Al Tonale e Ponte di Legno i corsi d'acqua sono ghiacciati, mentre a lato delle statali della Valle Camonica e della zona di Aprica, ma anche della Val di Sole e Pejo, si scorgono candelotti di ghiaccio.

Dove c’era qualche goccia d’acqua o vicino a torrenti si sono formate delle stele di ghiaccio che non passano inosservate agli automobilisti in transito sulle statali. Le zone dove si possono osservare sono quelle esposte a nord – in particolare tra Berzo Demo e Malonno, quindi in località Iscla, tra Edolo e Monno, dove le colate di ghiaccio sono più evidenti, infine la zona tra Corteno Golgi e Aprica. Poi in Trentino, nella zona di Cogolo di Pejo, Vermiglio, Dimaro Folgarida e Fondo.
Infine sul lago d'Endine - dopo anni - è tornato il ghiaccio. Da inizio anno ad oggi si è formato uno strato di una decina di centimetri e sono comparsi i pattinatori.

I sindaci dei quattro Comuni che hanno competenza sul bacino lacustre, Endine, Ranzanico, Spinone e Monasterolo, hanno emesso l'ordinanza di divieto assoluto di salire sulla superficie ghiacciata. Ma decine di pattinatori - anche oggi - si sono avventurati su quella lastra ghiacciata, con gravi rischi. La superficie ghiacciata - soprattutto nella zona in ombra - è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi giorni.
Nel primo pomeriggio ci sono stati atterraggi con parapendio e un 50enne pilota di parapendio che ha sbagliato manovra di atterraggio è caduto sul ghiaccio ed ha perso conoscenza per poi riprendersi poco dopo. Immediato comunque l’allarme al 112 NUE e il personale medico ha prestato soccorso, poi è stato portato in ambulanza all’ospedale Bolognini di Seriate dove è stato trattenuto in osservazione. Tanti giovani si divertono sul lago ghiacciato, eludendo anche le ordinanze dei sindaci.