Malé - Una stagione estiva ricca di eventi in Val di Sole. L'Apt (Azienda di Promozione Turistica) della Val di Sole, con il presidente Luciano Rizzi, il direttore generale di Apt Fabio Sacco e i responsabili dei diversi ambiti, hanno illustrato in una conferenza stampa a Milano la proposta turistica della stagione estiva. Con tanto di filmati e immagini sono state svelate le iniziative della prossima stagione, iniziando da quelli sportivi con la partenza di una tappa del Giro d'Italia a Commezzadura (29 maggio) e Mountain Bike World Cup (2-4 Agosto 2019) ed UCI Trials World Cup (23-25 Agosto 2019) arrivando a quelli gastronomici.
Il presidente dell'Apt, Luciano Rizzi, ha parlato di una valle sostenibile e di uno sviluppo equilibrato tra inverno ed estate, oltre che di eccellenze del territorio solandro, con i 100 specchi lacustri meta di un turismo ad hoc e il “trekking dei laghi” che richiama turisti da tutto il mondo, perché permette tra l’altro di apprezzare panorami impareggiabili sui principali gruppi montuosi che interessano l'Ortles-Cevedale a nord, Adamello-Presanella a ovest, Dolomiti di Brenta a sud-ovest e Maddalene a est. Tra le mete più ambite, quelle dei laghi del Cevedale in Val di Pejo (che conduce a 2700 metri tra i laghi delle Marmotte, Lago Lungo e Lago Nero), dei “quattro laghi” in Val di Rabbi (Lago di Sopra-sasso, Lago Rotondo, Lago Quarto e Lago Alto a 2575 metri), il Giro dei tre laghi di Campo Carlo Magno e dei laghetti di Strino al Passo Tonale.
Il direttore Fabio Sacco ha illustrato le diverse attività. "La Val di Sole - ha sottolineato - con i suoi territori di rara bellezza, offre molte opportunità". La Val di Sole in estate diventa una delle aree italiane più friendly per il cicloturismo. Un settore in grande crescita che rappresenta un volano per lo sviluppo sostenibile del territorio. Le scelte fatte anno dopo anno dalla Val di Sole vedono una una rete di ciclovie, piste ciclabili, bike parks, sentieri per mountain bike e downhill. "Tutto quello che serve per soddisfare ogni tipo di approccio alle due ruote, dal più soft al più impegnativo - afferma Fabio Sacco, direttore generale dell’Apt Val di Sole -. Ma chi pensa che tracciati, sentieri e piste ciclabili siano sufficienti ad attirare i cicloturisti, sbaglierebbe. Serve infatti tutta una serie di servizi fisici e immateriali per rendere la vita di questa categoria di visitatori semplice e la vacanza più piacevole. La Val di Sole in questo senso ha molti punti a suo favore". Prosegue Fabio Sacco: "Un treno che, partendo da Trento, attraversa tutta la valle ed è fruibile con la bici. Un’efficiente rete di bus per raggiungere le valli laterali di Pejo e Rabbi e per collegare con l’alta Val di Sole che arriva fino al Passo del Tonale. Una card unica (la Val di Sole Opportunity), che consente l’accesso in bici a molte delle funivie aperte d’estate". Questi servizi hanno ovviamente stimolato l’imprenditoria locale a fare il resto: decine di hotel “bike friendly”, negozio-officine presenti in ogni borgo della valle e centri bike per affinare la propria tecnica.
In più, la Val di Sole non è isolata in questa sua scelta virtuosa ma è inserita in una grande bike area che dalle Dolomiti di Brenta (Patrimonio dell’Umanità Unesco) e dai ghiacciai dell’Adamello e della Presanella arriva fino al Lago di Garda: 80 chilometri di estensione territoriale, 4mila metri di dislivello in discesa, 100 chilometri di piste ciclabili e mille per la mountain bike. "Fare sistema e attivare sinergie in questo caso è più cruciale che mai. Il cicloturismo è molto sviluppato in Nord Europa e, per vincere la concorrenza mitteleuropea attirando i loro turisti qui da noi, con il relativo beneficio in termini di indotto, possiamo solo convincerli con la qualità. Non ci sono scorciatoie possibili", sottolinea Fabio Sacco.
I 35 KM CHE ANIMANO LA VALLE - La pista ciclabile della Val di Sole si sviluppa quasi per intero lungo il percorso del Fiume Noce, per 35 km, da Cogolo di Peio fino a Mostizzolo ricalcando il tracciato di antiche strade di collegamento o di strade arginali e di campagna. Un’opportunità di scoprire un territorio in modo slow e alla portata di tutti: il percorso infatti non è impegnativo (copre un dislivello complessivo di 565 metri) ed è reso estremamente agevole dalla presenza del Bike Train, sul quale è possibile caricare la bici, e dei Bike Bus (che collegano il capolinea ferroviario di Mezzana alla Val di Peio e a Passo del Tonale oltre che Dimaro Folgarida a Madonna di Campiglio e Carisolo).
