Inoltre il giudice ha evidenziato che "Gelmi ha violato la legge, senza ottenere alcun vantaggio personale".
La richiesta dell'accusa, avanzata dal Pm Ambrogio Cassiani nell'udienza del 27 novembre, era di cinque anni di condanna per l'ex sindaco di Malonno (Brescia), Stefano Gelmi, 4 anni e 4 mesi per Morena Piloni e Remo Fona, 2 anni e 4 mesi per Pier Domenico Mora, 1 anno e 4 mesi per Giuseppina Lanzetti, Alberto Avanzini e Silvano Andreoli amministratori di società. Gli imprenditori camuni Andrea Cattaneo, Nicola Taddei, Michele Coatti, Alfio Panighetti e Daniele Carnazzola hanno scelto di patteggiare pene comprese tra gli 8 e 32 mesi di reclusione. Infine hanno scelto il processo - per dimostrare la loro estraneità ai fatti - l’altro funzionario della Cuc, Gianpaolo Albertoni, e gli imprenditori Bruno Cioccarelli e Alessandro Gelmi.
Oggi - a distanza di un anno e mezzo dall'inchiesta che sconvolse Malonno - con i provvedimenti eseguiti dagli inquirenti, carabinieri dell'Aliquota Radiomobile e della stazione di Edolo (Stefano Gelmi venne arrestato, ai domiciliari Remo Fona, Rocco Mastaglia, Andrea Cattaneo, Gianpaolo Albertoni, Morena Piloni e obbligo di dimora per gli altri indagati) è arrivata la prima sentenza. L'inchiesta della Procura bresciana era su tre appalti, opere da un milione di euro, che sono risultati pilotati: si tratta dei lavoro dell'illuminazione pubblica, realizzazione e sistemazione di marciapiedi e biblioteca civica.