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L'assemblea di Confindustria: "Dal Trentino all'Europa. Crescita a trazione industriale"

Promossa in concomitanza con l’ottantesimo anniversario dell’Associazione

TRENTO - Oltre novecento tra rappresentanti delle istituzioni e della società civile, imprenditori e manager associati hanno partecipato questa sera all’Assemblea annuale di Confindustria Trento, ospitata al PalaRotari di Mezzocorona e aperta, nella parte pubblica, alla partecipazione degli stakeholder del territorio.

La parte pubblica dell’Assemblea si è aperta con un minuto di raccoglimento per il lavoratore vittima dell’incidente mortale sul lavoro di questa mattina. Di seguito un momento musicale curato dall’Orchestra archi “Le Semicrome” dei Minipolifonici.

Successivamente, la relazione del presidente Lorenzo Delladio, ha ripercorso gli 80 anni di storia di Confindustria Trento e dell’industria trentina, sottolineando il ruolo decisivo delle imprese nello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio.

Delladio ha richiamato l’impegno delle aziende su produttività, innovazione, formazione e sostenibilità, ribadendo la necessità di una politica industriale forte e di un Trentino attrattivo per talenti e investimenti. Ha infine rivolto un appello all’unità del sistema economico e istituzionale: “Il Trentino vince se restiamo tutti uniti”.

L’Assemblea è dunque proseguita con un confronto tra Franco Bernabè, presidente del Cda Università di Trento, Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, Stefan Pan, vice presidente di Confindustria, Alessandra Proto, direttrice del Centro OCSE di Trento per lo Sviluppo Locale e moderato da Giulia Apollonio, giornalista di Rai - Radiotelevisione Italiana.

Il presidente del cda dell’Università di Trento, Franco Bernabé: ha dichiarato "il modello di sviluppo statunitense di colossi come OpenIA non è sostenibile: gli ingenti investimenti stanno rendendo ancora troppo poco e il processo per ammortizzarli è molto lungo. Ma la quantità di tecnologia che l'IA offre può essere usata per sviluppi verticali utili all'industria, che noi in Italia e in Europa abbiamo la competenza e l'esperienza per mettere in atto. Deve essere però una IA sostenibile, che si sviluppa senza troppe imposizioni da parte dell'unione europea. Sul tema della fuga dei cervelli ha poi aggiunto: "abbiamo una finestra di opportunità data dalla stabilità politica del nostro paese e, più in generale, dalla presenza di comunità multidisciplinari, particolarmente forti nelle università e nei centri di ricerca, che sono la chiave del successo per gestire la complessità. Una carta da giocare di fronte alla perdita invece di multiculturalismo negli Usa. Possiamo attrarre talenti. Ma c'è da affrontare il problema ancora sottostimato della denatalità e dei salari, troppo bassi per sopportare l'aumento dell'inflazione. Dobbiamo puntare sulla produttività e la crescita sostenendo gli imprenditori".

"Con un bilancio di 5,5 miliardi di euro il Trentino dimostra di saper fare investimenti, di saper programmare e di saper crescere grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. Il nostro sistema produttivo è la spina dorsale dell’autonomia, e la forza dell’autonomia sta nella capacità di generare risorse, lavoro e sviluppo all’interno del territorio". Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti nel suo indirizzo di saluto.
Nel suo intervento, Fugatti ha sottolineato come, dopo gli accordi istituzionali e finanziari con lo Stato, dall’accordo di Milano al Patto di garanzia, il bilancio provinciale si fondi oggi sulle imposte pagate in Trentino. "Per mantenere e finanziare le competenze della nostra autonomia – ha osservato – servono le risorse. E le risorse nascono dal lavoro, dai consumi, dagli investimenti: è qui che il sistema industriale gioca un ruolo centrale".

Il presidente ha richiamato i risultati raggiunti negli ultimi anni: "Tra il 2020 e il 2023 il Pil del Trentino è cresciuto dell’8,2%, meglio della media italiana e del Nordest. Siamo primi in Italia per sostenibilità ambientale e sociale, e secondi per sostenibilità economica.
Sono dati che dimostrano la solidità del nostro tessuto produttivo e l’efficacia della sinergia tra pubblico e privato".

