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Collezione Caproni: restauro, digitalizzazione e nuove sinergie

Gianni Caproni, un personaggio che ha saputo davvero guardare oltre i propri tempi

TRENTO - Si è tenuta presso Palazzo dei Panni ad Arco la conferenza stampa di presentazione delle tante azioni e progettualità messe in campo per valorizzare il genio trentino dell’aviazione, Gianni Caproni, e la sua Collezione, promossa dall’assessore provinciale all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità, Francesca Gerosa. Foto di Fabio Galas.

Erano presenti, oltre all'assessore Gerosa, il sindaco di Arco, Arianna Fiorio, il direttore generale della Provincia e dirigente ad interim dell'Umst soprintendenza per i beni e le attività culturali Raffaele De Col, la dirigente generale dell'unità di missione strategica Umst digitalizzazione e reti, Cristiana Pretto, il direttore dell'Ufficio per i beni storico-artistici Luca Gabrielli, la professoressa Alessandra Quendolo dell'Università degli Studi di Trento. Tante le autorità civili e militari presenti, fra cui il Colonnello Giuseppe Dentico, del 1° Reparto Genio dell’Aeronautica di Villafranca, nonché i referenti dell'Associazione Tutela Romarzollo; presenti inoltre numerosi esponenti della famiglia Caproni, fra i quali la figlia Vittoria Caproni Meazzini Boccadoro con il marito Vittorio, il figlio Pierfrancesco e il genero, principe Giovannelli, marito della figlia Letizia.
"Oggi presentiamo il percorso di valorizzazione e le azioni avviate negli ultimi anni per mettere in luce la memoria di Gianni Caproni e la sua straordinaria Collezione, una delle più importanti raccolte storico-aeronautiche al mondo. Sono tante, le progettualità messe in campo, dalla digitalizzazione dei fondi nell’ambito del PNRR, al progetto VOLA, che sperimenta nuove modalità di fruizione interattiva e partecipata, fino al restauro dell’aeroplano Ansaldo A.1 'Balilla' e alla collaborazione con l’Università di Trento, per preservare ma anche per rinnovare questa eredità, rendendola accessibile, viva e condivisa attraverso la ricerca, l’innovazione e il dialogo con il mondo accademico e culturale - queste le parole dell'assessore all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità, Francesca Gerosa -. Gianni Caproni, un Trentino come noi, non è soltanto una figura simbolo della storia dell’aviazione, ma un testimone del genio e della capacità di innovare. Attraverso i progetti messi in campo vogliamo restituire a tutti la ricchezza di un’eredità che parla di coraggio, ricerca e futuro, far conoscere la figura straordinaria di Gianni Caproni, un personaggio che ha saputo davvero guardare oltre i propri tempi".

Il sindaco Fiorio ha aperto il suo intervento mettendo in luce gli aspetti umani e professionali della figura di Gianni Caproni, ricordando da un lato “il suo genio di scienziato e il grande contributo che, da imprenditore, ha saputo portare all’economia del territorio”, dall’altro la sua capacità di “riconoscere e valorizzare la figura di notevole spessore che ebbe al suo fianco, la moglie, la contessa Timina Guasti Caproni”. Il sindaco ha sottolineato come questi due aspetti — il valore umano e quello professionale — delineino l’immagine di un uomo completo. Ha poi ricordato come “la giornata di oggi parta da lontano, grazie anche al lavoro delle precedenti amministrazioni”, sottolineando l'importanza della cerimonia che ha visto la traslazione dei resti nella cappella di famiglia, e il valore di quanto la Provincia sta facendo per il Fondo Caproni; in conclusione anche un auspicio legato a Villa Angerer, evidenziando la necessità di tutelare quel luogo di grande pregio, “un connubio perfetto tra memoria, cultura e bellezza architettonica”.

