Malonno - Parte alla grande l’edizione più difficile del Mountain Running Week End di Malonno. Protocolli di sicurezza rispettati nei dettagli, grande successo di partecipazione e gare spettacolari. L’austriaca si prende ancora la vittoria, la sua terza consecutiva. Il Valdostano “Aymo-Gol” vola di nuovo sul muro finale, sfiora il record, l’attesa sfida con Magnini si risolve in un trionfo. Photo Credit: Marco Gulberti / Giacomo Meneghello.
Sotto il profilo organizzativo le cose sono filate lisce con i protocolli di sicurezza. Atleti che già dal riscaldamento rispettavano il distanziamento ed una volta ammessi all’area di partenza indossavano le mascherine obbligatorie (con le donne esentate in quanto batteria sotto i 50 atleti, come da protocollo federale aggiornato al 30 luglio 2020 e confermato in loco dai Giudici).
Poi la gara, con appassionati e tifosi responsabili, che in maniera autonoma hanno comunque raggiunto la malga Campel per assistere, da lontano, allo spettacolare arrivo che sempre regala forti emozioni insieme con lo spettacolo della montagna malonnese.
Ed emozioni sono state, con tantissimi atleti al via (tutti i pettorali disponibili sono andati a ruba) e con il solito parterre di elite che ha regalato lo spettacolo della corsa in montagna di altissimo livello.
L’austriaca Andrea Mayr aveva già promesso lo scorso anno di tornare a caccia del tris, è stata di parola ed ha inanellato la sua terza corona al PizTri questa volta senza riuscire a ritoccare nuovamente quel primato che già le appartiene. Lancette fermate a 38’35”, un'altra prova di forza, tecnica e potenza, un’altro capolavoro dinanzi cui rimanere folgorati.
Un capolavoro altrettanto bello e travolgente ed una storia speciale quella del 2° posto di Erica Ghelfi, un 2° posto che vale e pesa come una vittoria. Per lei una rincorsa presentarsi al via, battendo tempo ed infortuni. Si prende la piazza dietro al mito, 41’22” per lo scricciolo della Valle Varaita. A fare compagnia a Mayr e Ghelfi sul podio 2020 la slovena Mojca Koligar (42’54”), alla sua seconda apparizione a Malonno, lo scorso anno era rimasta colpita da pubblico, calore ed organizzazione, lo ha capito e lo ha scritto subito, questa è la Home of the Champions.
Grandi botti e sorprese nel resto della top ten di uno dei verticali più scoppiettanti degli ultimi anni. Ilaria Veronese si presenta al traguardo in 4^ posizione al cospetto delle grandi, solo applausi per lei come per una rediviva Dimitra Theocharis che chiude 5^. La giovane Giulia Murada si permette il lusso di mettere dietro azzurre e navigate avversarie del calibro di Chiara Giovando, Ilaria Bianchi, Eli Compagnoni e Vale Belotti.
Nella prova maschile si è vissuto l’epilogo di una settimana che aveva macerato i tifosi, soprattutto locali, nella spasmodica attesa di vedere la sfida tra il campione in carica Henri Aymonod e Davide Magnini. Due atleti verticali da fantascienza !
Magnini, l’atleta di Vermiglio, ha spezzato più di un cuore in valle. Complice la provenienza geografica ed i successi iconici della scorsa estate, tanti sportivi camuni tifano per lui ma devono oggi riconoscere che sui Km Verticali c’è un vero fenomeno in circolazione, viene dalla Valle D’Aosta e si chiama Henri Aymonod.
Aymo è stato fantastico, misura la tattica nella prima parte per poi esplodere, di nuovo come nel 2019, nel finale.