Trento - Il capogruppo Alex Marini (M5S) chiede chiarezza sul Ponte Caffaro. "La Provincia di Trento ha stanziato notevoli risorse pubbliche per installare nel futuro prossimo venturo un terzo ponte sul torrente Caffaro (904 mila euro). Questo, si badi bene, dopo aver messo a disposizione tramite il fondo comuni confinanti gli oltre 2 milioni 500mila euro a base d’asta serviti per realizzare il secondo ponte sul Caffaro, ad oggi mai aperto. Il conto per i contribuenti, come si può “apprezzare”, è salato a fronte di risultati per ora, disastrosi, visto che a tenere in piedi il traffico tra Lombardia e Trentino sud occidentale è l’antico ponte del 1906, ormai corroso da ruggine e incuria".
"Siccome i soldi pubblici non possono e non devono essere spesi come noccioline, il M5S ha depositato un’interrogazione al Consiglio provinciale, tramite la quale si chiede se la Provincia di Trento abbia fatto tutte le verifiche del caso prima di stanziare nuove risorse pubbliche per la posa di un terzo ponte sul Caffaro e se abbia provveduto a prendere in considerazione le richieste delle amministrazioni comunali di Storo e Bagolino al fine di arrivare ad aprire in sicurezza ed efficienza il secondo ponte sul Caffaro, il quale resta a oggi l’emblema dello sperpero di milioni di euro pubblici", sottolinea il consigliere provinciale Alex Marini (nella foto).
Interrogazione a risposta scritta n. 4452
"Nel corso della presente consiliatura, in considerazioni delle risposte sistematicamente evasive ed interlocutorie fornite dal presidente della Provincia di Trento, l’interrogante ha presentato una lunga serie di atti di sindacato ispettivo per avere informazioni più puntuali rispetto alla vicenda della progettazione e della realizzazione della cosiddetta rotonda quadrata asimmetrica di Ponte Caffaro al confine tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione Lombardia sul fiume Caffaro:
• 125/XVI del 20 dicembre 2018 “Realizzazione di ponte sul torrente Caffaro”
• 983/XVI del 20 novembre 2019 “Lavori di adeguamento e messa in sicurezza del vecchio ponte sul fiume Caffaro”
• 1538/XVI del 04 giugno 2020 “Sistemazione della viabilità nei pressi del torrente Caffaro ed interlocuzione tra Provincia autonoma di Trento e comune di Bagolino (BS)”
• 1741/XVI del 01 settembre 2020 “Iniziative all'interno del Comitato paritetico del Fondo Comuni Confinanti in ordine alla viabilità nei pressi del torrente Caffaro”
• 3106/XVI del 18 ottobre 2021 “Installazione di un ponte provvisorio modello "Bailey" fra i due ponti attualmente presenti sul torrente Caffaro”
• 3641/XVI del 14 aprile 2022 “Problematiche relative alla mancata apertura del nuovo ponte sul torrente Caffaro e iniziative adottare per la risoluzione delle stesse” (ad oggi ancora senza risposta)
• 4014/XVI del 10 ottobre 2022 “Inserimento del progetto della rotonda quadrata asimmetrica sul fiume Caffaro nell'elenco delle opere incompiute tenuto dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS)”;
Il 28 agosto 2020 il presidente Fugatti, rispondendo al quesito n.3 dell’interrogazione 983/XVI in cui si chiedeva se avesse elementi per valutare la veridicità della notizia diramata dalla stampa nel marzo 2019 in merito all’interessamento della Corte dei Conti riguardo alla vicenda e se tale accadimento potesse costituire un fattore ostativo per il celere completamento dell’opera, affermava che l’accertamento di tali aspetti non era di competenza dell’amministrazione provinciale di Trento;
Il presidente della provincia Fugatti il 28 marzo 2022 rispondeva all’interrogazione 3106/XVI affermando che in base al progetto di fattibilità tecnico-economica che era stato elaborato dai tecnici della Provincia di Brescia e successivamente approvato con decreto del Presidente della Provincia di Brescia n.