sole, si è aggiudicato il 1° posto nella categoria “Salute e Benessere”, nell'ambito della quarta edizione del premio “Chi l’ha fatto?”, promosso da Cittadinanzattiva APS, in collaborazione con UniCredit, con l'obiettivo di valorizzare le migliori esperienze di innovazione e partecipazione nelle Aree Interne italiane.

"Vivere la Salute+ è esempio importante, perché dimostra come la tecnologia, se guidata da una visione pubblica, può essere strumento di coesione e partecipazione, rendendo la salute un bene comune e condiviso - queste le parole dell'assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Mario Tonina -. Come pubblici amministratori vogliamo rribadire il nostro impegno nel promuovere modelli di salute innovativi, sostenibili e partecipativi, capaci di valorizzare le comunità locali e di rendere il benessere un diritto concreto per tutti i cittadini e in questo senso il sistema sanitario provinciale vuole essere e dovrà sempre più essere anche un futuro un modello di salute accessibile e inclusivo, in grado di mettere al centro le persone, la prevenzione e la prossimità, temi che sono al centro della nostra strategia provinciale", conclude l'assessore Tonina.
Soddisfazione per il risultato ottenuto è stata espressa dal sindaco di Caldes, Antonio Maini, Comune capofila dell’intervento per l’Area Interna Val di Sole: “Questo riconoscimento premia il lavoro di squadra tra istituzioni, operatori sanitari, associazioni e cittadini. In Val di Sole abbiamo creduto nella possibilità di far crescere una cultura del benessere basata sulla partecipazione e sulla solidarietà. Vivere la Salute+ è la dimostrazione che anche un territorio periferico può diventare laboratorio di innovazione sociale, capace di unire tecnologia e comunità.”
“Vivere la Salute+ in Val di Sole rappresenta un modello replicabile sia su scala provinciale che nazionale. È la prova concreta che la digitalizzazione può migliorare la qualità della vita e la coesione sociale, se integrata con le politiche territoriali e la partecipazione delle comunità locali.