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Campionati italiani di scialpinismo a Madonna di Campiglio: doppietta dell'Esercito nella staffetta. Risultati e classifiche

Madonna di Campiglio - Pronostici rispettati nella seconda giornata dei campionati italiani di sci alpinismo di Madonna di Campiglio, che prevedevano la disputa delle staffette senior, giovani e master. scialpinismoNello splendido scenario del Canalone Miramonti, esaltato dal fascino della notturna, l'Esercito ha conquistato la medaglia d'oro sia nella gara senior maschile che nella senior femminile, mentre tra i Giovani l'hanno fatta da padroni gli skialper delle Alpi Centrali, saliti sul primo e secondo gradino del podio, con una citazione particolare per la splendida medaglia di bronzo conquistata al fotofinish (una rarità per una gara di sci alpinismo) dal Trentino di Federico Nicolini, Gabriele Fedrizzi e Filippo Beccari nella staffetta senior (Foto di Raffaele Merler).


stafIl percorso di gara, che prevedeva uno sviluppo di 1,2 km e 120 metri di dislivello per ogni frazione, ha ricalcato in gran parte quello della sprint di venerdì sera, con l'aggiunta di un tratto iniziale nel bosco di 300 metri (breve salita e successiva discesa), seguito da un tratto da affrontare sci ai piedi e da una parte in salita da percorrere con gli sci sullo zaino, a precedere l'ultima breve rampa e la picchiata conclusiva sul pendio del Canalone Miramonti, lo stesso che il 22 dicembre prossimo ospiterà la 3-Tre, il celebre slalom speciale di Coppa del Mondo.


staf2Nella gara senior maschile, il titolo è andato ai favoriti della vigilia, il terzetto dell'Esercito composto da Nadir Maguet, Michele Boscacci e Robert Antonioli, quest'ultimo già vincitore della sprint che ha inaugurato la rassegna tricolore. Il primo frazionista Maguet, però, ha dovuto fare i conti con la “verve” del trentino Federico Nicolini, che tra gli applausi del pubblico di casa ha staccato i più quotati avversari nella parte più impegnativa del percorso e ha passato il testimone al compagno di squadra Gabriele Fedrizzi con una decina di secondi di vantaggio. A sistemare le cose ci ha pensato il forte Boscacci, che ha ripreso e staccato Fedrizzi, lasciando ad Antonioli il compito di finalizzare. Fedrizzi ha dovuto cedere il passo anche alla seconda squadra dell'Esercito, nell'occasione al pluridecorato altoatesino Manfred Reichegger, ma è riuscito a tenersi in scia di William Boffelli, secondo frazionista della squadra delle Alpi Centrali, che schierava Luca Faifer al lancio e Pietro Canclini in ultima frazione.


Antonioli ha chiuso in trionfo in 21'08”88, facendo segnare anche il miglior tempo di frazione e conquistando la medaglia d'oro insieme ai compagni di squadra Maguet e Boscacci, con l'altro team dell'Esercito composto da Matteo Eydallin, Manfred Reichegger e Damiano Lenzi secondo classificato a 23”.


Decise le prime due posizioni, l'attenzione si è concentrata sulla lotta per il bronzo tra gli ultimi frazionisti del team Trentino e delle Alpi Centrali, con Filippo Beccari e Pietro Canclini che hanno dato vita a una entusiasmante sfida. Beccari ha provato a forzare il passo, ma nel tratto a piedi sulla gradinata Canclini è riuscito a riportarsi al comando: il braccio di ferro per il terzo posto si è deciso in discesa, sul pendio del “Miramonti”, con Beccari che ha fatto il Marcel Hirscher e, con una staccata in curva degna del miglior Valentino Rossi, ha superato il valtellinese proprio nei metri conclusivi, battendolo al fotofinish per soli 30 centesimi di secondo.


Nessuna sorpresa nella staffetta senior femminile, che prevedeva due sole frazioni, con la trentina Elena Nicolini che ha provato a mescolare le carte in tavola. La portacolori del Brenta Team, la società organizzatrice della rassegna tricolore, è partita a razzo, con la campionessa italiana della sprint Alba De Silvestro francobollata alle sue code. La Nicolini è riuscita a mantenere il contatto visivo con la rivale e ha chiuso la propria frazione con soli 2 secondi di distacco. A lanciare l'Esercito verso il pronosticato titolo tricolore ci ha pensato la ventenne valtellinese Giulia Compagnoni, che si è scrollata di dosso Elisa Dei Cas, seconda frazionista del Brenta Team, medaglia d'argento con un distacco di 2'27". Sul terzo gradino del podio, invece, sono salite le due atlete della Corrado Gex Alessandra Cazzanelli e Natalia Mastrota, a 2'55" dalle vincitrici.


Nella staffetta Giovani, con tre frazionisti al via per ogni squadra di cui una donna e due maschi (un cadetto e uno junior), il titolo è andato alle Alpi Centrali, che hanno addirittura centrato una splendida doppietta, confermando i valori emersi nelle sprint di venerdì sera.


