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Il martire trentino del nazismo Fredo Dall’Oglio sarà beatificato

Sabato 13 dicembre a Notre-Dame di Parigi con altri 49 francesi

TRENTO - Il martire trentino del nazismo Fredo Dall’Oglio sarà beatificato sabato 13 dicembre a Notre-Dame di Parigi con altri 49 francesi.

Alfredo Dall’Oglio, il giovane emigrato di origine trentina, morì a soli ventitre anni in un campo di detenzione nazista a Berlino. Di lui, papa Leone XIV aveva riconosciuto il martirio a inizio luglio scorso, insieme ad altri quarantanove compagni francesi. Un riconoscimento che di fatto ha aperto le porte alla beatificazione, per la quale la Diocesi di Parigi ha ufficializzato ora la data.

Accanto alla Chiesa francese e alla comunità diocesana trentina in festa per il nuovo beato, gioisce anche Borgo Valsugana, dove Alfredo nacque nel 1921 e da dove partì a soli tre anni con i genitori per cercare futuro nella periferia parigina. Alfredo fu molto attivo nella Gioventù operaia cattolica e si ritrovò tra i lavoratori forzati in Germania allo scoppio della Guerra. Morirà martire nel campo di concentramento di Wühleide a Berlino nel 1944, a causa del disumano trattamento a cui i detenuti erano sottoposti per opera dei nazisti. Una sorte drammatica, descritta nei particolari dalla Diocesi di Parigi sul proprio portale web, nell’annunciare la beatificazione dei martiri francesi, tra cui Dall’Oglio.

"Sono tutti morti – vi si legge – a causa delle sofferenze legate alla detenzione. Alcuni sono stati giustiziati, altri addirittura massacrati, molti sono stati torturati. Altri ancora sono morti perché il tifo mieteva vittime a ritmo serrato e non venivano curati, o peggio: quelli che erano stati contagiati venivano messi in infermeria e i cosiddetti medici nazisti facevano macabri esperimenti per vedere come si diffondeva il contagio.
Alcuni hanno perso la vita durante la “marcia della morte”. Quando gli alleati avanzavano, i tedeschi svuotavano i campi di lavoro e facevano partire gli operai, il più delle volte a piedi. Chi cadeva lungo il percorso veniva immediatamente ucciso. Questi martiri sono morti in condizioni terribili, hanno vissuto un calvario. In mezzo a queste sofferenze, il loro straordinario esempio di dedizione non ha prezzo".

La notizia della beatificazione viene condivisa nella mattinata di oggi con i partecipanti al pellegrinaggio giubilare degli anziani trentini alla Madonna di Piné, insieme all’arcivescovo Lauro e al rettore del santuario don Piero Rattin. Quest’ultimo ha approfondito negli ultimi anni la figura di Dall’Oglio, curando anche il testo di un apprezzato Recital andato in scena nei mesi scorsi a Trento e Borgo, nell’ottantesimo della morte di Dall’Oglio. Dalla rappresentazione teatrale – basata anche sulla fitta corrispondenza tra Fredo, la famiglia, la fidanzata Odette e il suo padre spirituale – esce il ritratto di un giovane appassionato del Vangelo e in grado di intuire ben presto e con chiarezza la pericolosità dell’ideologia nazista, mettendo in guardia i suoi compagni di lavoro e gi amici militanti nella JOC, la gioventù operaia cattolica. Di Dall’Oglio ha fatto memoria nell’autunno scorso, il Comune di Borgo Valsugana con la posa di una pietra d’inciampo davanti alla casa natale. A Trento, un apposito comitato diocesano, attivo da qualche mese, organizzerà, d’intesa con la comunità borghesiana, la presenza trentina alla beatificazione a Notre-Dame che sarà presieduta, nel pomeriggio del 13 dicembre, dal cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo, accanto a monsignor Laurent Bernard Marie Ulrich, arcivescovo di Parigi. La notizia della beatificazione del giovane Dall'Oglio giunge alla vigilia della canonizzazione in San Pietro di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, altro luminoso esempio di santità giovanile.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2025 00:47:57
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