Trento - Salgono a oltre 1 miliardo le perdite degli agriturismi italiani nel 2020 per le limitazioni agli spostamenti e il crollo del turismo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti dei festeggiamenti di Natale e del Capodanno solo tra familiari di primo grado per evitare il rischio di una terza ondata della pandemia Covid, in base sugli ultimi dati Istat al primo gennaio 2020.
Più di 2 strutture su 3 (68%) per un totale di 16658 aziende agrituristiche – sottolinea la Coldiretti - sono state già chiuse perché si trovano nelle regioni rosse ed arancioni, ma una forte riduzione dell’attività si registra anche per quelle nelle zone gialle.
Il crollo delle presenze durante le feste di fine anno – sottolinea la Coldiretti - arriva dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in alcune regioni rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi.
Si tratta – precisa la Coldiretti – di un colpo drammatico ad un sistema che può contare su 24576 strutture con 493319 posti a tavola e 285027 posti letto e che lo scorso anno ha sviluppato un valore di 1,5 miliardi di grazie a poco più di 14 milioni di presenze, delle quali ben 8,2 milioni provenienti dall’estero, sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi al primo gennaio 2020.
Ora la leadership italiana nel settore agrituristico in Europa è messa a rischio dall’emergenza coronavirus. Sulle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e in quelle di massima gravità – sottolinea la Coldiretti – il nuovo Dpcm sospende tutte le attività di ristorazione e quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi.