TRENTO - Si è svolta presso la Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia la nuova tappa di City Club, il progetto di Lega Pro dedicato al dialogo tra amministrazioni locali e società sportive per promuovere modelli innovativi di sviluppo territoriale, rigenerazione urbana e coesione sociale attraverso lo sport.

L’appuntamento, organizzato in collaborazione con l’AC Trento 1921, con il supporto di Prokalos e il patrocinio del Comune di Trento, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali e delle principali realtà sportive del territorio e dell'assessore all’urbanistica, energia, trasporti, sport e aree protette Mattia Gottardi.
“Dietro ogni disegno, ogni iniziativa, ogni progetto che si realizza sulle aree cittadine e nelle valli trentine ritenute più consone - ha spiegato l'assessore Gottardi - c’è uno lungo percorso, basato sulla solidità sia dei progetti sportivi professionistici che sulla visione a lungo termine. Serietà e risultati che portano ad esempi come Calcio Trento, Trentino Volley o Aquila Basket. Possiamo dire, quindi, che in Trentino si parte da un livello qualitativo molto alto grazie anche a club che nel tempo hanno dimostrato la loro capacità e voglia di primeggiare attraverso progetti che continuano a dare grandi risultati e si riflettono sulla comunità. In questo contesto come Provincia il nostro intento è quello di cercare di rispondere alle loro esigenze e dare ulteriori possibilità di sviluppo e miglioramento sia per consolidare le loro attività sia per arricchire il nostro territorio. Quasi tutti i trentini fanno almeno uno sport in una o più delle oltre mille associazioni sportive e come Provincia siamo al loro fianco come testimoniano i quasi 400 milioni investiti in 10 anni nelle strutture sportive di livello comunale o gli oltre 400 milioni investiti per le Olimpiadi 2026. Tutti questi investimenti ci consentono di guardare al futuro con ottimismo per il nostro Trentino per consolidare il primato di provincia più sportiva d’Italia”.
Al centro dell’incontro, il tema dell’impiantistica sportiva, una questione strategica per la promozione dei territori e l’interesse delle comunità.
Come ha ricordato il Presidente della Lega Pro, Matteo Marani: «Con City Club, la Serie C si fa promotrice di un dialogo reciprocamente costruttivo, in grado di superare le impasse e di affrontare con spirito collaborativo i problemi delle infrastrutture sportive. Nel nostro Paese abbiamo stadi datati, che in molti casi risalgono ai primi decenni del Novecento. Dobbiamo incentivare la collaborazione tra pubblico e privato, esattamente come sta accadendo a Trento, un territorio che fa della cooperazione la propria forza, con sensibilità e lungimiranza».
Molta attenzione è stata dedicata alle progettualità portate avanti dalla città ospitante. «Questo dialogo arriva in un momento cruciale per la città di Trento – ha sottolineato il Sindaco Franco Ianeselli – che, in accordo con la Provincia autonoma e in base alle esigenze manifestate dalle società, sta pianificando il potenziamento delle strutture per l’agonismo e per l’allenamento presenti sul territorio: dunque lo stadio per il calcio, l’anello per il ciclismo, il palazzetto per il volley e il basket, i campi per il softball, il baseball e il cricket. Trento è una città sportiva, investire sullo sport è dunque una necessità che porta vantaggi non solo agli agonisti, ma a tutta la comunità: in termini di socialità, di attrattività, di stile di vita salutare, di entusiasmo e passione sportiva».
A chiudere il dibattito, le considerazioni del Presidente dell’AC Trento, Mauro Giacca, relative al nuovo stadio: «La presentazione del progetto per l’area di San Vincenzo è un segnale significativo: dopo cinque anni di Serie C, durante i quali le esigenze di un club professionistico, ed in particolare del settore giovanile in forte crescita, sono cambiate, è necessario ripensare e individuare delle infrastrutture adeguate e funzionali. Con questo progetto il Trentino dimostra ancora una volta di credere nel mondo dello sport. Disporre di strutture sportive all’avanguardia rappresenta un vantaggio che va oltre il solo campo sportivo: significa migliorare la qualità infrastrutturale del territorio, favorire una progettualità di lungo periodo, attrarre eventi e iniziative. In questo senso, gli spazi pensati per San Vincenzo possono rispondere non solo alle necessità della prima squadra e del nostro vivaio, ma anche a quelle dell’intero movimento calcistico provinciale».
La tappa trentina di City Club si chiude dunque con un messaggio chiaro: lo sport, quando sostenuto da impianti adeguati e da un dialogo costruttivo tra istituzioni e società, diventa un motore di sviluppo, partecipazione e identità per i territori.