Con la conduzione di Francesca Bertoletti, si sono snodati gli interventi istituzionali, seguiti da una serie di premiazioni: i lavoratori più anziani, i più giovani e quelli con più ore lavorate: non sono mancati premi al femminile, per un settore che vede una crescente presenza in tal senso. Premiate anche le imprese storiche e quelle con la più solida interlocuzione con Cassa edile oltre a quelle che hanno accumulato più ore di formazione con Centrofor. A tutti gli intervenuti è stato fatto omaggio di una bottiglia di vino che, vista la “location” non poteva essere altro se non Teroldego rotaliano.
La Cassa edile del Trentino è tra le prime 10 d’Italia per numero di adesioni: un dato sorprendente se si considera che il Trentino non è decisamente tra le province più grandi e popolose del Paese. A giustificare questo dato, evidentemente, è la sensibilità verso la regolarità di tutti gli aspetti legati all’edilizia e l’attenzione verso la formazione e la prevenzione degli infortuni: tutti elementi che si giovano del servizio di consulenza di Cassa Edile e Centrofor.
Con l’occasione sono stati presentati anche i nuovi siti internet (già online): ancora più facili e intuitivi per fornire tutte le informazioni di interesse per ditte e lavoratori. Nuovi anche i loghi di Cassa edile – Centrofor.
Anche quest’anno, Cassa edile eroga assegni di studio riservati ai loro figli, ma anche agli stessi lavoratori, nel caso in cui questi frequentino un percorso di studi. Gli importi sono fissati in 100 euro per le scuole medie, 300 per le superiori e 700 per l’Università.
Qualche dato storico
Dal ’63, anno di fondazione della Cassa edile, a oggi si sono registrati molti grandi miglioramenti per la sicurezza, la formazione, l’apprendistato, la regolarità di ogni aspetto del lavoro in edilizia.
Il concetto di sicurezza, per come lo conosciamo oggi, ha cominciato a farsi strada in Italia nel 1987, ma già dal 1919 nacque a Milano la prima Cassa edile che era stata costituita dai capimastri. La legge 626 è del 1994 ed è chiaro che Cassa edile ha saputo farsi interprete di un bisogno anticipando il legislatore.
Qualche numero (2022)
12.853 i lavoratori attivi in edilizia in Trentino
5.463 i lavoratori stranieri con Albania e Romania tra i Paesi più rappresentati
2.099 le ditte, di cui 732 industriali, 1337 artigiane, 30 “altro”
1.348 visite sui luoghi di lavoro per la sicurezza
177 corsi per 1.839 partecipanti nel 2022
Cassa edile
Garantisce la regolarità diffusa e la tutela dei lavoratori nell’intero settore delle costruzioni. Si tratta di un ente bilaterale: nasce infatti unendo le rappresentanze sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil con Associazione Nazionale Costruttori Edili – Ance Trento; a questi si è aggiunta anche, in un secondo tempo, l’Associazione artigiani. È dunque un ente paritetico il cui punto di forza è insito nell’obiettivo comune di proteggere il comparto. Ad oggi sono quasi 13mila i lavoratori e oltre 2mila le imprese iscritte. Cassa Edile dà applicazione ai contratti collettivi nazionali e provinciali, ma non si limita a questo: ha infatti il compito di tutelare i lavoratori e di vigilare a garanzia delle imprese regolari. Il funzionamento dell’ente è sostenuto da una contribuzione stabilita in 5/6 a carico delle imprese e 1/6 a carico dei lavoratori.
Centrofor
È ormai da 35 anni il punto di riferimento trentino per la formazione professionale, l’apprendistato e la sicurezza in cantiere. L’idea è del 1987, quando le parti sociali, in anticipo rispetto al legislatore, hanno deciso di migliorare la sicurezza dei dipendenti e dei lavoratori, attraverso la nascita di un ente specificamente dedicato alla prevenzione. A costituire Centrofor sono stati Ate - Ance Trento, Associazione Artigiani del Trentino e, per i sindacati, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. L’ente riunisce la Scuola edile e il Comitato paritetico territoriale per la prevenzione infortuni. Nel corso del 2022 ha fornito più di 1.300 consulenze, in materia di sicurezza, sul territorio provinciale. Centrofor visita i cantieri a scopo preventivo: con questa attività, infatti, assieme a ditte e lavoratori fa il punto della sicurezza centrando l'attenzione sulle tematiche della prevenzione anziché sulla produttività. In tal modo si individuano le situazioni migliorabili e si trovano soluzioni utili a ridurre i rischi di infortunio per i lavoratori e di danni per le imprese. L’approccio adottato è anche quello di trasmettere e diffondere le 'buone prassi' e la cultura della sicurezza.