MILANO – È stata inaugurata oggi, alla presenza di autorità civili e militari, rappresentanti istituzionali e numerosi responsabili e soci del Soccorso Alpino e Speleologico, la nuova sede nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Un progetto ambizioso, avviato oltre 10 anni fa e divenuto oggi realtà grazie a un lavoro congiunto tra istituzioni e professionisti, che oggi trova compimento in un luogo simbolico per la storia della solidarietà e dell’assistenza in Italia.
La struttura, situata all'interno del complesso O.P. Fanny Finzi Ottolenghi in viale Monza 223 a Milano, ha una lunga tradizione di accoglienza e cura: nata come sede di assistenza ai mutilati e invalidi di guerra durante la Prima guerra mondiale, divenne poi il Rifugio Fanny Finzi Ottolenghi, dedicato all’inserimento lavorativo dei giovani con disabilità. Danneggiata dai bombardamenti del 1944, fu ricostruita e nel tempo trasformata in ospedale e centro riabilitativo, fino a ospitare l’International Research & Teaching Center (IRTEC) di Areu - Agenzia Regionale Emergenza Urgenza.

In questo contesto, il CNSAS ha scelto di collocare qui la propria sede nazionale, in accordo con AREU e con l’ASST Gaetano Pini - CTO, proprietaria dell’immobile. Il cantiere, avviato nel gennaio 2024, è stato completato in 21 mesi, trasformando oltre 900 metri quadri dell’ex convitto in uno spazio essenziale, moderno e funzionale, dedicato alla formazione, alla gestione operativa e alle attività istituzionali del Corpo. La sede comprende uffici, aule didattiche, sale riunioni, magazzini, aree di ristoro e una foresteria con sei posti letto. Al suo interno è stata allestita anche una centrale operativa, pronta a essere attivata in caso di emergenze di rilievo, oltre a due pareti artificiali di arrampicata per addestramento e dimostrazioni. La nuova struttura ospiterà inoltre gli uffici regionali del CNSAS Lombardia, rafforzando ulteriormente la presenza del Corpo sul territorio.
Un principio guida del progetto è stato quello di creare spazi flessibili e funzionali, che potessero rispondere alle esigenze operative del Corpo, richiamando al tempo stesso - negli ambienti e nei materiali - il legame profondo con la natura e con il territorio montano. Una visione che riflette l’identità del Soccorso Alpino e Speleologico, sempre pronto a operare nei contesti più impervi.
Il progetto architettonico e di Interior design è stato curato da Studio02Milano Srl, la progettazione strutturale e la direzione lavori dall'ing. Vassilis Mpampatsikos, la direzione lavori generale e il coordinamento della sicurezza dall'ing. Antonio De Marco, mentre la direzione artistica è stata affidata all'arch. Emilia Wanderlingh.
I lavori sono stati realizzati da COEDIL Costruzioni Generali SpA in associazione temporanea di imprese con Pierre Srl Impianti Elettrici.
La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione del Presidente del CNSAS, Maurizio Dellantonio, del Capo Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Fabio Ciciliano, dell’Assessore della Regione Lombardia alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa, del Direttore Generale di AREU Massimo Lombardo, del Presidente Generale del CAI, Antonio Montani, e della Direttrice Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO, Paola Lattuada. Un momento che ha rappresentato la continuità di un percorso avviato nel 2024 con l’inaugurazione del cantiere alla presenza, allora, di Alberto Zoli per AREU.
“Questa nuova sede nazionale è molto più di uno spazio fisico: è il segno concreto della crescita e della continua evoluzione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico” ha affermato il Presidente nazionale del CNSAS, Maurizio Dellantonio, durante la cerimonia di inaugurazione. “Dopo 71 anni di storia, continuiamo a guardare al futuro con lo stesso spirito di servizio che ci ha animato fin dal primo giorno. Questo luogo diventa un punto di riferimento per il coordinamento delle nostre attività in tutta Italia, a supporto delle migliaia di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico che ogni giorno garantiscono interventi tempestivi ed efficaci in montagna, in grotta e in tutti gli ambienti impervi. La nostra missione resta immutata: salvare vite con professionalità, passione e spirito di solidarietà”.
“Fin dalla nascita del Servizio nazionale della protezione civile, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è una risorsa fondamentale del nostro sistema” ha dichiarato il Capo Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Fabio Ciciliano. “Un Corpo che tiene insieme la tradizionale solidarietà di chi vive la montagna e la generosità del volontariato con un’altissima specializzazione: un connubio che lo rende insostituibile nell’operare nel soccorso, in condizioni spesso estreme, ma anche capace di farsi promotore della cultura della sicurezza in montagna. Ne è un esempio recente la convenzione che abbiamo sottoscritto a ottobre per lo sviluppo e la diffusione dell’applicazione GeoResQ che permette alle persone in difficoltà, in montagna o in zone impervie, di mandare un allarme comunicando la loro posizione. A riprova di come il CNSAS sappia mettere a disposizione del Servizio nazionale braccia, gambe e testa, ma anche innovazione”.
“Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico rappresenta una componente essenziale della Sistema di Protezione civile” ha affermato Romano La Russa, Assessore alla Sicurezza e Protezione civile della Regione Lombardia. “Per quanto riguarda la sola Lombardia, sono migliaia le persone che, ogni anno, vengono soccorse e tratte in salvo grazie ai volontari e agli operatori di questa preziosa organizzazione, uomini e donne che intervengono con estrema competenza e generosità nelle situazioni più estreme. La Protezione civile regionale intende proseguire e rafforzare la collaborazione con il CNSAS valorizzando, in modo particolare, il ruolo fondamentale svolto nella formazione dei volontari in tema di sicurezza, di intervento e di soccorso negli ambienti impervi”.
Un ringraziamento speciale va al Club Alpino Italiano, che fino ad oggi ha ospitato la sede nazionale del CNSAS nei pressi della Stazione Centrale di Milano, e ad AREU e all’ASST Gaetano Pini-CTO per il supporto e la collaborazione in tutte le fasi del progetto.
Domani, 8 novembre, la nuova sede ospiterà la prima Assemblea nazionale del Corpo