Nel corso della conferenza stampa i relatori hanno illustrate le numerose iniziative di valorizzazione della Collezione Caproni. Impossibilitati a essere presenti, il sindaco di Casale Monferrato, Emanuele Capra e il direttore della Direzione regionale Musei nazionali Piemonte, Filippo Masino hanno inviato un messaggio di saluto. Il sindaco ha ricordato come "il legame che ci unisce, rafforzato dal costante impegno nella conservazione del velivolo Ansaldo A.1 “Balilla” – dal suo trasferimento da Casale Monferrato, al restauro, fino al futuro ritorno in città – unisce le nostre comunità nel condividere la soddisfazione per la realizzazione di questo ambizioso progetto", mentre il direttore Masino ha parlato del progetto come di "un esempio di sinergia istituzionale; il restauro, che avverrà in 'trasparenza' in Trentino, consentirà alla comunità locali di seguire le delicate fasi operative grazie anche all’impiego di metodologie innovative dall’alto valore sperimentale per il patrimonio aeronautico nazionale, offrendo anche un racconto appassionante sulla storia dell’Ansaldo A.1".

Gianni Caproni e il Trentino
Gianni Caproni (1886-1957) nacque a Massone di Arco, dove realizzò il suo primo velivolo a motore nel 1910, in una fase pionieristica dell’aviazione, prima di trasferirsi a Cascina Malpensa. Il gruppo Caproni fu tra i protagonisti indiscussi del mondo dell’aviazione e dell’industria italiana a partire dalla Prima guerra mondiale. Per tutta la vita il pioniere dell'aviazione mantenne un rapporto solido e costante con il Trentino: a tenere vivo questo legame ha contribuito non solo la rete dei legami familiari, ma anche lo sviluppo di progetti imprenditoriali sul territorio e, dal 1992, l’apertura a Trento di un museo dedicato a Caproni, che ha raccolto un’ampia parte delle testimonianze storiche conservate dallo stesso pioniere e dalla sua famiglia. A conferma di questo rapporto di vicinanza alla terra natale è giunta ora la traslazione ad Arco, presso la cappella di famiglia nel cimitero della frazione di Massone, delle spoglie di Gianni Caproni, conte di Taliedo, della moglie contessa Timina Guasti Caproni e del figlioletto Italo, che sono state tumulate nel corso di una cerimonia riservata ad autorità e familiari, fra i quali a figlia del pioniere, contessa Vittoria Caproni Meazzini Boccadoro, il marito Vittorio Meazzini Boccadoro e il loro figlio Pierfrancesco.

La Collezione Caproni e il Comitato
La Collezione Caproni, oggi ricomposta e in corso di riordino, rientra tra le più importanti raccolte storico-aeronautiche al mondo. Comprende circa 50 aeromobili (velivoli, elicotteri, alianti e dirigibili), decine di motori storici, oltre 100 eliche d’epoca, una pregiata raccolta di opere d’arte futuriste e aeropittoriche, oltre a 4.000 metri lineari di documentazione archivistica, una biblioteca specialistica di 15.000 volumi, 100.000 disegni tecnici di progetto e centinaia di migliaia di fototipi tra lastre, stampe e album fotografici. Attualmente i beni della Collezione sono conservati in parte presso il Centro polifunzionale della Provincia e in parte presso il Museo Caproni.

Per orientare le future attività di valorizzazione della Collezione, la Provincia ha istituito il Comitato di indirizzo, incardinato presso l’Umst - Soprintendenza per i beni e le attività culturali. Il Comitato, senza oneri per il bilancio provinciale e operativo in modalità online, rimane in carica per la durata della legislatura, collabora inoltre con il Comitato scientifico del Museo Caproni e con gli uffici provinciali competenti per promuovere nuove sinergie e iniziative comuni di ricerca, divulgazione e valorizzazione di un patrimonio che continua a raccontare – anche nel digitale – una pagina fondamentale della storia aeronautica mondiale.


