MONTE BONDONE (Trento) - Prestazioni di alto livello per i trionfatori della settima «La Direttissima» K2, la gara più attesa del lungo week-end agonistico proposto dallo Sci club Monte Bondone. Sul traguardo di Cima Palon, dopo aver affrontato 12,7 km e 2053 metri di dislivello dello storico sentiero costruito dall'esercito austroungarico nel corso del primo conflitto mondiale, sono giunti per primi il forte atleta di Tesero Stefano Gardener con il tempo di 1h29’19”, tre minuti superiore rispetto al record di Davide Magnini, e la piemontese di Coazze Ilaria Veronese che ha fermato il cronometro su 1h54’32”, performance non lontana rispetto al primato della francese Stephanie Jiménez.
Foto di Alice Russolo.

Due atleti profondamente legati al mondo degli sport invernali, visto che Gardener è stato azzurro di sci di fondo con buoni risultati in Coppa del Mondo e ai Campionati Mondiali e la Veronese è attualmente atleta della nazionale di skialp, specialista delle vertical race (campionessa italiana in carica) che sogna la convocazione per le Olimpiadi di Milano – Cortina. Movimento della neve che ha monopolizzato il podio poi della K1000 con partenza da piazza Duomo, in contemporanea con la sfida lunga, e arrivo a Vason dopo 9,6 km e 1456 metri di dislivello positivo. In campo maschile si è infatti imposto il friulano delle Fiamme Gialle Luca Del Fabbro con 1h04’40”, precedendo i compagni di squadra Giandomenico Salvadori e Alessandro Chiocchetti, il primo di Mezzano il secondo di Moena. In campo femminile affermazione per Veronica Silvestri dello Sporting Livigno, con il tempo di 1h21’29”, davanti ad Elisa Gallo delle Fiamme Gialle e Vania Rizzà dell’Atletica Bassano.
Un lotto di partenti di tutto rispetto dunque per «La Direttissima», che ha visto complessivamente in gara oltre 130 specialisti della corsa in quota da tutta Italia. Tornando alla gara più attesa, la suggestiva K2, dopo il transito cittadino fino a Piedicastello, quando il sentiero ha iniziato a farsi impervio il teserano del Team La Sportiva Stefano Gardener, alla sua prima partecipazione alla gara sul Monte Bondone, ha subito staccato tutti gli avversari con inizialmente il primierotto Giandomenico Salvadori col pettorale della K1000, a resistergli. Poco staccati il veronese di Sommacampagna Francesco Lorenzi assieme al friulano Luca Del Fabbro, pure lui in gara nella K1000. A Sardagna le posizioni si sono poi delineate con Gardener che se ne è andato in solitaria, seguito da Lorenzi, quindi da Del Fabbro, poi riuscito a superare Salvadori. Sul traguardo di Cima Palon, dopo aver incrementato il ritmo chilometro dopo chilometro, è giunto il fiemmese tecnico del Centro sportivo Carabinieri con il tempo di 1h29’29”.
Sul secondo gradino del podio, accusando un ritardo di 3’24”, è giunto il veronese della Boscaini Runner Francesco Lorenzi, quindi sul terzo gradino del podio ha concluso il trentino di Caldonazzo Kevin Fantinato ad oltre 13 minuti, quindi il trentino Emil Bonvecchio, l’atleta di casa Emanuele Franceschini, che ha avuto la meglio sul fratello Maximilian (settimo), preceduto dal russo Elexey Chernousov, quindi ottavo è il runner di Villamontagna Luca Rasom.
Prestazione in solitaria anche per Ilaria Veronese del Centro Sportivo Carabinieri, capace di chiudere la sua fatica con il tempo di 1h54’32”, che rappresenta la sedicesima prestazione assoluta nella K2. Argento di giornata poi per Maddalena Tomasi dell’Atletica Valle di Cembra, ad oltre 13 minuti dalla trionfatrice, quindi bronzo per Celeste Zanella del Ssd Tremalzo, quindi quarta Arianna Pasero e quinta Isabella Lucchini. Grazie a questa vittoria Ilaria Veronese risulta l’atleta che ha vinto di più alla Direttissima, considerando che nel 2019 si era imposta nella K1000 Night e nel 2022 era stata la più veloce nella K2 nell’edizione del record di Magnini.
Per il Comitato Organizzatore dello Sci club Monte Bondone capitanato da Yuri e Dody Nicolussi sono giunti tanti complimenti da parte degli atleti, soprattutto in chiave sicurezza del percorso. Uno stimolo per proseguire nel percorso di crescita che include la nascita di una sfida trail su lunga distanza, probabilmente già nel 2026.
INTERVISTE
Stefano Gardener (vincitore K2): «È la mia prima partecipazione a questa competizione e devo dire che il percorso mi è piaciuto molto, soprattutto nella parte finale, che propone degli scorci a 360 gradi sulle Alpi, che ho avuto il tempo di ammirare pur essendo affaticato. Complessivamente è una sfida verticale impegnativa, soprattutto nel primo tratto molto ripido che porta a Sardagna, poi gestibile, ma che non concedere tregua».
Ilaria Veronese (vincitrice K2): «Vengo sempre volentieri alla Direttissima per l’amicizia che mi lega a Dody Nicolussi, ma pure perché mi piace molto il percorso di gara. Non è facile da affrontare, ma è molto allenante e per me in ottica preparazione per l’inverno, mi consente di mettere tanti giri nel motore. Fisicamente sto bene, mi sono divertita e rinnovo i miei complimenti al comitato organizzatore».
Luca del Fabbro (vincitore K1000): «In questa fase della preparazione provare ad affrontare una sfida come la verticale della DIrettissima è stata un'opportunità significativa per alzare l'asticella dal punto di vista fisico in vista della stagione invernale dello sci di fondo. Vincere poi fa sempre piacere e battere i compagni di squadra Salvadori e Chiocchetti è stato stimolante. Il percorso mi è piaciuto, con una verticalità continua senza pause».
Dody Nicolussi (Comitato Organizzatore): «È stato un fine settimana intenso con ben quattro gare proposte, ma siamo stati ripagati dall'esito delle varie sfide con atleti di alto livello presenti e con il meteo che è stato clemente. Il fatto che ci siano arrivati tanti feedback positivi dai concorrenti, soprattutto in chiave sicurezza per aver presidiato capillarmente il tracciato, pure nella sfida in notturna ci rende molto felici. Condividiamo questa soddisfazione con i tanti volontari, tutti molto giovani e dinamici, che hanno deciso di affiancarci. Ora ci gustiamo l'edizione numero 7 particolarmente positiva, poi ci metteremo al lavoro in ottica 2026, dove ci piacerebbe proporre una competizione aggiuntiva su lunga distanza, una versione trail che stiamo studiando».