Il titolo tricolore è andato al terzetto composto dalla junior Giulia Murada, dal cadetto Simone Antonioli e dallo junior Nicolò Canclini, che si sono infilati al collo il secondo oro in due giorni. La Murada (Polisportiva Albosaggia) è riuscita ad avvantaggiarsi nella seconda parte della propria frazione, seguita a una trentina di secondi di distanza dalle prime frazioniste del team Alpi Centrali 2 e Veneto 1, ovvero Samantha Bertolina e Melanie Ploner.


La gara ha preso una piega decisiva durante la seconda frazione, quando Simone Antonioli (Alpi Centrali 1) ha consolidato il vantaggio e ha poi passato il testimone a Nicolò Canclini con un buon margine di vantaggio su Mirko Sanelli delle Alpi Centrali 2, seguito a propria volta da Mattia Tanara (Veneto 1) e Matteo Sostizzo (Veneto 2), in corsa per la medaglia di bronzo.


Canclini ha finalizzato il lavoro dei due compagni di squadra andando ulteriormente a incrementare il margine di vantaggio. L'argento è andato ancora alle Alpi Centrali, che in terza frazione hanno schierato Daniele Carobbio, staccato all'arrivo di 1'03”, mentre sul terzo gradino del podio è salito il team Veneto 1, grazie alla bella azione del primierotto tesserato per la Ski Alp Valdobbiadene Enrico Loss, a 1'18” dai vincitori.


Tra i master, infine, vittoria e titolo tricolore per il Brenta Team di Ivan Antiga, Franco Hofer e Ivan Micheli al maschile (tempo finale 29'08”02) e per il Trentino di Claudia Pontirolli e Sabrina Valenti al femminile (in 25'38”07).
Domani mattina verranno assegnati gli ultimi titoli del lungo weekend dei campionati italiani di Madonna di Campiglio, quelli della Vertical Race.

Quest'ultima verrà disputata sul versante dello Spinale, con partenze differenziate a seconda della categoria a partire dalle 8 e arrivo per tutti al rifugio Dosson, a quota 2.100 metri, raggiungibile dal pubblico grazie all'apposita telecabina.


LE CLASSIFICHE


Staffetta Giovani: 1. Alpi Centrali 1 (Giulia Murada, Simone Antonioli, Nicolò Canclini) 25'15”17; 2. Alpi Centrali 2 (Samantha Bertolina, Mirko Sanelli, Daniele Carobbio) 26'19”10; 3. Veneto 1 (Melanie Ploner, Mattia Tanara, Enrico Loss) 26'34”31; 4. Alpi Centrali 4 (Elisa Pedrolini, Davide Lucchini, Andrea Prandi) 27'05”88; 5. Alpi Centrali 3 (Francesca Cattaneo, Alessandro Rossi, Stefano Confortola) 27'30”36; 6. Veneto 2 (Giorgia Felicetti, Matteo Sostizzo, Matteo Cuel) 27'54”88; 7. Valle d'Aosta 1 (Alessia Re, Alberto Gontier, Fabein Guichardaz) 28'26”14; 8. Alpi Centrali 9 (Giulia Gherardi, Nicolas Bertolina, Matteo Moltoni) 28'38”39; 9. Alpi Centrali 7 (Anna Folini, Luca Albareda, Giovanni Rossi) 28'47”89; 10. Trentino 4 (Valeria Pasquazzo, Nicolò Corradi, Marco Cunaccia) 28'50”27.


Staffetta Senior maschile: 1. Esercito 1 (Nadir Maguet, Michele Boscacci, Robert Antonioli) 21'08”88; 2. Esercito 2 (Matteo Eydallin, Manfred Reichegger, Damiano Lenzi) 21'32”86; 3. Trentino 1 (Federico Nicolini, Gabriele Fedrizzi, Filippo Beccari) 22'11”05; 4. Alpi Centrali 1 (Luca Faifer, William Boffelli, Pietro Canclini) 22'11”35; 5. Alpi Centrali 2 (Simone Puricelli, Giovanni Gelmi, Francesco Leoni) 24'45”99.


Staffetta Senior femminile: 1. Cs Esercito (Alba De Silvestro, Giulia Compagnoni) 17'52”27; 2. Brenta Team (Elena Nicolini, Elisa Dei Cas) 20'19”61; 3. Corrado Gex (Alessandra Cazzanelli, Natalia Mastrota) 20'47”68.


Staffetta Master maschile: 1. Brenta Team (Ivan Antiga, Franco Hofer, Ivan Micheli) 29'08”02; 2. Alpi Centrali (Fabrizio Franzini, Paolo Carlo Bordoni, Luca Bertolina) 31'06”69; 3. Adamello Ski Team (Lino Balzarini, Fulvio Gazzoli, Fausto Luciano Moia) 38'47”47.


Staffetta Master femminile: 1. Trentino 3 (Claudia Pontirolli, Sabrina Valenti) 25'38”07; 2. Trentino 2 (Paola Vedovelli, Giovanna Cunaccia) 39'12”86.