Il Comitato è composto da cinque membri selezionati per rappresentare la ricerca storica e la museologia d’ambito storico-aeronautico e garantire le funzioni di raccordo e coordinamento con gli enti preposti alla gestione del patrimonio culturale Caproni: Pierfrancesco Meazzini Boccadoro in rappresentanza dell’Associazione “Museo Aeronautico Gianni e Timina Caproni di Taliedo”, Luca Delle Canne in rappresentanza della comunità di appassionati e cultori della storia aeronautica coinvolta dalla Provincia nell’attuazione della misura PNRR M1C3 1.1 che ha come oggetto la Collezione Caproni, Basilio Di Martino quale presidente del Comitato scientifico del Museo dell’aeronautica Gianni Caproni , Dave Morris in qualità di curatore senior degli aeromobili presso il Fleet Air Museum di Yeovilton (Regno Unito) e Neva Capra quale referente per la Provincia della Collezione Caproni e Project Owner della misura PNRR (M1C3) I1.1.5 “Digitalizzazione del patrimonio culturale”.

Progetto di digitalizzazione
Dal 2021 la Provincia autonoma di Trento ha scelto la Collezione Caproni quale oggetto della misura del PNRR inerente la digitalizzazione del patrimonio culturale nell’ambito della Missione 1, Componente 3, Misura 1, sub-investimento 1.1.5. L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma nazionale volto a colmare il divario digitale e a valorizzare i beni culturali attraverso la loro fruizione online, garantendo l’accesso pubblico e gratuito ai contenuti digitali.

Il Ministero della Cultura ha assegnato alla Provincia autonoma di Trento un finanziamento di 654.903,50 euro per la produzione di almeno 163.726 oggetti digitali entro il 31 dicembre 2025. Il target è stato ampiamente superato, con 280.018 risorse digitali già pubblicate sulla infrastruttura nazionale I.PaC (Infrastruttura e Servizi digitali per il Patrimonio Culturale), mentre proseguono le attività di digitalizzazione di ulteriori materiali appartenenti alla Collezione.

La Collezione Caproni, la più antica raccolta di aeroplani al mondo e tra le più prestigiose collezioni storico-aeronautiche esistenti, è stata scelta dalla Provincia come fulcro del progetto per la sua unicità e rilevanza internazionale. La digitalizzazione – realizzata congiuntamente dall’Unità di missione strategica Soprintendenza per i beni e le attività culturali e dall’Unità di missione strategica Digitalizzazione e reti – interessa una quota significativa dei beni archivistici, librari, fotografici e artistici della Collezione, oltre alla digitalizzazione 3D di aeromobili, eliche, cimeli e opere d’arte.

Nel complesso, è prevista la produzione di circa mezzo milione di oggetti digitali, provenienti da: serie di riviste storiche a tema aeronautico; Fondo archivistico “Crocco”; album fotografici storici e fototipi sciolti; disegni tecnici di progetto del celebre velivolo Caproni CA.60.

Grazie alla digitalizzazione, questo straordinario patrimonio potrà essere consultato liberamente online, permettendo a studiosi, appassionati e al grande pubblico di conoscere e approfondire la storia dell’aeronautica italiana e del genio di Gianni Caproni.

PNRR progetto VOLA
Un altro tassello della partecipazione della Provincia con la Collezione Caproni alle progettualità del PNRR è rappresentato dal progetto VOLA - Valorizzazione Online e Ludica attraverso applicazioni di AI, nell’ambito della Missione 1, Componente 3, Misura 1, sub-investimento 1.1.11 “Piattaforma di co-creazione e crowdsourcing”.

Il progetto è attuato congiuntamente con i Musei Nazionali di Matera - Direzione regionale Musei Nazionali della Basilicata, l’Archivio di Stato di Genova, la Biblioteca Nazionale di Cosenza, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli. VOLA – Valorizzazione Online e Ludica della Collezione Caproni, è un progetto di innovazione digitale che mira a promuovere la conoscenza e la fruizione del patrimonio storico e aeronautico del Museo Caproni attraverso l’impiego di tecnologie di intelligenza artificiale e gamification. L'iniziativa punta ad integrare modelli avanzati di intelligenza artificiale che consentano da un lato di velocizzare la procedura di tagging e archiviazione degli oggetti digitali e dall’altro la creazione di collegamenti automatici fra gli oggetti per stimolare una comprensione più ricca e articolata delle relazioni che intercorrono fra di essi. Queste modalità avanzate di fruizione permetteranno di ovviare almeno in parte all’attuale inaccessibilità fisica del patrimonio, permettendone non solo una condivisione con gli appassionati del settore ma soprattutto una valorizzazione graduata su tutte le fasce di pubblico, che massimizzi l’engagement e renda gratificante l’esperienza dell’esplorazione della Collezione.

Il progetto prevede inoltre un approccio partecipativo basato sul crowdsourcing, coinvolgendo appassionati, ricercatori, scuole e visitatori nella produzione e validazione dei dati. La componente ludica consentirà di sperimentare nuove modalità di interazione con il patrimonio culturale: tramite quiz, missioni e percorsi di scoperta, gli utenti potranno contribuire attivamente all’arricchimento informativo della Collezione.

Restauro del velivolo storico Ansaldo A.1 “Balilla” appartenuto a Natale Palli
L’aeroplano Ansaldo A.1. ‘Balilla’ (1918) appartenuto a Natale Palli, proprietà del Comune di Casale Monferrato e attualmente in deposito alla Provincia autonoma di Trento, esposto presso il Museo Caproni di Trento, rappresenta l’unico aeroplano della Grande Guerra ancora originale al mondo tuttora esistente, che si caratterizza per la conservazione pressoché integrale del preziosi intelaggi dipinti. La sua conservazione si deve alla passione della famiglia Caproni, che lo ha custodito dagli anni Settanta in avanti, e in seguito, dopo l’arrivo a Trento, alla definizione di un programma di conoscenza e di progressiva messa in sicurezza dei materiali attuato grazie in particolare alla collaborazione fra la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Casale Monferrato, regolata da appositi protocolli di intesa siglati nel 2019 e nel 2024. Sempre nel 2024, il Ministero della Cultura ha erogato alla Città di Casale Monferrato un finanziamento di euro 794.512,00 a valere sul Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” finalizzato al restauro dell’aereo. Il 10 Marzo l’assessore Gerosa ha accolto a Trento i rappresentanti del Comune di Casale Monferrato e del Ministero della Cultura - Direzione regionale Musei nazionali del Piemonte - Residenze reali sabaude, per confrontarsi su un nuovo accordo interistituzionale con la Provincia autonoma di Trento, per regolare le attività di progettazione e di esecuzione degli interventi di conservazione, che almeno per la parte relativa agli intelaggi, dovrebbero svolgersi in Trentino. Ciò permetterà di valorizzare al meglio le esperienze e le competenze maturate negli anni presso la Soprintendenza trentina riguardo alla conservazione di questo patrimonio unico e costituirà la necessaria premessa al definitivo rientro del bene nella città di appartenenza.

Villa Angerer
L’attività di collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e l’Università di Trento – Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica – promossa dall’Assessore Gerosa e avviata dall’UMST Soprintendenza per i beni e le attività culturali, riguarda gli “Studi preliminari per la destinazione d’uso di Villa Angerer ad Arco come polo culturale Caproni-Segantini”.

Questa iniziativa rientra in un più ampio percorso di ricerca volto a costruire una casistica di studi sul patrimonio storico-architettonico vincolato, con l’obiettivo di sviluppare un metodo di analisi e sintesi critica da applicare alla fase di fattibilità di progetti complessi, anche in contesti diversi.

Nel caso di Villa Angerer, la collaborazione ha l’obiettivo di definire e sperimentare metodi di analisi rapidi ed efficaci, utili ad approfondire la conoscenza delle caratteristiche architettoniche e dello stato di conservazione del complesso.

Questo percorso di ricerca, voluto fortemente dall’assessore Gerosa, mira a individuare e descrivere le potenzialità e le criticità della Villa, informazioni essenziali per elaborare nuovi scenari di utilizzo, tra i quali anche l’ipotesi di accogliere ed esporre le collezioni Caproni e Segantini in modo coerente con il valore storico e testimoniale dell’edificio, preservandone al tempo stesso l’identità e il carattere originario del luogo.
Ultimo aggiornamento: 16/10/2025 21:46:36
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