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Tumore al seno: torna l'Ottobre Rosa di Lilt del Trentino e associazione Lotus

Tonina: "In Trentino il valore del volontariato fa la differenza anche nella prevenzione"

TRENTO - Il mese di ottobre, sotto il simbolo del nastro rosa, è particolarmente dedicato a mettere in luce temi legati al tumore al seno, su cui lavorano con costanza tutto l’anno le due Associazioni Lilt e Lotus. Per questo mese in rosa, propongono due calendari ricchi di proposte e iniziative cui tutte e tutti possono partecipare, ma soprattutto si sono unite per dare ancor più forza al messaggio di sensibilizzazione e per far conoscere i propri servizi.

Quando si parla di tumore al seno il pensiero va alle molte donne, parenti, amiche, colleghe, che hanno affrontato questa dolorosa esperienza o ne stanno ancora facendo i conti. Persone che ogni giorno prendono in mano la propria vita con l’obiettivo di un ritorno ad una qualità significativa. O purtroppo persone che, pur facendovi fronte con coraggio, non ce l’hanno fatta. Foto @Juliet Astafan - Archivio PAT.

Tanto diffusa è questa malattia, che colpisce anche gli uomini pur se in percentuali molto minori, tanto importante è la sinergia tra realtà diverse, sanitarie e associative, pubbliche e private. Affinché ogni persona abbia strumenti utili per prendersi cura di sé al meglio, con la prevenzione e lo screening gratuito APSS. E, nel caso del manifestarsi del tumore, possa conoscere terapie e servizi complementari al percorso di cure.

La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori trentina per questo ottobre ripropone visite gratuite al seno presso le sedi Lilt provinciali, dedicate alle donne dai 20 ai 49 anni non incluse nello screening e incontri informativi con gli esperti, per approcciare temi legati alla salute in modo semplice e diretto. I Comuni trentini, i Saloni di Acconciatori e Estetiste dell’Associazione Artigiani e l’Università di Trento rilanciano il messaggio della Campagna. Durante tutto l’anno alle pazienti oncologiche Lilt dedica ascolto, accoglienza delle fragilità e dei bisogni, ma anche servizi di supporto durante e dopo le terapie, perché non si sentano sole. Riabilitazione fisioterapica e trattamento del linfedema, sostegno psicologico, consulenza alimentare, gruppi di confronto tra pazienti, estetica, agopuntura, dono di parrucche e copricapo.

Anche l’Associazione Lotus - Oltre il Tumore al seno, si dedica al tema del tumore mammario, grazie ad una rete di professionisti e volontari, per rendere la prevenzione accessibile a tutte.

In ottobre rinnova e rafforza il proprio impegno con un calendario ricco di appuntamenti che abbracciano tutto il territorio trentino, portando le attività anche nelle aree più periferiche, per raggiugere tutte le donne. Eventi sportivi (Trekking Rosa, Trento Half Marathon) si alternano ad incontri medico scientifici, i “Giovedì di Lotus”, di approfondimento su temi attuali quali l’ereditarietà e l’alimentazione dopo la diagnosi. Tra le novità più significative del 2025 Lotus annuncia il finanziamento di un bando per l’inserimento di una onco-nutrizionista in Breast Unit, un passo concreto per rafforzare l’approccio multidisciplinare della cura.

In Italia nel 2024 sono state stimate circa 53.600 nuove diagnosi, un numero simile a quello degli ultimi anni. Ma è fondamentale ricordare che i dati degli ultimi anni parlano di una sopravvivenza netta del 88% a 5 anni della diagnosi” (Aiom 2024). Di tumore al seno si può guarire.

“Cura è anche porre attenzione all’ambito relazionale e emotivo di chi si ammala o dei e delle caregiver: ascoltare, aprirsi al dialogo, confrontarsi.
Nel contempo va ribadita l’importanza fondamentale di un sano stile di vita e della diagnosi precoce.” sottolinea Mario Cristofolini, presidente di Lilt.