Le interviste delle staffette sul Miramonti


Staffetta Esercito (1° classificata maschile): “La staffetta – attacca il primo frazionista Nadir Maguet – è sempre una roulette. Avevamo i favori del pronostico ma può succedere sempre di tutto. Ognuno ha dato il meglio di sé e con un pizzico di fortuna e bravura abbiamo vinto. Io ho cambiato per secondo vicinissimo a Nicolini”. Soddifatto anche Michele Boscacci: “Nadir mi ha dato il cambio assieme al gruppetto di testa,poi ho cercato di prendere un po’ di vantaggio per dare il cambio a Robert con un certo margine e ci sono riuscito. Vincere in un contesto come questo è piacevole”. Onora i compagni Robert Antonioli: “Michele mi ha passato il testimone che eravamo già ampiamente in vantaggio e quindi ho gestito al meglio le energie, cercando di impegnarmi al massimo per onorare il loro impegno ed è giunto un altro oro. Adesso attendiamo la vertical”. Domani il favorito è Boscacci: “Dicono tutti che è la mia gara – spiega Michele – ma non sarà facile. Spero di non accusare troppo la stanchezza di questi primi due giorni”.


Steffetta Trentino (3° classificata maschile): “Oggi stavo davvero bene – racconta Federico Nicolini -. Sulla prima salita ci siamo controllati e sono riuscito a cambiare per primo per affrontare le inversioni e la lunga gradinata. Ho dato il tutto per tutto arrivando in cima per primo e anche in zona cambio. Sono soddisfatto e voglio dire bravi ai miei compagni”. Un pizzico di emozione ma tanta soddisfazione per Gabriele Fedrizzi: “Una medaglia strepitosa. Grazie ai miei compagni. Federico è andato oltre ogni previsione, io ho cercato di gestire al meglio anche se ho perso qualcosa, ma sono riuscito a dare il cambio a Beccari vicino al valtellinese”. Poi ci ha pensato un Filippo Beccari in versione Valentino Rossi: “Sono partito bene dietro a Canclini – spiega l’alfiere dello Ski Team Fassa .- e nella prima salita eravamo assieme, poi Pietro sulla gradinata aveva qualcosa in più e mi ha superato. Io però ci ho creduto fino alla fine e nelle ultime due porte mi sono affiancato e mi sono buttato dentro stile skicross fra Canclini e la porta. Non so neppure io come ho fatto. Grande medaglia”.


Staffetta Esercito (1° classifica femminile): “Non era una gara adrenalinica come altre – racconta Alba de Silvestro – perché c’erano poche squadre al via. L’abbiamo gestita bene ed è arrivata vittoria e medaglia d’oro. Nella prima frazione avevo un’avversaria forte come Elena Nicolini, siamo state praticamente sempre assieme. Me la sono giocata riuscendo a dare il cambio per prima”. Sorridente anche Giulia Compagnoni: “Alba è andata davvero forte e ho cercato di mantenere quello che aveva fatto nella prima frazione. L’importante era non commettere errori, perché con questi cambi repentini può succedere di tutto”.


Staffetta Trentino (2° classificata): “Sono contenta per questa medaglia – spiega Elena Nicolini – ma in particolar modo per la mia compagna Elisa che se la merita tutta. Volevo riscattare il secondo posto della sprint, in cui non sono riuscita a vincere anche per un pizzico di emozione, ed ho fatto un’ottima prova. Sono arrivata in cima per prima, poi ho avuto un problema con la cerniera ed ho perso qualche secondo. Ci ha poi pensato Elisa a chiudere alla grande”. Gli applausi sul traguardo sono stati tutti per Elisa Dei Cas: “Ho portato a termine la gara con un po’ di magagne ma è arrivato l’argento e sono davvero felice. Nella prima salita mi si è bloccata la chiusura dell’attacco degli scarponi e quindi non avevo la giusta rigidità. Ho stretto i denti soprattutto sui gradoni che erano eterni e in discesa avevo paura di cadere con lo scarpone mollo. Ma è andata bene”.


Staffetta Alpi Centrali (1° classificata giovani): “Sono felicissima – racconta Giulia Murada – per la mia priva vittoria in staffetta. E’ stata una gara combattuta, ma molto bella e divertente, con il valore aggiunto del gioco di squadra. Ho cercato di partire subito bene per dare il cambio in testa ai miei compagni e ci sono riuscita, poi loro sono stati fantastici”. Prova tutta grinta per Simone Antonioli: “Ho cercato di gestire al meglio le energie e di dare un po’ di vantaggio al mio compagno, perché sapevamo che nell’ultima frazione il Veneto aveva un atleta molto forte. L’obiettivo era arrivare al cambio con un certo margine e ci sono riuscito”. Elogia il lavoro dei compagni Nicolò Canclini: “Chi mi ha preceduto è stato davvero bravo. Mi hanno dato il cambio con un margine importante ed ho faticato meno di loro. Poi questi tipi di tracciato sono quelli che prediligo e quindi non è stato difficile conservare il vantaggio. Ora la Vertical che non è la gara che prediligo”.

Ultimo aggiornamento: 10/12/2016 21:44:04
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