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Il bilancio di Autumnus: il cibo come racconto, esperienze e relazioni

Calici con vini pregiati che brindano in piazza, chef stellati che fanno la spesa tra i banchi del mercato e produttori che si raccontano con passione. Sono solo alcune tra le immagini più autentiche della quinta edizione di “Autumnus – I frutti della Terra Città di Trento”, che ha superato ogni aspettativa e ha restituito alla città il piacere del cibo come momento di incontro e condivisione.
“Abbiamo registrato un incremento generale in tutte le attività – spiega Marco Lazzeri, presidente della ProLoco Centro Storico di Trento che ha organizzato la rassegna dedicata alle eccellenze enogastronomiche e agroalimentari trentine e non solo –, ma non è una mera questione di numeri. Autumnus non vuole essere solo uno spazio “mangia e bevi”, bensì un’occasione per vivere il cibo nel suo significato più vero: socialità, dialogo, relazione”. E di relazioni, negli 11 giorni dell’evento, se ne sono intrecciate moltissime. “Ciò che più mi ha colpito – prosegue Lazzeri – è stato vedere le persone parlare tra loro, senza telefoni in mano: il mercato è diventato un luogo di confronto fra esperti, sommelier e produttori, con dibattiti spontanei su vini, abbinamenti e materie prime. Una formula vincente che si è tradotta in ordine, attenzione al dettaglio e sostenibilità”.
Il cuore dell’evento, il grande mercato di “Autumnus”, si è infatti trasformato in un crocevia vivace dove professionisti e cittadini hanno condiviso esperienze, storie e sapori. “Passeggiando per la città – racconta ancora Lazzeri – potevi incontrare uno chef stellato che curiosava tra gli stand, uno dei migliori sommelier d’Italia che faceva la spesa o i produttori di Campiglio che si fermavano a chiacchierare prendendo un caffè. È nata una famiglia, non un semplice mercato: chi viene, lo fa per raccontarsi”.
Successo pieno pure per il Ristorante temporaneo allestito in Piazza Battisti (la novità principale di questa edizione), gli appuntamenti sold-out all’interno della Torre della Tromba e del Massarello, riaperte per l’occasione in via straordinaria, e gli spettacoli musicali sotto la direzione artistica di Patrizia Bettotti che hanno arricchito il cartellone delle iniziative. “Questi risultati ti caricano – commenta ancora Lazzeri – e ti fanno pensare a come migliorare ancora”.
Uno dei punti più apprezzati è stata la vocazione inclusiva di Autumnus: “Spesso si pensa che l’alta cucina appartenga a mondi esclusivi, ma è un grossissimo errore. Qui abbiamo visto chef da Montecarlo e Saint-Tropez passeggiare per Trento, parlare con la gente, rispondere a domande, scattare foto. Questo significa aprire le porte, abbattere le barriere, condividere le specificità”. Anche l’aspetto educativo è stato centrale: “Ogni calice e ogni piatto è stato descritto nel dettaglio. Un Trentodoc da 36, 48 o 120 mesi va compreso: il valore nasce dalla conoscenza. L’esperienza, per essere accessibile, va anche spiegata”.
L’evento ha accolto inoltre il cinquantesimo anniversario dei Panificatori del Trentino, che hanno scelto Autumnus per festeggiare insieme alla città. Tutti gli appuntamenti collaterali, dai laboratori agli incontri, hanno confermato la forza di una programmazione vincente, da riproporre anche nelle prossime edizioni. E il futuro è già in cantiere. “Abbiamo sperimentato un’estensione del mercato in via Suffragio e via San Marco – rimarca Lazzeri – e intendiamo continuare su questa strada, per riqualificare e far vivere nuove aree della città”. Con una partecipazione in crescita, una qualità riconosciuta e un’atmosfera di autentica condivisione, “Autumnus” 2025 ha confermato dunque Trento come capitale del gusto, della sostenibilità e dell’incontro.
“Autumnus” è stato organizzato da ProLoco Centro Storico di Trento con il supporto di ApT Trento e Trentino Marketing e il patrocinio di Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento e Comune di Trento.
Ultimo aggiornamento: 20/10/2025 23:00:08
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