Breno - Autonomia e concessioni idroelettriche, oltre all'attuazione dell'Ato (Ambito territoriale ottimale), sono i capisaldi del programma del nuovo presidente della Comunità Montana di Valle Camonica,
Corrado Tomasi. Nel gruppo "
Civico"
sono rappresentanti
39 Comuni della
Valle Camonica, mentre
Darfo ha scelto di non aderire.
BONOMELLI - Il presidente uscente
Alessandro Bonomelli, che ha lavorato nelle ultime settimane per definire il "governo" dell'ente comprensoriale, ha ribadito la necessità della "
compattezza di tutti i sindaci per raggiungere gli obiettivi e far compiere un salto di qualità alla Valle Camonica". "Cinque anni fa - ha proseguito
Bonomelli -
eravamo in una situazione drammatica e, grazie al direttivo e ai collaboratori, oggi siamo in una situazione migliore. Oggi si devono mettere le basi per un nuovo sviluppo, e grande attenzione dovrà essere posta al rinnovo delle concessioni idroelettriche che porteranno risorse alla nostra comunità". Un dato è stato citato da
Sandro Bonomelli: lo scorso anno a bilancio dell'entre comprensoriale figuravano 9 milioni di euro per i canoni idroelettrici, saliti a 15-16 milioni quest'anno e con il rinnovo delle concessioni ci sarà un altro incremento.
TOMASI - Il nuovo presidente
Corrado Tomasi ha indicato i punti qualificanti del programma, partendo dell'autonomia della Valle Camonica. "Solo in questo modo - ha detto ieri sera Tomasi - sarà ridotto il gap con altre realtà montane".
Tra i punti programmatici del Gruppo Civico, con capogruppo Ida Bottanelli, è prevista l’autonomia, con la richiesta di costituzione della Provincia di Valle Camonica, la creazione di un soggetto per partecipare alle gare legate alle concessioni idroelettriche e attenzione ai temi della sanità, dell'ambiente e del Parco Adamello.
INTERVENTI - Nel dibattito sono intervenuti i sindaci di Edolo, Luca Masneri; Bienno, Ottavio Bettoni; Darfo Boario, Dario Colossi; Pisogne, Federico Laini; Cividate Camuno, Sandro Francesetti, e Pier Luigi Mottinelli, rappresentante del Comune di Cedegolo e segretario di zona Pd. Nei diversi interventi sono state indicate progettualità per i prossimi cinque anni: Luca Masneri ha chiesto un maggior coinvogimento del territorio e di guardare a un modello misto pubblico-privato per il ciclo idrico, mentre Federico Laini ha chiesto una maggior attenzione all'Alto Sebino, mentre per Pier Luigi Mottinelli vanno colte tutte le opportunità che si apriranno nei prossimi anni, comprese quelle delle aree omogenee.
Dario Colossi ha spiegato i motivi della scelta di Darfo di non far parte del gruppo Civico e di non approvare il programma del nuovo mandato: "Occorre fare delle scelte e Darfo deve avere un suo ruolo e anche risorse pari alla sua dimensione che finora non ho trovato".
GRUPPO CIVICO - Il gruppo civico conta su 39 Comuni sui 40, escluso Darfo Boario. Sono rappresentate tutte le forze politiche, dal Pd a Italia Viva, dalla Lega a Forza Italia, fino ad arrivare a Fratelli d'Italia e i sindaci civici. Il sindaco di Bienno, Ottavio Bettoni, ha spiegato perché il gruppo della Lega fa parte del gruppo Civico, con l'obiettivo dell'Autonomia, quindi l'attuazione della legge Calderoli, mentre il sindaco di Cividate Camuno, Sandro Francesetti, esponente di Fratelli d'Italia, ha svelato la scelta del suo Comune.
Corrado Tomasi è stato eletto presidente della Comunità Montana e del Bim di Valle Camonica con 36 voti favorevoli, un astenuto (Corrado Tomasi) e un contrario (Dario Colossi). Il direttivo è così composto: Enrico Dellanoce vicepresidente, assessori Cristian Farisé, Mirco Pendoli, Giambattista Bernardi, Giovanni Ghirardi e Priscilla Ziliani. Presidente dell'assemblea della Comunità Montana è Mario Chiappini.
Ai vertici delll'assemblea del Bim Fabio De Pedro presidente e Ruggero Bontempi vice.
di Angelo Panzeri