EDOLO (Brescia) - Festa, celebrazioni e conferimento della cittadinanza onoraria al
5° Reggimento Alpini di cui ha fatto parte il
Battaglione Alpini “Edolo”, reparto glorioso delle Truppe Alpine.

Le
cerimonie sono articolate su due giornate: la prima, quella di domani -
sabato 27 settembre - prevede alle 8 ritrovo davanti al monumento dei Caduti di viale Derna a Edolo per la partenza a piedi (ore 8:30) verso la chiesetta degli alpini in località Mola, dove alle 11
don Claudio Sarotti, cappellano militare, celebrerà la Santa Messa, ricordando i quindici anni dell'inaugurazione della chiesetta stessa e il 16esimo anniversario della Beatificazione di don Carlo Gnocchi.
In serata - alle 21 - si terrà una serata culturale nell’auditorium “Luciano Chiesa” con Marco Cimmino (storico militare) ed il colonnello Riccardo Venturini (comandante del 5° Reggimento Alpini), allietato dal Coro Ana di Vallecamonica.
Domenica 28 settembre, alle 9 ammassamento al monumento di viale Derna, alle 9:30 alzabandiera e deposizione della corona al monumento ai caduti, 9:45 sfilata, accompagnata dal gruppo musicale bandistico San Lorenzo di Sonico, in municipio la consegna della cittadinanza onoraria al 5° Alpini, quindi la sfilata verso la Pieve per la celebrazione della Messa. Al termine il pranzo nel piazzale della sede degli Alpini.
Le motivazioni del conferimento della cittadinanza onoraria sono illustrate dal sindaco Luca Masneri: "Il 5° Reggimento Alpini di cui ha fatto parte il Battaglione Alpini “Edolo”, reparto glorioso delle Truppe Alpine, ha scritto pagine indelebili di storia e di sacrificio. Dal fronte dell’Adamello nella Grande Guerra, alle dure prove del secondo conflitto mondiale, fino al tempo della ricostruzione, gli uomini dell’“Edolo” hanno incarnato i valori più autentici della nostra montagna: coraggio, lealtà, spirito di sacrificio e amore per la Patria. Il loro motto, «Dur per dura», ci richiama ancora oggi a quella tenacia che ha reso grandi gli Alpini e che continua a ispirare le nuove generazioni".
"Edolo e l’intera Valle Camonica - conclude - custodiscono con orgoglio questa eredità: il nome del nostro paese, inciso per sempre nella storia militare d’Italia, diventa simbolo di una comunità che non dimentica i propri figli e che onora il loro esempio".