CAVALESE (Trento) - Un
inseguimento nei
boschi concluso con un fermo di indiziato di delitto, questo è il bilancio di una movimenta operazione di polizia condotta dalla Compagnia Carabinieri di
Cavalese che erano sulle tracce di una
banda dedita ai furti in abitazione.
Tutto è partito nella serata di ieri quando gli investigatori fiemmesi avevano riscontrato l’arrivo di un’autovettura sospetta - poi risultata con targa rubata - ritenuta coinvolta in numerose azioni predatorie messe a segno sul territorio nelle ultime settimane.

I posti di blocco e l'inseguimento del giovane ladro ha consentito dopo le ricerche di individuare il mezzo che si è dato alla fuga a tutta velocità sulla Statale 620 in direzione de
l Passo Lavezzè.
Il fuggitivo, nel vano tentativo di seminare i carabinieri, dopo qualche chilometro si è schiantato sul guard-rail, dopodiché ha aperto la portiera e si è lanciato in una fuga nei boschi a monte della strada.
Purtroppo per il ladro, a rincorrerlo c’era una militare, ex atleta e già appartenente al Gruppo sportivo dell’Arma, che in poco tempo ha recuperato il distacco raggiungendolo su un ripido e insidioso pendio, dove lo ha bloccato riuscendo poi ad immobilizzarlo con l’aiuto dei colleghi arrivati al seguito, reprimendo così ogni ulteriore tentativo di fuga.
Successivamente i carabinieri della Compagnia hanno setacciato l’area della bassa Val di Fiemme al fine di rintracciare gli altri componenti della banda rimasti “a piedi”, ricerche che però non hanno dato esito. Nel corso delle operazioni è stato però rinvenuto, ai margini di un sentiero, uno zainetto contenente arnesi da scasso e vestiario per il travisamento verosimilmente in uso ai fuggitivi. Dagli accertamenti effettuati è emerso inoltre che la stessa macchina, due giorni prima, era stata utilizzata per mettere a segno alcuni furti a Primiero e San Martino di Castrozza. Il ladro è stato arrestato e rinchiuso nella casa circondariale di Gardolo di Trento.