Ciò permette ai cicloturisti di scegliere il percorso preferito e più adatto alle proprie capacità, sapendo di poter integrare i propri itinerari con i mezzi di trasporto o risalire dal fondo-valle. ovviamente, si può partire da qualsiasi paese della valle perché ognuno dispone di centri di noleggio biciclette.
IL PERCORSO
LA PARTE ALTA - DA COGOLO A OSSANA
Dal paese di Cogolo ha inizio la pista ciclabile, dopo una breve salita si segue in discesa il corso del Fiume Noce nel suo tratto più selvaggio.
LA PARTE CENTRALE - DA OSSANA A MALÉ
Da Ossana a Mezzana: il percorso si alterna tra tratti pianeggianti e lievi discese, passando nei pressi dei suggestivi borghi di Ossana e Pellizzano. Sarà sicuramente emozionante transitare sotto le maestose rovine del duecentesco Castello di San Michele.
Da Mezzana a Daolasa: la discesa continua e all’altezza di Daolasa si presenta l’opzione di sfruttare la cabinovia per salire fino a quota 2000 per affacciarsi su uno dei più affascinanti panorami delle Dolomiti di Brenta. A Daolasa si possono inoltre vedere i campi gara dei Mondiali di Mountain Bike.
Da Daolasa a Malé: probabilmente il tratto più semplice di tutta la pista ciclabile. Lungo le verdi praterie, sarà divertente scendere a lato del Fiume Noce, osservando gli equipaggi dei gommoni che provano l’emozione di una discesa rafting sulle rinomate acque del torrente solandro.
LA PARTE BASSA - DA MALÉ A MOSTIZZOLO
Da Malé, capoluogo della Val di ole, si scende fino a Mostizzolo, superando qualche saliscendi tra i meleti della bassa valle. Arrivati al termine della pista ciclabile, si può risalire in bici percorrendo lo stesso tracciato oppure usufruendo del servizio Bike Train.
L'ALTRA BICI
Al fianco degli appassionati del ciclismo classico, crescono esponenzialmente i fan delle “nuove” discipline con le due ruote. E per chi sa soddisfare questa domanda si spalanca un’interessante nicchia di mercato
La platea degli appassionati di piste ciclabili e bici da strada non mostra flessione. Basta buttare un occhio sul pubblico che invade qualsiasi tappa dolomitica del Giro d’Italia, rendendo ancora più eroiche le scalate dei concorrenti. "L’off road è sempre più di moda - conferma Luciano Rizzi, Presidente dell’Apt Val di Sole, uno dei territori più apprezzati e forniti per questi nuovi approcci -E con esso, le discipline “estreme” che trasformano i ciclisti in funamboli in grado di buttarsi in picchiata dai sentieri montani o di futuristici bike park".
DOWNHILL: la discesa libera estiva
Chi è in cerca di adrenalina e magari, durante l’inverno, non disdegna correre a tutta velocità sulle piste da sci, non potrà che apprezzare questa disciplina che si svolge completamente in discesa su pendii anche molto ripidi e con ostacoli naturali o artificiali: salti, gradoni, rocce e radici. Fra i più giovani è già un must.
"Forza fisica e preparazione atletica per resistere alle sollecitazioni sono senza dubbio fondamentali ma, a meno di non volersi buttare giù da un monte in totale libertà, in Val di Sole esistono percorsi predefiniti e studiati per i diversi livelli di abilità". prosegue Sergio Battistini, direttore del centro Bike Val di Sole.
Ovviamente le bici MTB che si usano per il downhill hanno caratteristiche ad hoc: sono leggere (meno di 16 chili), agili per permettere accelerazioni e frenate rapide, hanno telai molto robusti, manubri più larghi del normale che agevolano il controllo, sospensioni rinforzate, potenti freni a disco idraulici, rapporti di trasmissione adatti a sostenere le velocità della discesa.
«Le velocità che si possono raggiungere sono decisamente elevate, fino a 90 km orari - aggiunge Sergio Battistini -. Fondamentali quindi sono le protezioni da indossare su mani, gomiti e ginocchia, casco integrale con mascherina. per chi sta imparando, le lezioni con un istruttore specializzato consentono di approcciare a questo sport in sicurezza".
Agli appassionati, la Val di Sole offre numerosi, apprezzatissimi tracciati, non a caso teatro delle gare dei Campionati mondiali 2008 e 2016, che ogni anno ospitano competizioni internazionali. Fiore all’occhiello, due bikepark che sono ormai una tappa fissa per gli sportivi.
