Brescia - La Polizia di Stato prosegue l’attività di controllo dell’immigrazione emettendo numerosi provvedimenti di espulsione dal Territorio Nazionale.
Il numero delle espulsioni disposte dalla Questura di Brescia dal 23 luglio a ieri è di 40, così suddivise: di cui 26 ordini di allontanamento dal territorio nazionale, 7 accompagnamenti alla frontiera, 5 decreti di trattenimento al Centro di Identificazione ed Espulsione ai fini del successivo accompagnamento alla frontiera e 2 partenze volontarie.
Le cittadinanze dei soggetti espulsi sono prevalentemente marocchine, nigeriane, senegalesi e tunisini; l’attività della Questura di Brescia si è incentrata principalmente su alcuni nominativi di soggetti ritenuti pericolosi per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, due dei quali espulsi negli scorsi giorni.
Tra questi, i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione della Questura hanno rimpatriato un cittadino albanese, accompagnandolo all’aeroporto Milano Malpensa dove è stato imbarcato su un volo diretto in Albania .
Il 26enne, con diversi precedenti, già espulso nel 2017 rientrato in Italia per sostenere un processo nel aprile 2018, non faceva più rientro nel suo paese.
Inoltre, la responsabilità dell’uomo si aggravava per una serie di maltrattamenti posti in essere nei confronti della moglie, la donna è stata aggredita, minacciata e ingiuriata più volte, con continui atti di violenza fisica e psicologica che l’ hanno costretta a vivere in condizioni di disagio e di pericolo.
I continui episodi andavano avanti anche in presenza dei figli della coppia, con il tempo diventati insostenibili, tanto da indurre la donna a denunciarlo e a richiedere più volte l’intervento delle Forze dell’ordine.
Per combattere la violenza di genere, gli uomini e le donne della Polizia di Stato impegnano ogni giorno numerose risorse e nel caso specifico la soluzione è stata individuata nell’espulsione del soggetto.
Il secondo espulso riguarda un cittadino marocchino 25enne, con precedenti penali per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, che, dopo essersi visto negare il permesso di soggiorno dal Questore di Milano è stato rintracciato a Verolanuova, anche a seguito di numerose segnalazioni dei cittadini minacciati dallo stesso. Pertanto, trattandosi di soggetto socialmente pericoloso, veniva espulso dal territorio nazionale con accompagnamento in Marocco. Inoltre, allo stesso è stata tolta la patria potestà sul figlio.