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Scopazzi del melo, via libera al nuovo Piano di azione provinciale

Zanotelli: "Una battaglia che possiamo vincere solo con responsabilità e collaborazione"

TRENTO - Nuove regole, più controlli e una campagna informativa capillare. Ecco il Piano di azione contro gli scopazzi del melo, la fitopatia che minaccia una delle eccellenze dell’agricoltura trentina. L’aggiornamento del documento è stato approvato dalla Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli. Si tratta di uno strumento fondamentale per tutelare la melicoltura trentina, settore strategico per l’agricoltura e l’economia trentina, che da oggi potrà contare su regole più chiare, strumenti più efficaci e un coinvolgimento ancor più ampio di tutti i coltivatori, dai professionisti agli appassionati. “Questo aggiornamento – sottolinea l’assessore Zanotelli – rafforza il sistema provinciale di prevenzione e lotta agli scopazzi del melo, mettendo al centro la collaborazione di tutti. Il settore melicolo è una delle eccellenze del Trentino e per difenderlo è fondamentale l’impegno condiviso di agricoltori e cittadini”.

Il nuovo Piano punta innanzitutto a rendere più incisivo il sistema di lotta fitosanitaria, che potrà contare anche su una campagna informativa rafforzata.
Oltre agli incontri organizzati sul territorio, verranno distribuiti opuscoli e materiali divulgativi, con il supporto delle associazioni di categoria, per sensibilizzare non solo gli operatori professionali ma anche i cittadini. La consapevolezza della gravità di questa fitopatia e l’impegno di tutti sono infatti la chiave per ridurre la diffusione della malattia e garantire la salute dei frutteti.

Accanto alla formazione e all’informazione, il nuovo piano introduce un sistema di controlli in campo dinamico ed innovativo, esteso a tutti i detentori di piante di melo, inclusi privati ed hobbisti, che permette di concentrare gli sforzi sulle criticità emerse dai monitoraggi periodici e dell’andamento della fitopatia sul territorio.

Anche il sistema sanzionatorio è stato reso più incisivo rispetto al passato. Chi riceverà diffide dall’ufficio fitosanitario provinciale sarà tenuto non solo a procedere tempestivamente con l’estirpo delle piante malate ma anche a comunicare l’avvenuto intervento. Scatteranno immediatamente le sanzioni previste in assenza di comunicazione o qualora il controllo di secondo livello riscontri irregolarità nell'esecuzione dell’intervento comunicato. E’ ribadito che l’Amministrazione disporrà la sospensione delle agevolazioni economiche e l'esecuzione coattiva degli interventi a carico degli inadempienti ponendo a carico del trasgressore le relative spese.

L’obiettivo è rendere più efficaci e tempestive le azioni di contenimento, a tutela di tutto il comparto.
Ultimo aggiornamento: 26/09/2025 11:20:09
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