I DUE TEATRI DELLA BIKE ESTREMA
PONTE DI LEGNO – TONALE
Con le sue tre piste – nera, la più` impegnativa, rossa, di livello intermedio, e la facile blu – il Bikepark PontediLegno - Tonale offre un terreno molto scorrevole e con un buon grip, che permette a tutti di sperimentare in sicurezza ed esibirsi in salti, appoggi e trick di ogni tipo. Una rapida seggiovia porta in pochi minuti bici e riders all’inizio dei tracciati, a quota 2200 metri, presso la Malga Valbiolo, rifugio alpino aperto anche d’estate. Il Bike Park si sviluppa poi fino a Temù, per un totale di 8 differenti trail. A disposizione del pubblico, le originali North-shore (passerelle in legno dalle forme più strane), paraboliche e un terreno veramente “flow” (decisamente scorrevole che permette di avvicinare a questa disciplina anche chi non ha mai provato).
DAOLASA – COMMEZZADURA
Il Bike Park Val di ole è costituito da 4 percorsi di diversa difficoltà tutti serviti dalla comoda e veloce telecabina 8 posti “Daolasa Val Mastellina”. Oltre al famosissimo percorso World Cup dove ogni anno si sfidano i migliori bikers al mondo, gli appassionati possono cimentarsi sui percorsi di nuova realizzazione e concept. I riders potranno “mollare” i freni lungo il trail Golden Eagle, rimesso completamente a nuovo nelle linee. Di media difficoltà il tracciato Wild Grizzly, mentre medio-facile è il percorso White Wolf. North shore, jumps, doppi, curve mozzafiato, rock gardens... Non manca nulla per una discesa indimenticabile. Il Bike Park a valle finisce poi con una pista di four cross, dove ci si può divertire tra gobbe, paraboliche e rocce.
IL TOUR DEI FORTI
LA STORIA? S’IMPARA IN MTB
Una mountain bike come compagna per studiare la storia divertendosi. L’opportunità è offerta dal “Tour dei Forti”, che, con una ventina di chilometri di percorso, unisce il passo Tonale al con-fine tra Val di Sole e la Lombardia, con il borgo di Ossana. Lungo la strada, si incontrano le strutture che costituivano la cintura difensiva dell’Impero asburgico, utilizzata nella 1ª guerra mondiale, con numerosi cannoni, mortai e mitragliatrici. Chi percorre il tour in discesa incontra per primo il Forte Mero a 1841 metri. Più avanti nel percorso, c’è il bivio per risalire fino al Forte Zaccarana (2026 metri) posto in posizione dominante sulle pendici del monte Tonale Orientale. Tappa successiva è il Forte Strino, interamente restaurato e visitabile. Proseguendo verso Vermiglio, l’itinerario scende fino a Fucine, per poi risalire a Passo Tonale dal versante opposto.
BUS NAVETTA
Il primo anno di applicazione ha ottenuto fin da subito risultati di tutto rispetto: in meno di tre mesi – dal 30 giugno al 23 settembre – ben 27.800 persone hanno usufruito del sistema di bus navetta e 18.300 automobili sono rimaste parcheggiate in località Plazze dei Forni. Migliaia di veicoli non sono così entrati nell’area protetta. In media, gli utilizzatori dello Stelviobus sono stati 311 al giorno nel mese di luglio e 542 nel mese di agosto. E, notizia positiva, anche dal punto di vista finanziario il bilancio si è chiuso quasi in pareggio: a fronte di una spesa per i trasporti di 173mila euro sono stati incassati 108mila euro per i biglietti delle navette e 34mila euro per i parcheggi, con un tasso di copertura dei costi pari all’81%.
"Questa esperienza dello Stelvio è solo una delle iniziative che stiamo mettendo in cantiere. L’obiettivo che ci prefiggiamo è più ampio: la vacanza senz’auto - spiega Fabio Sacco, direttore generale dell’APT Val di Sole - . Il turista può venire in treno grazie alle opportunità offerte dal comodissimo Dolomiti Express, o con i propri mezzi, parcheggiare e poi scoprire il territorio, fare sport, percorrere le valli e salire in quota grazie all’integrazione dei vari servizi a sua disposizione. Anche potersi disintossicare dall’auto che troppo spesso molti cittadini in quasi tutte le città italiane sono costretti a prendere quotidianamente, deve diventare un benefit della vacanza in Val di Sole".
UNA CARD DI OPPORTUNITÀ
La decisione di lasciare l’auto in città o nel parcheggio dell’hotel per l’intera durata della vacanza passa anche dai servizi alternativi che vengono offerti e dalla possibilità di averli tutti racchiusi in un unico abbonamento.