REGGIO EMILIA - Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che la
Germani, sospinta dai cesti di
Della Valle, Bilan, nonché da una perfetta intensità difensiva dell’intero collettivo, scrive un fulmineo parziale di 0-7, obbligando lo staff tecnico casalingo a sospendere il tempo. Al ritorno sul parquet Brescia prosegue con il piede sopra l’acceleratore, lasciando a secco i biancorossi, ancora a digiuno di punti. Tocca, allora, a Caupain e Cheatham interrompere il digiuno emiliano, consentendo alla
UNA Hotels di entrare in partita.
Coach Dimitris decide di mischiare le carte ed è una scelta che paga. Woldetensae, in uscita dalla panchina, risale la china con pazienza, mentre la Germani litiga col ferro. Reggio Emilia alla prima sirena è, così, avanti di quattro lunghezze.

La
seconda frazione di gioco è sparigliata da i punti di Williams, mentre la Germani prova a rialzare la testa con Burnell, ma esaurisce presto il bonus con Cheatham e Woldentensae a creare grattacapi alla difesa lombarda. Brescia ha una reazione d’orgoglio e, partendo dalla difesa, griffa un parziale di 0-6, per il secondo timeout reggiano. La Germani sferra il colpo del sorpasso e, lungo l’asse composto da Ivanovic e Mobio, prezioso in uscita dalla panchina, torna avanti di cinque lunghezze e pare resistere all’onda d’urto continua dei rivali. Reggio Emilia, però, si affida alle iniziative di Williams e Barford, tenendosi in linea di galleggiamento.
Ivanovic e Bilan sono in disaccordo e ridanno ossigeno ai biancoblu, mentre Massinburg, con un giro impeccabile dalla lunetta a tempo scaduto, allunga sui cinque punti di vantaggio.
La ripresa delle ostilità è sparigliata da un break di 0-4 di targa bresciana mediante le iniziative di Ndour e Rivers nel pitturato, ai quali Thor, sotto le plance e approfittando di alcune disattenzioni nemiche, ripaga con la stessa moneta la Germani. I biancoblu aumentano i giri del motore difensivo, sigillando l’area e costringendo gli avversari a prendere conclusioni scomode e a bassa percentuali, che divengono prede delle mani ospiti a rimbalzo. Ivanovic decide di salire in cattedra e orchestrare il ritmo offensivo di Brescia che tenta di mettere il pilota automatico. Tuttavia la UNA Hotels e lontana dall’ammainare bandiera bianca e, trascinata da Thor ed Echenique, ricuce lo strappo mediante un controparziale di 6-0, che riporta la discrepanza a cinque punti di ritardo per un ultimo parziale da vivere sul filo del rasoio.
L’ultima frazione di gioco è un’autentica girandola di emozioni, all’interno della quale ogni possesso pesa come un macigno nell’economia del risultato finale. Barford e Uglietti ripristinano l’equilibrio, dando il via ad una nuova partita. Ndour e Burnell ridanno ossigeno ai compagni, cercando di gettare le basi per la fuga decisiva, che per la resilienza emiliana, non arriverà mai. Bilan scaglia la tripla che scrive un vantaggio di otto lunghezze per i viaggianti. Finita? Nemmeno per sogno, in quanto Thor riaccende tutto con una bimane, ma Burnell chiude con una bomba dall’angolo.
IL TABELLINO
UNA HOTELS REGGIO EMILIA - GERMANI BRESCIA 93 - 87 (29-25;17-26;20-20;21-22)
UNA HOTELS REGGIO EMILIA: Caupain 14, Barford 14, Cheatham 5, Thor 20, Echenique 8, Woldetensae 11, Williams 9, Uglietti 6, Severini, Vitali, Abreu ne, Mainini ne. Allenatore: Dimitris Priftis.
GERMANI BRESCIA: Ivanovic 20, Della Valle 15, Rivers 2, Ndour 14, Bilan 18, Burnell 11, Cournooh 6, Mobio 5, Massinburg 2, Doneda ne, Ferrero ne, Toure ne. Allenatore: Matteo Cotelli.
ARBITRI: Sahin, Dori, Nicolini.