VIGOLO VATTARO (Brescia) - L'abbraccio in rosa della comunità: prevenzione e solidarietà sull'Altopiano della Vigolana. È stata un'onda di partecipazione commovente e sentita quella dell'iniziativa
"Prevenzione in Rosa", un evento, svoltosi ieri a
Vigolo Vattaro, che ha saputo unire il messaggio medico alla vicinanza umana, trasformando la teoria in azione concreta.

La serata ha preso il via in un clima accogliente, con un ristoro salutare offerto con affetto dal Gruppo Anziani di Vigolo Vattaro, che ha sottolineato immediatamente il primo pilastro della salute: l'alimentazione sana, con le immancabili mele e la crostata di mele. Subito dopo, il folto gruppo di partecipanti ha intrapreso una passeggiata rigenerante attraverso il cuore del paese. Questo momento di movimento, altra forma essenziale di prevenzione, è culminato al parco dove, in un gesto altamente simbolico, sono stati appesi i nastri rosa per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione dei tumori, in particolare del tumore al seno.
Durante la serata, il dottor
Mario Cristofolini, presidente della LILT, ha toccato le corde più profonde, spiegando che la prevenzione non è solo una pratica, ma è vita. Ha ribadito come la prevenzione primaria, basata sulla conoscenza e l'eliminazione delle cause favorenti l'insorgenza del tumore, costituisca un enorme vantaggio, sia per l'individuo che per l'intero sistema sanitario. Nonostante la forte componente ereditaria per molti tipi di tumore, il Dottore ha ricordato che le scelte di vita possono fare la differenza in ben il 70% dei casi: un'alimentazione ricca di frutta e verdura, povera di cibi ultra processati e con un consumo ridotto di alcol e di carne, unita all'attività fisica costante, è un vero e proprio scudo protettivo.
La fase più intensa e cruciale della serata ha visto la successione degli interventi degli specialisti della Breast Unit di Trento.
Monica Campregher, infermiera case manager della Breast Unit, ha condotto poi la serata illustrando il percorso che fa un paziente ammalato, dando la parola a Marica Girardelli, infermiera senologica, che ha illustrato la prevenzione secondaria e la diagnosi precoce, che è fondamentale, ponendo l'accento sull'importanza dell'autopalpazione.
Conoscere il proprio corpo è il primo passo per percepire ogni minima irregolarità e per rivolgersi tempestivamente al medico curante per esami più approfonditi.
Successivamente, la dottoressa Oljerta Labai, radiologa senologa, ha illustrato i programmi di screening per le donne asintomatiche, spiegando che la mammografia biennale, per le donne tra i 49 e i 75 anni, che viene valutata da due radiologi diversi, permette di scoprire in tempo moltissimi tumori; ha poi chiarito il ruolo della senologia clinica per le persone sintomatiche che necessitano di visite ed ecografie immediate. Sul fronte della cura e del trattamento, il Dottor Fabio Gasperetti, chirurgo senologo, ha portato una ventata di speranza, sottolineando come gli interventi chirurgici siano diventati sempre meno invasivi e come la sopravvivenza sia cresciuta in modo significativo. Ha enfatizzato l'importanza di un accordo stretto tra chirurgia e oncologia per procedere in parallelo con interventi chirurgici, chemio, radio e protonterapia, senza dimenticare l'indispensabile ruolo della riabilitazione con fisioterapia mirata. Infine, la serata ha toccato l'aspetto più umano e cruciale del percorso di cura: il sostegno psicologico.
La Psico Oncologa MariaChiara Pavesi, ha parlato del bisogno essenziale del paziente di essere sostenuto e, soprattutto, di sentirsi parte di una comunità. «Questo evento» ha rimarcato la dott.ssa Pavesi «è l'espressione di una comunità che accoglie. Il paziente deve sapere di non essere solo e che, anche quando non riesce a chiedere aiuto, fa parte di una rete solida su cui può contare».
A suggellare questo concetto sono intervenute le associazioni di volontariato, anelli fondamentali della catena di supporto: LILT ha raccontato l'importanza dei propri volontari e Pronti Qua ha presentato il progetto Ancora, sportello psicologico sull'Altopiano della Vigolana, un sostegno prezioso per i pazienti oncologici e i loro familiari. Entrambe le realtà associative fanno parte di BussoLà, il portale che raccoglie e rende accessibili i tantissimi servizi che il volontariato mette a disposizione della salute. La serata si è conclusa con l'intervento dell'Assessore Stefania Yapo, che ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti: ai relatori per la loro competenza e disponibilità, alle associazioni per il loro instancabile lavoro di rete, e soprattutto alle tantissime persone che sono intervenute, dimostrando un senso profondo di comunità. "L'iniziativa sottolinea l’importanza della prevenzione: ottobre è il mese rosa dedicato alla prevenzione dei tumori femminili, mentre novembre è il mese azzurro dedicato alla prevenzione dei tumori maschili. Mi fa piacere vedere come l’Altopiano della Vigolana si dimostri ancora una volta una comunità attiva, partecipe e sensibile".