BORGO VALSUGANA (Trento) - Proseguono i
lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria della Valsugana tra le stazioni di
Trento e B
orgo Valsugana Est. Attualmente è in corso la messa in opera delle fondazioni dei pali per la trazione elettrica lungo il percorso e sono state realizzate le due sottostazioni elettriche a
Borgo e Caldonazzo. Avviata anche la demolizione e ricostruzione dei cavalcavia a
Povo e
Levico Terme. Tutti gli interventi previsti procederanno nelle prossime settimane per centrare la tabella di marcia indicata da RFI, che prevede la conclusione delle principali attività entro fine novembre, in tempo utile per la riattivazione della circolazione dei treni (sospesa a febbraio) il 9 dicembre 2025. A questa fase seguiranno le attività di completamento degli impianti tecnologici e il collaudo, con l’entrata in servizio dei nuovi convogli elettrici nel corso del 2026. Questo il punto sull’intervento gestito da RFI, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, fatto nel
sopralluogo congiunto di oggi in
Valsugana con il presidente della Provincia
Maurizio Fugatti, il direttore investimenti nord est di RFI Giuseppe Romeo, i rispettivi tecnici e i sindaci dei Comuni dei territori interessati.

“Questa visita con gli amministratori e i tecnici è utile per vedere da vicino i progressi di questo intervento, attuato da RFI in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, essenziale per modernizzare e rendere più ecologico il sistema di trasporto ferroviario lungo la Valsugana - così Fugatti -. Un investimento importante, funzionale all’acquisto dei nuovi treni finanziato nell’ambito degli interventi di infrastrutturazione e legacy per le Olimpiadi e Paralimpiadi 2026, che complessivamente mettono in campo in Trentino risorse per 450 milioni di euro, di cui 315 milioni dallo Stato. L’elettrificazione della Valsugana in particolare - prosegue Fugatti - riguarda il primo tratto della linea, da Trento a Borgo, con la prospettiva di estendere l’intervento fino a Primolano, per il quale servono ulteriori 20 milioni circa e su cui è in corso un ragionamento con Rfi, e quindi per il tratto fino a Bassano del Grappa di competenza della Regione Veneto.
Un’opera che però già per il primo tratto darà benefici concreti a tutti gli utenti del treno, dai pendolari ai turisti, e che favorirà l’attrattività del territorio e lo sviluppo sostenibile del turismo”.
La visita ai cantieri è cominciata alla stazione di Borgo Valsugana Centro, per osservare da vicino il nuovo edificio nel quale saranno installati gli alimentatori degli impianti di trazione elettrica della linea. Tappa successiva a Levico Terme, nel “campo base” di Infrarail (Gruppo FS), titolare dei lavori, presso la stazione e poi per vedere il cantiere di ricostruzione del cavalcavia di via Cesare Battisti. A seguire il sopralluogo alla stazione di Caldonazzo per visitare il nuovo edificio che ospiterà gli alimentatori degli impianti di trazione elettrica della linea.
È inoltre in corso nel territorio di Trento il rifacimento del binario tra le fermate di Santa Chiara e di San Bartolomeo, mentre sono stati avviati i cantieri in corrispondenza del viadotto Gocciadoro. L’investimento economico da parte di RFI ammonta a 60 milioni di euro, per elettrificare 45 chilometri di binari con 2.000 punti di sostegno dei cavi di trazione.
Al sopralluogo erano presenti i consiglieri provinciali Stefania Segnana e Roberto Paccher, il vicesindaco di Trento Elisabetta Bozzarelli e i sindaci Martina Ferrai (Borgo Valsugana), Paolo Betti (Civezzano), Marco Morelli (Pergine Valsugana), Gianni Marzi (Calceranica al Lago), Stefano Riccamboni (Caldonazzo), Gianni Beretta (Levico Terme), Corrado Giovannini (Roncegno Terme).
L’ingegnere Massimo Negriolli della Provincia ha illustrato i vantaggi dell’elettrificazione che si avranno con l’entrata in esercizio dei nuovi convogli elettrici nel corso del 2026. Mentre verrà mantenuta la cadenza di una corsa ogni mezz’ora nel tratto fino a Borgo e ogni ora fino a Bassano, aumenteranno comfort di viaggio, sostenibilità e capienza, dai 150 passeggeri dei Minuetto ai 300 dei nuovi convogli ibridi.
Le opere di infrastrutturazione collegate alle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026 comprendono la riqualificazione della stazione dei treni di Trento. Con un investimento di 30 milioni di euro, la stazione è oggetto di lavori di rinnovamento pensati per migliorarla, facilitando l’accesso durante le Olimpiadi e migliorando il servizio per tutti i residenti e i turisti. Inoltre, sono previsti interventi di restyling dei sottopassi ferroviari e di riqualificazione, con inserimento ascensori, di quello urbano tra via Lampi e via Dogana.
La conclusione della prima fase dei lavori è prevista per dicembre 2025.