Sonico (Brescia) -
"La decisione unilaterale di Enel Green Power di avviare una sperimentazione con presidio singolo nelle dighe di alta quota è inaccettabile e mette a rischio lavoratori e territori anche nella nostra Valle Camonica, come nei territori delle Province di Sondrio e Bergamo", dichiara
Pier Luigi Mottinelli (nella foto) responsabile delle Aree Interne per la
Segreteria Regionale del
Partito Democratico.
In particolare, l’allarme riguarda strutture strategiche come le
dighe di Pantano d’Avio, Salarno,
Val Malga e altri invasi situati a quote superiori ai 1700 metri, in contesti impervi, isolati e spesso colpiti da condizioni meteorologiche estreme ed interessa
38 dipendenti.
"Non si può affrontare la gestione di questi impianti con un solo operatore.
Servono almeno due tecnici sempre presenti, formati e pronti ad affrontare qualsiasi emergenza”, sottolinea Mottinelli che prosegue: "Insieme ad amministratori locali, Comunità Montana di Valle Camonica e sindaci dei Comuni montani e le organizzazioni sindacali, è mia intenzione proporre una forte protesta, con rappresentanti regionali e parlamentari, nei confronti di Enel e delle autorità competenti per chiedere l’immediata sospensione di questa riorganizzazione".
“La sicurezza – continua Mottinelli – non può essere oggetto di esperimenti aziendali. La tragedia di Suviana, che ha causato 7 morti e 8 feriti, ci ricorda quanto possano essere gravi le conseguenze di scelte sottovalutate. A un anno di distanza da quel disastro, è impensabile abbassare la guardia.”“Enel parla di ‘energia delle persone’, ma nei fatti ignora la voce di chi lavora in montagna e conosce bene i rischi di questi luoghi. Serve ascolto, non imposizioni”, conclude Mottinelli.