Nella filiera organizzativa, il personale docente denuncia spesso di non esser stato messo nelle condizioni di poter attivare prontamente attività scolastica per i ragazzi rimasti a casa".
"Probabilmente - proseguono i consiglieri provinciali PATT -, i protocolli prevedono dotazioni multimediali e connessioni informatiche. Vi è tuttavia un pesante rimpallo di responsabilità tra l'organizzazione scolastica e quella provinciale, che dovrebbe governare tutto il processo di assistenza tecnica nei vari istituti".
Il gruppo consiliare PATT in Provincia, con Michele Dallapiccola, Paola Demagri e Ugo Rossi, interroga la Giunta per sapere
"perché in provincia ogni classe di ogni ordine e grado non è in grado di garantire la didattica a distanza ai bambini e ai ragazzi in quarantena preventiva domestica".