DARFO BOARIO TERME (Brescia) - Ubriaco al volante causò uno scontro mortale: 46enne di Darfo Boario Terme patteggia due anni di reclusione davanti al giudice del tribunale di Brescia. Guidava a 158 km/h sulla statale del Tonale e della Mendola e in stato di ebbrezza alcolica.
Ha patteggiato due anni di reclusione, pena sospesa, per omicidio stradale A.T., 46enne di Darfo Boario Terme che nel dicembre 2023, in stato di ebbrezza alcolica e in eccesso di velocità, ignorò completamente una rotonda scavalcandola, causando lo scontro mortale in cui perse la vita Ilaria Ziliani.
La 46enne originaria di Genova, ma residente a Pian Camuno, era passeggera su una Lancia Y.
La sentenza - Il giudice, Alessandra Sabatucci, al termine dell’udienza celebratasi oggi in tribunale di Brescia, ha accolto la richiesta di patteggiamento proposta in seguito all’accordo tra il Pm ed il legale dell’imputato aggiungendo la sanzione accessoria della sospensione della patente per due anni.
I familiari della vittima si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di incidenti stradali mortali e hanno già ottenuto, in via stragiudiziale e prima della conclusione del processo penale, il risarcimento danni che spettava loro.
L’incidente - Lo schianto è avvenuto verso le 20:30 del 9 dicembre 2023 sulla rotatoria che regola l’incrocio tra via Nazionale e via dell’Industria lungo la statale 42 detta “del Tonale e della Mendola”. Il 46enne, alla guida di un Audi Q5, proveniva da Sonico e si dirigeva verso Malonno. A causa dell’elevatissima velocità, nonostante fosse ben segnalata, si accorgeva troppo tardi della presenza della rotonda e tentava di frenare, ma proseguiva dritto tagliandola letteralmente a metà e attraversando l’aiuola centrale di terra ed erba per poi schiantarsi violentemente contro la Lancia Y che trasportava la vittima e si preparava invece ad imboccarne l’uscita verso Malonno. La violenza dello scontro distruggeva completamente entrambi i veicoli, Ilaria Ziliani decedeva sul posto per le gravissime lesioni riportate nonostante i numerosi tentativi di rianimarla da parte del personale sanitario.