BOLZANO -
"Futuro Bio": a
Biolife il dialogo tra agricoltura e alimentazione per un futuro sano e consapevole. Parlare di agricoltura biologica e biodinamica significa parlare anche di alimentazione e di prodotti di qualità.

Oggi a Biolife, nella
Südtirol Lounge della fiera di Bolzano, si è tenuta la conferenza “
Alimentazione e agricoltura bio, alleati per un futuro sano e consapevole”, promossa da
Demeter Italia nell’ambito del progetto “
Futuro Bio”
(foto credit Demeter Italia), con il sostegno del MASAF – Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. L’incontro ha riunito esperti e operatori del settore per riflettere sul legame profondo tra la salute della terra, la qualità del cibo e il benessere umano, attraverso un dialogo tra
Renata Alleva, nutrizionista e specialista in Scienza dell’Alimentazione,
Giovanni de Gramatica, agricoltore biologico del Maso del Gusto di Trento, e
Giovanni Buccheri, direttore di Demeter Italia.
Nel suo intervento,
Renata Alleva ha posto l’accento sull’urgenza di adottare uno stile di vita e un’alimentazione in grado di prevenire molte delle malattie croniche oggi in crescita.
"Uno stile di vita sano – ha spiegato –
potrebbe evitare fino a undici milioni di morti ogni anno». Al centro del suo contributo il ruolo dell’intestino e del microbiota, definito come
“il nostro secondo cervello”, la cui biodiversità dipende fortemente dalla qualità della dieta e dell’ambiente in cui viviamo. Una dieta prevalentemente vegetale, ricca di fibre e micronutrienti, è la base per nutrire un microbiota equilibrato e resiliente, mentre l’eccesso di alimenti ultraprocessati e contaminanti ambientali ne compromette l’equilibrio e favorisce infiammazione e patologie. Alleva ha sottolineato come l’inquinamento, lo stress e le cattive abitudini alimentari influiscano sull’epigenetica e sullo stato di salute generale, mentre il contatto con la natura, gli animali e un ambiente sano stimolano una risposta positiva del microbiota.
Ha inoltre ricordato come una dieta biologica o biodinamica, povera di residui chimici e pesticidi, riduca l’esposizione a contaminanti e possa contribuire alla prevenzione di disturbi cognitivi nei bambini, disfunzioni metaboliche e tumori, in particolare quelli ematologici e mammari. "Mangiare bene – ha concluso – significa coltivare la nostra biodiversità interiore, sostenere quella del pianeta e ritrovare equilibrio fisico, mentale e spirituale". Giovanni de Gramatica ha raccontato la storia del Maso del Gusto, realtà agricola di famiglia convertita al biologico già nel 1981, quando la perdita di vitalità del terreno spinse i nonni a interrogarsi sul proprio modo di coltivare. Oggi, dopo oltre quarant’anni, l’azienda si fonda sull’idea di agricoltura come organismo vivente, dove ogni elemento – piante, animali, bosco e uomo – concorre a mantenere un equilibrio dinamico.
"Il compito dell’agricoltore – ha detto – non è tanto quello di portare qualcosa alla natura, ma di creare le condizioni perché la vita possa tornare a esprimersi". Ha ricordato l’importanza di favorire il ritorno spontaneo degli insetti utili, di praticare rotazioni colturali e di preservare gli spazi incolti come riserva di biodiversità. De Gramatica ha sottolineato anche il valore educativo del biologico: "Tra i giovani c’è ancora poca conoscenza di questi temi. Ognuno, però, può fare la propria parte, riscoprendo il senso del legame con la terra".
Oggi il Maso del Gusto distribuisce frutta e verdura fresca attraverso una rete di negozi e punti vendita diretti, e sta avviando collaborazioni con mense scolastiche, con l’obiettivo di promuovere una cultura del cibo che nasce da un terreno vivo, fertile e in equilibrio con la natura. A chiudere l’incontro, Giovanni Buccheri ha ribadito il filo conduttore del progetto Futuro Bio: "Ogni scelta agricola e alimentare può contribuire concretamente alla salute della terra e delle persone. L’agricoltura virtuosa, attenta alla salute del suolo e dell’uomo, rappresenta un modello di futuro fondato sulla cura, sull’equilibrio e sulla qualità autentica". La conferenza si è conclusa con un momento conviviale di degustazione di prodotti biologici, che ha favorito lo scambio tra produttori, esperti e visitatori, proseguendo il dialogo tra agricoltura e alimentazione, due pilastri inscindibili di un futuro più sano e sostenibile.