L’allestimento della mostra è a cura di Angelo Loda, responsabile del settore storico-artistico della Soprintendenza ABAP, con la collaborazione di Federico Troletti, che è anche direttore conservatore del Museo camuno di Breno.
Giacomo Ceruti, divenuto celebre per la ritrattistica e, ancor più, per le scene di genere dei suoi “pitocchi” – da cui il soprannome di Pitocchetto -, è da sempre nota la produzione sacra.
Il giovane pittore, trasferitosi a Brescia da Milano, muove i primi passi lontano dalla città, in Valle Camonica, a Rino di Sonico: un Ceruti di soggetti sacri che per la prima volta sono esposti al Museo Diocesano: le tele di Rino di Sonico dialogano con la Madonna del Rosario di Artogne e con i dipinti di Bione, in Val Sabbia, da dove provengono tre opere del maestro, tra le quali Sant’Apollonio benedice i santi Faustino e Giovita, soggetto che racchiude in sé modelli di santità cari alla diocesi bresciana. Un Ceruti quello sacro meno noto, ma per questo molto importante per comprendere il suo percorso artistico. Le tele di soggetto religioso sono quindi complementari alle più note dei pitocchi che per l’occasione di “Brescia Bergamo Capitale della Cultura” sono presenti nella mostra Miseria & Nobiltà al Museo di Santa Giulia. Nel refettorio del Diocesano sono esposte anche due tele provenienti da Crema e Rivergaro, sempre di soggetto sacro, da cui cogliere il diverso livello qualitativo del pittore una volta lasciata Brescia.
La mostra prosegue nella diocesi di Bergamo, dove nella Basilica di Gandino Ceruti ha lasciato un ciclo di capolavori.

L’esposizione propone più di trenta opere, anche di grandi dimensioni, con alcuni inediti, che documentano il contesto della pittura bresciana degli anni ’20 e ’40 del Settecento, ossia l’ambiente culturale e figurativo del giovane Ceruti. Oltre ad Andrea Celesti ed Antonio Cifrondi, sono esposti capolavori di artisti bresciani e forestieri come Giovambattista Tiepolo, Giuseppe Tortelli, Antonio ed Angelo Paglia, Carlo I. Carloni, Giambettino Cignaroli, Sebastiano Ricci, Gaspare Diziani, Francesco Polazzo, Federico Bencovich, Nicola Grassi, Marcantonio Franceschini, Francesco Solimena.
di Ant. Col.