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Tiziano Romito nuovo presidente Marcialonga

Angelo Corradini dopo 12 anni non si ricandida: il nuovo Consiglio

CAVALESE (Trento) - 7 febbraio 1971, il mondo dello sci nordico scrive una pagina indelebile, nasce la Marcialonga, non servono aggettivi o tante descrizioni, è ‘figlia’ della Vasaloppet ma possiamo dire che è la gara più amata al mondo per le sue Dolomiti, per le vallate di Fiemme e Fassa che la ospitano, per un’organizzazione maniacale, una pista e un’atmosfera uniche al mondo, premiata ben quattro volte come miglior granfondo mondiale di Ski Classics. 7 febbraio 1968, il fiemmese Franco Nones vince l’oro olimpico a Grenoble. 7 febbraio 1991: si disputa la prima gara mondiale in Val di Fiemme. 7 febbraio 2026: a Lago di Tesero si disputerà la prima gara olimpica di fondo. Foto @Newspower.

E il 7 febbraio 1960 è nato Tiziano Romito, il quinto presidente di Marcialonga. Tutte grandi e importanti coincidenze.

Dal 2013 era la Marcialonga del presidente Angelo Corradini, che aveva sostituito Alfredo Weiss in carica dal 1993. Oggi la Marcialonga ha una nuova guida, Tiziano Romito, 65 anni, commercialista, dal 1987 consulente della manifestazione trentina, appassionato di sport, fondista amatore e non agonista, ex atleta di sci alpino e maestro di sci. Professionalmente è stato prima consulente dei Campionati del Mondo 1991 in Val di Fiemme per i quali ha seguito tutta la parte fiscale, evento per il quale ha poi curato anche la parte di liquidazione del comitato organizzatore. Nel successivo Campionato Mondiale in Val di Fiemme, essendo stata un'esperienza abbastanza impegnativa quella del 91, sotto diversi profili, ha assunto il ruolo di presidente del collegio sindacale di Fiemme 2003.

Ecco le parole di Romito subito dopo l’elezione: “Marcialonga è una realtà consolidata ed io, essendo un'aziendalista, ho dato la mia disponibilità perché vedo che è un momento importante nel cambiare una gestione come quella di Angelo, con una grande esperienza e un’attività che non può essere di un uomo solo. Infatti c'è un consiglio di amministrazione di nove persone (rinnovato anche quello, ndr) che si è confrontato ed ognuno ha presentato le proprie esperienze, i propri piani futuri. Quindi il mio obiettivo è quello di creare un team di gestione dove c'è un coinvolgimento dal punto di vista operativo, anche sulle scelte decisionali da parte del nuovo consiglio.
Poi c'è una parte ‘sport’ che riguarda anche l'esistenza dello Sci Club con tutte le sue promozioni nei confronti anche dei ragazzi che si stanno facendo nelle scuole. Non intendo coinvolgere solo il consiglio direttivo, ma tutto lo staff ed in primis i capi servizio. Organizzeremo una riunione al 20 di ottobre con tutti i capi servizio, si parla di 50 persone. E qui c'è il tema del volontariato, perché Marcialonga è volontariato ed è una macchina che fortunatamente è sana, io sono un professionista della crisi di impresa e quindi ho visto molte realtà in 30 anni con rilevanti criticità, le mie esperienze professionali mi suggeriscono senza ombra di dubbio che non siamo in questa situazione. C’è una società solida, grazie ad Angelo Corradini che ha saputo governare una barca portandola sempre non a galla ma sopra le onde, e quindi diciamo che non c'è nessun timore ad entrare in campo con una responsabilità che non è da poco, perché non c'è solo sport, ma ci sono anche tante altre responsabilità.

Con Marcialonga parliamo di sport naturali. Il nostro futuro esclude eventuali discipline che hanno un impatto ambientale negativo, ci vuole attenzione alla sostenibilità, quindi magari con nuove iniziative che verranno anche dallo stesso consiglio su possibili spazi organizzativi. Adesso non sono in grado di pronunciarmi, però in quest'ambito ho una visione aperta, insomma, un ambito green”.

Dunque Marcialonga è sulla buona strada, i binari della mitica popular race ospitano un treno ben collaudato, cambia la locomotiva, ma il motore è sempre quello, il combustibile è la voglia di rendere sempre più grandi i tanti eventi del conosciuto brand. Il nuovo consiglio direttivo è composto, oltre che da Romito, anche dai vicepresidenti Giuseppe Ferrandi e Diego Salvador e da Giancarlo Ramus, Marino Sbetta, Enzo Macor, Paolo Dellantonio, Anna Facchini e Giorgio Mazzel.

Tiziano Romito, solo sci alpino? “Assolutamente no. Ho già partecipato ad una Marcialonga Story, so praticare lo sci da fondo e ho anche vinto un campionato italiano dei dottori commercialisti di combinata, ma... onestamente erano tutti scarsi, sono scarso anch'io: diciamo che so praticare anche lo sci da fondo. Ora che mio figlio Andrea, abilitato da più di cinque anni, si è integrato nel mio studio professionale, ho più tempo libero, ci sarà un momento di conversione anche in quell'ambito. Vedrete…”.
Ultimo aggiornamento: 01/10/2025 17:02:37
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