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Atletica Paralimpica, Mondiale di Nuova Delhi

Storico ottavo posto per l’Italia con sette ori, un argento e tre bronzi

Cala il sipario sui Campionati Mondiali di Para atletica di Nuova Delhi, in India. La delegazione italiana, composta de tredici atleti, ha conquistato uno storico ottavo posto nel medagliere con il record di 7 ori e un totale di undici medaglie (7 ori, 1 argento, 3 bronzi).

Le parole del Presidente FISPES Mariano Salvatore: «È stato un Mondiale straordinario, dove la nostra Nazionale ha saputo esprimere altissime qualità tecniche, migliorando tre record europei – con Marco Cicchetti nel salto in lungo, nei 100 e nei 200 cat. T44 – e un primato mondiale con Carlo Calcagni nei 100 metri cat. T72. Tuttavia - prosegue - al di là delle undici medaglie conquistate e del primato assoluto di ori vinti (sette), che rappresentano il miglior risultato di sempre nella competizione mondiale, mi preme sottolineare come la nostra Nazionale sia in costante crescita. Il ricambio generazionale, dovuto ai ritiri dall’attività agonistica di Monica Contrafatto e Martina Caironi, non ha minimamente inciso sui risultati.

Abbiamo infatti raggiunto il record di ori nonostante l’infortunio di Maxcel Manu Amo, costretto al ritiro, la sfortunata gara di Oney Tapia e l’assenza di un atleta importante come Rigivan Ganeshamoorthy. In condizioni ottimali avremmo potuto raggiungere anche dieci o undici ori: basti pensare che in passato la nostra rappresentativa non era mai andata oltre i cinque.

In ogni caso, oltre gli straordinari risultati ottenuti, mi piace sottolineare alcuni aspetti che hanno accompagnato questa trasferta indiana. In primo luogo, l’affiatamento tra tutti i membri della delegazione italiana: atleti, guide, staff tecnico, sanitario e dirigenziale. Ho colto uno spirito di squadra ed un affiatamento da brividi.
Questi aspetti, che non vanno sottovalutati, hanno fatto la differenza e segnato il passo con un passato decisamente meno performante da questo punto di vista.

I rinnovati rapporti con INAIL, e in particolare con i tecnici dell’Ente, con cui oggi si lavora in squadra attraverso sinergie mirate a includere il personale specializzato nella cura delle protesi con ruoli ben definiti all’interno della Federazione, hanno inoltre permesso di ritrovare un’atleta come Ambra Sabatini, che dopo i Mondiali 2023 si era eclissata proprio per la mancanza di tali collaborazioni.

Non nego che durante questi Mondiali si siano evidenziate alcune lacune tecniche, ma sono fiducioso per il futuro, perché ritengo che esse siano frutto di situazioni pregresse su cui non è stato possibile intervenire tempestivamente considerato che il tempo a disposizione non era moltissimo e ci si è dedicati al miglioramento di altri aspetti.

Alla luce di tutto questo, possiamo tranquillamente affermare che, pur essendo cresciuti nel medagliere, i margini di miglioramento restano ancora ampi. La ricerca di nuovi talenti, su cui la Federazione ha già investito risorse e strategie importanti, lascia ben sperare per il futuro.

Concludo sottolineando che i successi conseguiti a Nuova Delhi siano il frutto di enormi sforzi di tutto il movimento dell’atletica paralimpica, unito come un’unica grande squadra: dagli atleti e dai loro tecnici personali, passando per lo staff federale, i dipendenti, gli sponsor, le società e gli enti pubblici che ci supportano – CIP e INAIL in primis -. Un ringraziamento speciale va alla Rai, che ha saputo raccontare con grande attenzione e sensibilità questo straordinario evento sportivo, rendendolo ancora più suggestivo».
Ultimo aggiornamento: 06/10/2025 19:28:23
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