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Due dipendenti denunciati dai carabinieri di Madonna di Campiglio

Hanno utilizzano illecitamente per mesi due tessere del datore di lavoro per fare benzina

MADONNA DI CAMPIGLIO (Trento) - I carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio hanno denunciato due uomini, un italiano e uno straniero, per concorso in ricettazione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento, avendo utilizzato illecitamente per mesi due tessere di una nota compagnia petrolifera risultate provento di delitto per prelevare carburante ai danni del proprio datore di lavoro.

L’indagine è partita ad inizio estate, a seguito della denuncia del furto delle due tessere presentate dal titolare di una struttura ricettiva che consentivano prelievi illimitati di carburante presso tutte le Stazioni di servizio presenti sul territorio nazionale.
Dopo la denuncia, inoltre, il datore di lavoro aveva notato che tali tessere erano state utilizzate per acquistare carburante presso stazioni di rifornimento della zona e di questo aveva prontamente informato i militari della Stazione di Madonna di Campiglio i quali avevano subito avviato le indagini andando a visionare le immagini di alcuni impianti di video sorveglianza ritenute di interesse investigativo.

Ebbene, proprio grazie alla visione di tale materiale video e alla loro approfondita conoscenza del territorio, i carabinieri sono riusciti a riconoscere i volti dei due soggetti che, utilizzando indebitamente le tessere, si rifornivano di carburante a spese del proprio datore di lavoro, effettuando nei loro confronti una perquisizione domiciliare che ha portato al rinvenimento delle due tessere delle quali era stato denunciato il furto e di nr 3 taniche di benzina ancora piene, una delle quali rinvenuta addirittura all’interno del bagagliaio dell’autovettura privata di uno dei due dipendenti. I due lavoratori, per i quali vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sono stati quindi denunciati in stato di libertà per ricettazione e utilizzo indebito di strumenti di pagamento (visto che la tessera carburante è equiparabile a un titolo di pagamento), avendo cagionato un danno complessivo pari a circa 7 mila euro, mentre la refurtiva rinvenuta è stata posta sotto sequestro per essere poi restituita all’avente diritto.
Ultimo aggiornamento: 13/09/2025 12:24:13
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