Dal 2019 al 2024 la Provincia ha messo a bilancio 480 milioni di euro di incentivi ai vari settori economici, generando oltre 2 miliardi di investimenti privati, mentre la spesa per opere pubbliche ha superato nel 2024 i 500 milioni di euro. "Crediamo nel rapporto tra pubblico e privato – ha aggiunto Fugatti – perché è questo binomio che genera sviluppo e occupazione".

Ampio spazio anche al tema del lavoro. Il presidente ha ricordato il recente Patto per i salari, definito "uno strumento importante per sostenere il reddito e favorire la permanenza dei giovani in Trentino".

Fugatti ha poi toccato la questione della manodopera straniera, riconoscendone la necessità per il sistema economico locale: "Non siamo ideologici, ma pragmatici. Sappiamo che il nostro sistema produttivo ha bisogno di forza lavoro, anche straniera, ma serve rigore verso chi non rispetta le regole. Integrazione sì, ma nel rispetto delle leggi e dei valori della nostra comunità".

In chiusura, il presidente ha ribadito la visione strategica della Provincia: "Il Trentino cresce se cresce il suo sistema produttivo. Solo continuando a credere nella forza degli investimenti, pubblici e privati, potremo garantire ai nostri cittadini un futuro solido e all’altezza della nostra autonomia".

“Da Roma a Bruxelles, il messaggio che lanciamo alle istituzioni è chiaro: mettete le imprese al centro. Se vogliamo vincere la sfida con i nostri competitor globali, l’Italia e l’Europa devono riguadagnare competitività al più presto. Servono semplificazione e prospettive per gli investimenti: obiettivi raggiungibili con un mercato unico più forte e piani industriali, europei e nazionali, con un orizzonte di almeno tre anni”, ha dichiarato Stefan Pan, vice presidente per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee.

Alessandra Proto, direttrice del Centro OCSE di Trento per lo Sviluppo Locale ha spiegato, attraverso dati, la specificità dello scenario economico del nostro territorio: “Negli ultimi 40 anni il Trentino è stato in grado di attrarre lavoratori compensando il calo di produttività dovuto alla dimensione delle imprese e alla minor presenza dell'industria. Questo ha permesso di mantenere un certo grado di benessere per la comunità”. Ha poi evidenziato il valore della capacità di attrazione di un territorio, ha parlato dell’impatto negativo della dispersione di capacità e competenze e dell’impatto positivo della formazione e degli investimenti in tecnologia e innovazione.

L’Assemblea annuale di Confindustria Trento si era aperta come di consueto con la parte privata riservata ai soli associati. Era stato approvato il bilancio consuntivo 2024, illustrato dal direttore generale Roberto Busato e si era votata la revisione dello statuto e del regolamento di attuazione.

L'appuntamento è stato anche l'occasione per le consuete premiazioni.

Degli imprenditori “over 75” ancora oggi in attività: Paolo Manica, Manica Spa, Paolo Mazzalai e Enrico Zobele, Zobele Holding Spa.

Delle aziende iscritte da più di 50 anni:
Bordiga Francesco Srl
Calze G. M. Sport Srl Società Benefit
Frade Srl
Karl Mayer Rotal Srl
Mahle Componenti Motori Italia Spa
Marangoni Meccanica Spa
Spirale Srl
Surgiva F.lli Lunelli Spa
Sandri Autotrasporti Srl

E delle aziende fondatrici:
A. Foletto Di Foletto Snc
Distilleria F.Lli Pisoni Srl
Distillerie Trentine Sas
Fedrigoni Spa
Magnifica Comunità Di Fiemme Ent
Sandvik Italia Spa
Zobele Holding Spa
Menestrina Srl

L’Assemblea di Confindustria Trento si è svolta grazie al supporto del main partner Sparkasse e al contributo di ITAS Mutua, Umana Spa, Audi Dorigoni, Vetri Speciali Spa, Giacca Costruzioni Elettriche Srl, Confidi Trentino Imprese, WTW, Levico Acque – Società Benefit Srl, PalaRotari.
Ultimo aggiornamento: 22/10/2025 23:15:26
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