“Ottobre è il mese simbolo della prevenzione, ma per noi di Lotus è anche il momento per ribadire che la salute delle donne va sostenuta ogni giorno, con azioni capillari, scientificamente fondate e profondamente umane” afferma Chiara De Pol, presidente di Lotus.

"La Lilt e l'associazione Lotus hanno dimostrato di saper lavorare con costanza, con impegno e con passione per una giusta causa, costruendo nel tempo un percorso di sensibilizzazione e di prevenzione di cui siamo grati. In provincia di Trento, il valore del volontariato sa fare davvero la differenza. Come Assessorato, fin dall’inizio della legislatura, lavoriamo sulla prevenzione. Fare prevenzione significa migliorare nettamente la qualità della vita dei cittadini, lavorando soprattutto con i giovani e prestando un'attenzione particolare alle persone fragili. Per questo, nel bilancio dello scorso anno, abbiamo stanziato risorse per un progetto che coinvolge Università di Trento, Azienda sanitaria, Fbk e professionisti del settore, in sinergia con le associazioni locali. La Fondazione Gimbe certifica che il Trentino è primo in Italia per adesione allo screening mammografico. Un risultato che ci rende orgogliosi, ma che ci spinge a fare sempre meglio, anche valorizzando il personale sanitario, fulcro di ogni percorso in ambito di salute", ha affermato l'assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina.

"Un ringraziamento particolare - ha aggiunto l'assessore Tonina - lo voglio esprimere al dottor Mario Cristofolini, per la dedizione con cui ha portato avanti ogni progetto di sensibilizzazione alla salute e per aver sempre saputo interpretare la propria professione di medico a servizio dell'intera collettività".

All’evento è intervenuto anche il dirigente generale del Dipartimento Salute della Provincia, Andrea Ziglio, che ha sottolineato come la campagna di sensibilizzazione rappresenti "un’iniziativa concreta che consente di fare cultura e quindi anche sensibilizzare la popolazione per riuscire ad intercettare per tempo quelle malattie che, purtroppo, colpiscono in misura significativa la popolazione". "La prevenzione primaria – ha aggiunto – è uno dei fattori decisivi per ridurre l’incidenza di molte patologie; ad essa si affianca la prevenzione secondaria, indispensabile per intervenire tempestivamente nei casi di insorgenza della malattia. In Trentino molto è stato fatto su entrambi i fronti, ma resta ancora del lavoro da compiere. Per questo il Dipartimento metterà a disposizione risorse dedicate, che saranno investite coinvolgendo i professionisti del settore, l’Azienda sanitaria e le associazioni di volontariato, che costituiscono un valore aggiunto fondamentale".

"Le innovazioni tecnologiche apportano numerosi vantaggi nella diagnosi del tumore al seno, senza dimenticare il focus del nostro lavoro che è la donna. Entro l’anno gli 8 mammografi nelle sedi APSS di Trento e Rovereto saranno aggiornati con software dotati di intelligenza artificiale. Questa consentirà un incremento dell'accuratezza diagnostica e faciliterà la refertazione, così che i medici possano dedicare più tempo alla valutazione clinica dei casi complessi. Il supporto dell’AI nel dare priorità ai casi più sospetti farà ridurre i tempi di attesa per l'invio alla Breast Unit per i trattamenti", ha detto Marvi Valentini, direttore dell'Unità operativa di senologia clinica e screening di Apss.

"L’attività della Breast Unit nel 2024 e nei primi mesi del 2025 - ha spiegato Antonella Ferro, responsabile Breast Unit di Apss - riconferma i dati: una presa in carico di circa 650 casi all’anno. Le pazienti con età sotto i 50 anni sono circa il 13-15%, quelle sotto i 40 anni nei primi 3 mesi del 2025 sono 11. Per molte di loro, laddove i criteri medico-scientifici, anagrafici e la volontà della persona lo consentano, si aprono i percorsi di oncofertilità e di mappatura genica dei tumori. Perché l’orientamento della Brest Unit non è solo l’erogazione della terapia medica ma anche attenzione ad altri aspetti di impatto psicologico e relazionale che la malattia comporta".
Ultimo aggiornamento: 01/10/2025 20:43:27
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