TRENTO - Nel secondo trimestre di quest’anno, il valore delle esportazioni trentine risulta pari a 1,29 miliardi di euro, in decisa contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-6,3%). Peraltro, il calo dell’
export trentino risulta più marcato sia rispetto al dato nazionale (+1,1%) sia rispetto a quello del vicino Nord Est (-2,6%).
Se si analizzano i diversi
settori economici, oltre il 94% del valore complessivo delle vendite trentine all’estero è costituito da prodotti dell’attività manifatturiera e, sempre in questo ambito, la quota maggiore è costituita da “macchinari ed apparecchi” (23,5%), seguita dai “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (18,3%) e dai “mezzi di trasporto” (11,0%). Se considerate insieme, queste tre categorie merceologiche rappresentano poco meno del 53% delle esportazioni provinciali.

Sempre in termini settoriali, su base tendenziale si registra un aumento delle esportazioni di “macchinari e apparecchi” (+2,2%), a cui però si affianca una generale diminuzione della domanda estera, con cali particolarmente significativi nelle vendite di “mezzi di trasporto” (-21,9%), negli “articoli in gomma e materie plastiche” (-17,7%) e nei “prodotti tessili” (-11,3%).
Anche le
importazioni segnano un valore negativo e, con un valore pari a 852 milioni di euro, a fine giugno registrano un calo pari a -5,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.